SPECIALE HALLOWEEN (SECONDA PARTE)

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TYLER

Io credo che anche noi, tutti noi, non siamo altro che degli spettri.
(Henirk Ibsen)

La ragazza mi trasse a sé. Come si chiamava? Qualcosa con la M ... Mary ... Margaret ... Megan ... non lo ricordavo.

-Cosa guardi?- mi chiese.

-Come procedono i preparativi- era la verità, avevo dato il compito di continuare a sistemare la confraternita per Halloween e io odiavo delegare.

-Sei sempre così pensieroso- mormorò lei.

Mi ritrovai a fissarla. Lunghi capelli biondi, occhi scuri da cerbiatta, un bel fisico, indossava solo l'intimo. Le sorrisi e l'allontanai leggermente, non mi andava di essere toccato. In quel momento mi parve di scorgere qualcosa con la coda dell'occhio. Guardai dalla finestra e vidi una ragazza che mi stava fissando con una zucca in mano. Alta, esile, i lunghi capelli scuri tirati indietro da un cerchietto. La versione femminile di Jack O'Lantern. La studiai dal mio nascondiglio. Un attimo dopo lei si voltò e se ne andò.

-Stasera andremo alla festa insieme?- mi chiese la ragazza che nel frattempo si era buttata sul letto.

-Quale festa?- chiesi fingendomi sorpreso.

-Quella di Halloween-

-No, meglio se ci vado da solo- mi affrettai a dire. Non avevo nessuna intenzione di portarmi dietro lei.

-Oh- parve molto delusa.

-A proposito, devo andare- dissi, afferrando la camicia che avevo lasciato su una sedia –e credo che debba andare anche tu- e le lanciai sul letto il suo vestito che era finito sulla mia scrivania.

-Ah...certo...ci sentiremo, vero?-

-Ovviamente- mentii. Non l'avrei certo chiamata, non avevo intenzione di farle credere che ci fosse qualcosa di serio tra di noi.

-Perché fai così?- chiese la ragazza e la domanda mi sorprese.

-Cosa vuoi dire?- le chiesi, mentre mi abbottonato la camicia.

-Non mi chiamerai, vero? Tu usi le donne e poi le butti via- si alzò dal letto e afferrò il suo vestito che indossò rapidamente.

-Sai chi sono- dissi, non cercando di mascherare il fastidio che provavo –sono fatto così, mi conoscono tutti qui- e mi sentivo stranamente in colpa per ciò che stavo dicendo. Anne mi avrebbe rimproverato, dicendo che non era da me, che io non mi ero mai comportato in quel modo, che ero sempre stato un bravo bambino e poi un bravo ragazzo. Peccato che il bravo bambino e il bravo ragazzo erano sempre stati trattati male da tutti, mentre da quando ero diventato un bad boy, beh, le cose mi andavano proprio bene.

-Credo che nessuno sappia chi sei veramente- ruggì la ragazza, quindi se ne andò, sbattendo la porta.

Forse aveva ragione, nessuno sapeva chi fossi veramente. Poco male. Andai verso l'armadio e lo aprii, estraendo il mio vestito da conte Dracula. Con quello sarei stato veramente perfetto. Lo misi sul letto e lo osservai. Perché mi sentivo così triste? Quello che mi aveva detto quella ragazza non poteva certo avermi colpito così tanto. Per un secondo ripensai alla ragazza con la zucca in mano. Una bella bambolina.

-Pronto?-

Mi voltai e vidi Sam, il mio migliore amico. –Io sono nato pronto-

Sam annuì e andò a sedersi sul suo letto. Era smagrito parecchio in quei mesi e non dubitavo che ciò fosse dovuto alla sparizione di Jessi, la sua ragazza. Nessuno aveva saputo che fine avesse fatto.

-Confermato il vestito da licantropo?- gli chiesi.

Lui annuì, la voce atona. –Sì, confermato-

-Il vampiro e il licantropo, saremo veramente un bel duo- mi sforzai di sorridere.

Sam non sorrise. Quando eravamo insieme non si sforzava neppure di mostrarsi sereno. –Lo scorso Halloween ti ricordi che io e Jessi ci siamo vestiti come una coppia? Cappuccetto rosso e il lupo cattivo, stavamo così bene insieme-

Annuii, non sapendo cosa dire. Non ero bravo nel consolare gli altri. Dovevo dargli una pacca sulla spalla? Dirgli che se avesse avuto bisogno di parlare io c'ero?

-Non so se è una buona idea andare alla festa- mormorò Sam, giocherellando con il cuscino.

-Secondo me invece la è, Jessi non vorrebbe vederti così- e subito mi chiesi come avrei potuto sapere come lo volesse vedere Jessi.

-Mi manca- abbassò lo sguardo e fissò il cuscino che schiacciò tra le mani. Per un orrendo istante temetti che lo avrebbe premuto così tanto da rovinarlo.

Avrei quasi voluto dirgli di non temere, che lei sarebbe tornata, che certamente Jessi era là fuori da qualche parte, pronta a tornare, ma non ci credevo. La verità era che Jessi era sparita ormai da mesi e dubitavo che l'avremmo rivista.

-Lei adora Halloween- continuò Sam e io notai l'uso del presente. Era innamorato. Doveva essere una bellissima sensazione essere così innamorati di una persona. Anch'io ero stato innamorato un tempo, ma ormai mi sembrava una cosa così lontana, così folle, così estranea a com'ero.

-Lo so- mormorai, non sapendo cosa dire. –Ora sarà meglio se iniziamo a prepararci, che ne pensi? Se dovessimo arrivare tardi Cloe non me lo perdonerebbe mai-

Il vecchio Sam avrebbe riso alla mia battuta, anche solo per farmi piacere. Non ci fu invece nessuna risata, si limitò ad annuire. Eravamo proprio messi male.

La festa si svolgeva nel sotterraneo. Non ero mai stato nel sotterraneo della consorellanza e non credevo neppure che venisse più usato. Parecchia gente stava già ballando. La pista da ballo era stata montata al centro della stanza con effetti speciali e luci psichedeliche. Individuai subito i divanetti. Sbagliavo o erano simili a quelli della mia confraternita?

-Mi hanno copiato- dissi a Sam che si stava guardando intorno.

-Sei o non sei il Re delle feste? È normale che ti copino- rispose il mio amico.

Ottima risposta, ora non sapevo proprio cosa dirgli.

-Siete arrivati finalmente- esclamò Cloe, arrivandoci incontro. Era vestita da gattina, con le orecchiette, un sexy vestitino nero e una coda. Indugiai un po' troppo sul suo corpo. Aveva proprio un bel fisico.

-I miei occhi sono un po' più in su, Tyler-

Alzai subito lo sguardo e le sorrisi. –In realtà stavo guardando il tuo bellissimo costume- mentii.

-Certo, ne sono sicura- sorrise, un sorriso un po' felino.

-Allora, c'intratterrai?- chiesi –Cos'hai in programma per noi?-

-Un gioco-

Un gioco. Molto interessante. –Che tipo di gioco?-

-Lo scoprirai tra poco-

-L'importante è che ci siano delle belle ragazze- esclamai, ridendo da solo per la mia battuta.

-Come se nella mia consorellanza ci fossero delle brutte ragazze- esclamò Cloe, fingendosi indignata.

-Questo sta a me giudicare- e la seguii, passando in mezzo a mostri spaventosi e sexy fanciulle.


NOTE DELL'AUTRICE:

Eccoci qua con il secondo speciale di Halloween 🎃
Spero che vi sia piaciuto
A domani con il capitolo abituale ❤

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