Capitolo 9 (seconda parte)

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Emily's Povs, continuo flashback di 3 anni e mezzo fa:
Guardo Ken come se volessi ucciderlo da un momento all'altro e lo trascino su per le scale e poi dentro camera mia sbattendo la porta della mia stanza dietro di noi e poi rivolgo lo sguardo verso Ken con fare minaccioso. Lui urla «Si può sapere che cazzo ti succede????!!!!»
«Che cazzo mi succede? Che cazzo mi succede!!??» sbraito io, incazzata nera.
Mi allontano da lui e mi avvicino alla culla vuota, che spingo, con tutta la mia forza, verso Ken e grido «Dimmi dove cazzo hai portato nostro figlio, cazzo!» lui scansa la culla e, senza rispondermi, cammina regalandomi uno sguardo carico d'odio e si ferma davanti a me e poi mi minaccia «Punto primo: non ti azzardare a parlarmi così. Hai capito, puttana?» e mi solleva per per il collo.

Sembra quasi che mi stia strozzando.

Oh no.

Questo soprannome, questa stretta, quello sguardo... mi ricordano... Qualche mese fa... Quando se l'è presa con me perché ero incinta di lui e mi picchiava senza un reale motivo.

La mia mente mi suggerisce di difendermi, di ricordargli che mi aveva promesso che non mi avrebbe più maltrattata, ma...

Non so se è perché lui mi sta strozzando o se è perché la rabbia mi è passata lasciando spazio alla paura, ma non ho minimamente la forza di reagire, in questa situazione.
Mi aspetto che mi dia calci, pugni e anche schiaffi o che mi scaraventa al muro, ma, inaspettatamente, mi fa sdraiare sul letto e allenta la presa.

Da questo gesto incomincio a pensare che il pericolo sia passato e che adesso lui non è più arrabbiato, ma... Non è così...

Ha ancora quello sguardo d'odio... mi fa proprio tanto paura anche solo per quello.

Chiudo gli occhi, perché ho paura di quello che potrebbe farmi.

Lui mi tira i capelli e io mugolio per il dolore seguita da un suo nuovo urlo «Punto due: Invece di lamentarti per quel moccioso, ora, ci pensavi prima di fare la puttana mesi fa, così non saresti mai rimasta incinta di lui. Così lui non sarebbe mai nato oppure, sarebbe nato in una famiglia migliore con una madre più grande e più ragionevole di te e un padre più grande e più esperto di me. Non credi che sarebbe stato meglio per lui?! E invece per lui non è così e, adesso, si trova in un fottuto orfanotrofio, e tutto per colpa tua e della tua puttanaggine!»

Mentre continua a urlarmi contro, incomincia a darmi pugni fortissimi in piena faccia e su tutto il corpo.

Ho paura, molta paura.

Talmente paura che non riesco più a muovermi.

Riesco solamente a piangere, a volte, a farfugliare qualcosa senza senso che nemmeno penso realmente e a urlare dal dolore.
Inaspettatamente entra come se fosse un angelo caduto dal cielo, mia madre, strillando tra le urla di Ken «Che succede qui??»

Poi rimane folgorata dalla scena che trova davanti a sé: Ken mi sta ancora picchiando gridando incessantemente «Puttana!» e io piango e urlo dal dolore.

Mia madre si avvicina con passo svelto a noi e separa Ken da me e lui, per tutta risposta, cerca di picchiare anche lei, di sicuro per togliersela di torno e continuare con me. Io spaventata urlo «No ti prego! Non fare del male anche a lei ti prego, NO!...»

mia madre mi zittisce e allo stesso tempo ferma lui prendendogli i polsi e dice minacciosamente «A differenza di mia figlia, io non sono molto fragile. So difendermi se qualche mocciosetto come te mi picchia.
Non so se lo sapevi ma da ragazza ero la migliore studentessa di Arti Marziali della mia scuola e non credo di essermi arrugginita perché sono ancora molto arzilla, come vedi. E poi me la cavo anche con i calci. Da piccola frequentavo la scuola di calcetto femminile. Quindi, come ti ho detto, me la cavo piuttosto bene e posso benissimo conciarti per le feste anche solo se me ne dessi motivo. Quindi, hai due chance: o te ne vai da questa casa e non ti fai rivedere con mia figlia per un po' (perché con lei tu hai chiuso) giusto Emily?»
«Sì... È meglio così... Non voglio rivederlo per un po'...» rispondo subito.
«Bene,» continua mia madre «Ken hai sentito? Quindi o accetti questa ragionevole chance che ti stiamo offrendo, oppure uscirai comunque da questa casa ma con qualche livido da parte mia. A te la scelta!» conclude lei sicura di sé e allo stesso tempo con fare minaccioso.

Ken sembra essersi placato. Anche se non ne sono sicura...

Infatti, subito, sputa acido «Mi sta minacciando, per caso?».
Mia madre risponde, invece, pacatamente «No. Ti sto avvertendo. Hai deciso cosa fare? Perché non hai molto tempo...» Ken la ferma sempre acido «Sì, ho deciso, me ne vado. Comunque non finisce qui. Se sua figlia...» mia madre lo ferma a sua volta rispondendogli <<Grazie per l'avvertimento, ma a noi non interessa. Se hai deciso di andartene, vai prima che ti butti fuori da casa mia a calci, nel vero senso della parola.
Non ti aspettare che ti accompagni, tanto sai già dov'è
l'uscita e hai le gambe per poter camminare. Quindi vattene. Grazie. A mai più.»

Ken, allora, se ne va sbuffando, scende le scale e poi, dopo qualche minuto, io e mia madre, sentiamo dalla mia stanza la porta dell'ingresso di casa nostra sbattere, segno che Ken se n'è, finalmente, andato. Io colgo un sospiro di sollievo e abbraccio mia madre contenta perché non sono più in pericolo, grazie a lei, mentre lei, ricambia l' abbraccio sussurrandomi «È tutto finito tesoro, tutto finito... Adesso sei con me... Solo con me...» e io la stringo ancora più forte, sperando di non lasciarla mai più.
Fine flashback.
Adesso.
Emily's Povs
«Quindi William sarebbe tuo figlio e, allo stesso tempo figlio di... Quella specie di mostro?» mi domanda Nicholas.
«Sì» rispondo io, non sapendo cosa dire. Sono così imbarazzata.

Non ho mai raccontato questa storia a nessuno. Gli unici che lo sapevano oltre a me e Ken, erano mia madre e David.
E adesso lo sa anche Nicholas. Chissà come la starà prendendo...
D' improvviso annuncia «Ehm, scusami... Ma... Mi sa che... Devo andare via...»
«Perché?» chiedo io, preoccupata...  Chiedendomi se l'ho fatto scandalizzare...
«Perché... Non mi sento tanto bene... Mi spiace... In caso... Se non torno... Porta tu mia sorella al dormitorio... Mi raccomando non farla ubriacare troppo» mi raccomanda lui dandomi, alla fine, un casto bacio sulla guancia e salutandomi.

Che strano...

Non mi sembrava tipo da baci sulle guance e nemmeno tipo di baci casti. Però devo ammettere che e stato davvero molto dolce...
Vengo risvegliata dai miei pensieri dal rumore dei suoi passi che si allontanano dalla cucina e tornano nella stanza di prima. Li seguo e vedo che saluta gli altri e se ne va...

Nicholas's Povs
Sono uscito da quella festa con la confusione in testa.
Quello che mi ha raccontato Emily non può essere vero. Non posso credere che una ragazza come lei sia stata maltrattata per ben due volte per la follia di uno stronzo come quello là. Cazzo quanto rabbia mi ha fatto sapere una cosa del genere.
«Ma insomma, Nicholas che ti prende? Questo comportamento non è da te...» Dico a me stesso, ad alta voce, come se fossi pazzo.
No, basta.

Non mi sento per nulla normale, ultimamente.

Da quando ho visto quei cazzo di occhi azzurri non ho più quella corazza che mi ero costruito da anni, anzi, la corazza la tengo ancora... Ma quando c'è di mezzo lei è un po' come se la mia corazza sia ghiaccio che si scioglie sotto il sole.
Per il momento sono in un bar vicino casa di Kelly. Non sono mai entrato qui dentro, ma ho comunque voluto andarci perché, nel caso dovessi tornare alla festa, non avrò bisogno di guidare da ubriaco.
Anche se per il momento non bevo proprio... Anzi, sto riflettendo...
Dopo che Emily mi ha raccontato quella storia... Non so... Mi sento in colpa... Ho sempre pensato male delle donne... Eppure anche io come ragazzo dovrei vergognarvi.
Insomma io mi sono sempre lamentato solamente perché mia madre aveva tradito mio padre con un altro, ma Emily che avrebbe dovuto fare?
Mi sento talmente così stronzo...
Adesso basta piangersi addosso. Anche solo per quella ragazza cercherò di tornare un ragazzo normale. Perché quella ragazza è diversa, me lo sento, e voglio fare qualcosa per lei.
Quindi vado via da questo fottuto bar e torno da lei, alla festa.
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Nota d'autrice:
Ehy gente buon Natale!!!
Scusate se vi ho fatta aspettare, ma volevo farvi questo capitolo come regalo di natale, quindi spero vi piaccia.
Come vi sta andando la giornata di natale ? Tutto bene ? Spero di sì. Per quanto riguarda me, tutto bene. Non vedo l'ora di aprire i regali
( non li ho ancora aperti, ehehhehe).
Bene, che dire,buon Natale, ancora! <3
fabioluccia03

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