Capitolo 15

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Sono passati 4 giorni da quando mi sono risvegliata in ospedale e, nel frattempo, sono tornata in dormitorio solo sta mattina, con l'aiuto di Martha e di Nicholas.
Adesso sono nella mia stanza del dormitorio.
Mia mamma è tornata a Seattle, purtroppo... Mentre Martha e Nicholas (insieme a Lucinda, Victor, Jack e Kelly) sono a lezione.
Quei due gemelli stronzi mi hanno chiusa in questa dannata camera solo perché non mi trovano "di nuovo in forma come prima del violentamento che mi ha riservato quel bastardo".

Porca della miseria, sono uscita da quel dannato ospedale dopo 4 giorni e loro, al posto di farmi tornare alla mia nuova vita normale, che fanno?

Mi rinchiudono in camera.

Ovvio.

Beh... Pazienza... Almeno guardo i primi due lati positivi, ovvero:
Per prima cosa quel bastardo, faccia di cazzo, stronzo e figlio di puttana (il cui nome, altrettanto di merda, è Ken) non può, finalmente, farmi realmente più nulla dato che sta marcendo in carcere e spero che, dopo che Nicholas ha chiamato la polizia per farlo portare in carcere, l'altro giorno, mentre mi stava soccorrendo, e anche dato che io l'ho denunciato alla polizia (una volta cosciente) sia di abuso sessuale sia di stolker e di pedofilia.

Spero che dopo la sentenza (che mi auguro che avvenga molto presto), quel coglione abbia l'ergastolo. Anche perché se lo merita, molto. E da tanto.

Seconda cosa, almeno oggi, con questa scusa non andrò a lezione e, di sicuro, mi passerò una bella vacanza disegnando per scaricare lo stress accumulato negli ultimi giorni in quell'ospedale, sentendo musica da canticchiare ogni tanto, guardando la TV e cazzeggiando al telefono.

Alla faccia di chi mi ha rinchiuso qui dentro.

Apro la finestra di questa stanza (l'unica cosa che mi collega con il mondo esterno da qui dentro) e mi siedo davanti alla scrivania, posando davanti a me blocchi da disegno, matite, colori e gomma, e inizio a disegnare abiti di ogni tipo sui fogli dei blocchi di disegno (sì, lo so, sono strana... Nemmeno fossi una fashion designer... è solo che quando sono stressata, e soprattutto con eventi come gli ultimi che mi sono capitati nelle ultime settimane, mi viene l'ispirazione e inizio a disegnare abiti come una dannata).

"Però... qui c'è troppo silenzio... un inquietante silenzio..." penso di punto in bianco.
Prendo il mio Mp3 e metto una nuova canzone di Harry Styles che più mi ispira e mi ricorda la prima volta in cui ho immaginato, anzi sognato, per la prima volta l'abito che sto disegnando.

Sì, l'abito in questione è proprio quello che ho sognato l'altra notte dopo la festa di compleanno di Kelly.
E sinceramente mi sta venendo esattamente (se non meglio) di come l'avevo sognato...
Un abito lungo ed estivo da sera azzurro confetto, dalla forma a campanellino, lo scollo a cuore e una fascia (anch'essa azzura, ma decorata con qualche brillantino qua e là) legata alla vita...
Un'opera niente male che purtroppo, però, non vedrà nessuno, pazienza. In fondo lo sto solo facendo per ammazzare il tempo...

Appena finito quest'abito, ne disegno altri da sera molto diversi e, poi, passo a disegnare abiti da coktail, abiti eleganti quanto basta anche solo per uscire e abiti sportivi.... e chi vuole più ne metta...
Nel frattempo io metto canzoni di ogni mio cantante o girl/boyband preferito che o per melodia o per le parole (o per entrambe le cose) mi fa concentrare e mi dona più ispirazione per disegnare ogni abito. Fino a quando non si fa tardi ed entrano una super incazzata Martha e un... intimorito Nicholas(?).
Io, come una saetta, chiudo il blocco di disegni e lo nascondo sotto la scrivania (mi vergogno troppo... insomma una ragazza di quasi vent'anni che frequenta l'università e che, nel tempo libero disegna come una bambina di cinque anni... oddio...) e poi poso tutti i colori dentro il loro scatolo, per nasconderlo, anche questo, sotto la scrivania... prima che questo si compi del tutto, però sento Martha urlare contro Nicholas
 <<Nicholas, cazzo, perché non me l'hai detto... sei un mostro!>> ed è in questo momento che mi volto vedendo una Martha, ormai, piena di lacrime e un Nicholas che guarda il vuoto senza, però incrociare gli occhi della sorella...

Oh cielo, non mi dire che gliel'ha confidato...
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Nota d'autrice:
Hey ve l'avevo detto che sarei tornata verso luglio! No, ok, avevo detto verso la metà, ma ho voluto farvi una sorpresa... insomma... mi sono voluta fare perdonare dopo questa lunga assenza.
Comunque è con intenso piacere che voglio informarvi che... è finita la scuola e, adesso, oltre a godermi le vacanze estive... aggiornerò spesso la storia, contenti ? Spero di sì, perché io sono contenta di essere tornata =)
Comunque... vi lascio, per oggi, con queste domande: che sarà successo a Martha? Perché è arrabbiata con Nicholas?
Ah! Un'altra cosa: questo capitolo, se vi sembra corto e noioso, in realtà è molto importante... sia per quanto riguarda Martha, ma anche per quanto riguarda Emily, quindi non dimenticate ciò che avete appena letto. Ne vedremo, prossimamente, delle belle soprattutto per quanto riguarda i disegni di Emily.
Bacini e alla prossima.
fabioluccia03.

P.s: se vi è piaciuta la lettura lasciate qualche stellina e qualche commento (se vi va). 
A volte potrei aggiornare (nel senso correggere) alcuni capitoli che hanno errori grammaticali.
Voi rimanete comunque attivi, che nei prossimi giorni scriverò e pubblicherò il capitolo 16.

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