IL CARILLON

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TYLER

Ti amo con un amore che è più dell'amore.
(Edgar Allan Poe)

Il sole stava iniziando a tramontare quando entrammo nella confraternita. Tenevo per mano Rosemy. L'ingresso era buio. Individuai subito Dick, che era sdraiato su uno dei divanetti, le cuffie nelle orecchie, un fumetto in mano. Feci l'occhiolino a Rosemy, che mi sorrise complice. Le lasciai la mano e mi avvicinai al divano da dietro. Diedi un colpetto sulla spalla di Dick e lo feci sobbalzare spaventato.

-Tyler- mi rimproverò Rosemy, ridacchiando.

Mi strinsi nelle spalle, assumendo la mia migliore espressione da innocente.

Dick si voltò e guardò prima me, poi Rosemy... guardò un po' troppo Rosemy. –Voi due siete insieme- disse, deluso. Gli sarebbe piaciuto avere Rosemy, ma lei era mia. Per sottolineare la cosa le cinsi la vita con un braccio.

-Ciao, Dick- lo salutò Rosemy, alzando a mezz'aria la mano.

-Rosemy, sei davvero bellissima- iniziò Dick.

-Noi andiamo di sopra- dissi, prima che continuasse a parlare. La tirai con me.

Rosemy ridacchiò, stringendosi a me con un braccio. –Non sarai un po' geloso?-

-Io geloso? Mai- mentii, quindi la guidai fino alla mia stanza.

-Bugiardo- mi sbarrò la strada e restò alcuni secondi immobile fissarmi, quindi si spinse sulle punte e mi baciò.

La sollevai per la vita e la portai fino al letto, dove la feci sedere. Lei mi tirò giù con sé, sempre continuando a baciarmi. Ci rotolammo nel letto e premetti il mio corpo contro il suo. La sua presenza sotto di me aumentò il mio desiderio. La baciai con irruenza, le mani strette intorno alla sua vita. Rosemy si aggrappò a me, le sue dita s'infilarono, bollenti, sotto la mia camicia. Le sfilai la maglietta e cominciai ad accarezzarla con delicatezza, sempre baciandola.

-Ho perso interesse per il carillon- sussurrò roca, quando le nostre labbra si staccarono, passando languidamente le sue mani nei miei capelli.

-Vuoi che mi dedichi a te?- la provocai.

Lei rise e mi accarezzò la guancia, le labbra socchiuse. –Ammetto che non mi dispiace quando ti dedichi a me... ma sotto c'è Dick, per cui non possiamo-

Risi. –Per quello basta chiudere la porta e attaccare un po' di musica- seguii il contorno del suo corpo con un dito strappandole un gemito. Quei gemiti mi facevano impazzire. Spostai la mano verso il reggiseno.

-Dobbiamo controllare il carillon- mormorò lei, gli occhi socchiusi. Strinsi a me il suo corpo scosso dai sussulti.

-Certo, certo- le baciai il collo e con delicatezza le sfiorai la pelle sopra il reggiseno.

Rosemy buttò indietro la testa, abbandonandosi alle mie carezze. Le tolsi il reggiseno e iniziai a baciare la pelle scoperta. Lei tremò sotto il tocco delle mie labbra. Le sollevai la gonna e le accarezzai lentamente le gambe.

-Tyler- ansimò lei –ci sentirà- ma non fece nulla per opporsi al mio tocco.

Aveva ragione. Mi avvicinai al suo orecchio. –Dopo però non ci saranno scuse- la baciai sul lobo, quindi mi allontanai e mi godetti per un attimo la sua espressione languida, lo sguardo annebbiato dal desiderio, i capelli scuri e leggermente scompigliati.

-Non vedo l'ora- mi sussurrò, attirandomi a sé con forza –invento una scusa con la consorellanza per restare qua stasera- mi sussurrò, baciandomi ancora, poi si bloccò –Sam stasera non c'è, vero?-

-No, è ancora via- e poi anche se ci fosse stato lo avrei buttato fuori.

-Perfetto- mi tirò indietro un ciuffo di capelli. Scivolai di lato e, baciatole la mano, mi alzai a prendere il carillon.

Lo avevo chiuso dentro l'armadio. Sentii una stretta allo stomaco mentre lo cercavo. Alla fine lo individuai in un angolo. Afferrai la scatoletta azzurra e mi voltai verso il letto. Rosemy si era messa a pancia in giù, la parte superiore del corpo coperta solo dai suoi morbidi capelli, in una posa languida che ricordava quella di un felino. Mi fermai un attimo a osservarla, poi le sorrisi e mi sedetti sul bordo del letto.

-Quello è il carillon?- mi chiese Rosemy, sollevandosi su un gomito, i capelli che le ricadevano davanti coprendole il seno.

-Esatto- lo aprii e una musichetta malinconica invase la stanza. Dentro una ballerina dal vestito rosa faceva le giravolte su una gamba sola. Era vuoto.

-Potrebbe avere un doppiofondo- propose Rosemy.

Tastai il fondo di velluto azzurro. –No, non si muove-

-E sotto?-

Provai a girarlo e... sentii qualcosa. La parte sotto il carillon sembrava scollata da un lato. Infilai le dita dentro e la parte cedette, finendomi sulle ginocchia insieme a dei fogli.

-Trovato- esclamò Rosemy, raggiante.

Posai il carillon accanto a me e presi i fogli. Riconobbi subito la scrittura di Jessi. Lateralmente si vedeva il contorno non lineato. Erano stati strappati. –Sono le pagine del suo diario- e in alto, sul margine c'era un messaggio per me.

A Tyler, non so se troverai mai queste pagine, ma se lo farai spero che tu possa comprenderlo. Dovevo dirlo a qualcuno.

Deglutii. Lì forse c'era la verità. La domanda ora era se volevo davvero conoscerla. Sentii la mano di Rosemy posarsi sulla mia spalla.

-Se non te la senti, non è necessario che la leggiamo- mi disse piano, un sussurro nell'orecchio.

-Dobbiamo invece, forse qui c'è la soluzione- ma non mi mossi. Forse in quelle pagine c'era la vera Jessi. Non la cheerleader che si era finta per anni. Jessi, la vera Jessi, l'esclusa, la ragazza timida e dai boccoli scuri.

Aveva deciso di rendermi il depositario del suo segreto. Inspirai a fondo.

-Vuoi aspettare domani?- mi chiese Rosemy, pacata -Oggi è stata una giornata pesante- mi accarezzò la guancia.

No, non potevo attendere. -Lo so che non vedi l'ora che ti ricopra di baci, ma dovrai attendere- le dissi ironico.

Rosemy scoppiò a ridere. -Sbruffone, sei proprio irrecuperabile... potrei sempre correre da Dick- esclamò sarcastica.

-Potrasti, ma nessuno ti saprebbe amare come ti amo io- risposi, stringendola a me.

-Bah, questo è da vedere- continuò lei, civettuola.

-Mi stai mettendo alla prova?- le chiesi, divertito.

-Forse- sorrise.

Mi si strinse il cuore. In pochi secondi era riuscita a scacciare il senso l'inquietudine che mi assaliva.

-Leggiamo- decisi. Non si poteva più tornare indietro.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti!

Nel prossimo capitolo ci sarà un'altra svolta riguardo a Jessica.

A giovedì ❤

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