Sono come te

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Chiara dormì poco quella notte per l'ansia: sarebbe stato il suo primo appuntamento ed era certa che le avrebbe cambiato la vita.

Solo Bianca ne era a conoscenza e le aveva consigliato d'indossare qualcosa che l'avrebbe messa a suo agio: è sempre meglio mostrare ciò che si è subito per evitare brutte sorprese dopo.

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Chiara arrivò proprio mentre Luca scendeva dal treno. Vedendolo sì agitò e si nascose dietro ad una pianta, ripetendosi che sarebbe andato tutto bene.

Poi sentì qualcuno picchiettarle la spalla e una voce familiare domandarle se stesse bene.

Lei si voltò salutandolo e incontrò lo sguardo di Luca che la tranquillizzò.

Lui l'abbracciò all'improvviso e lei ricambiò il gesto impacciatamente.

Chiara desiderò che il tempo si fermasse ma Luca interruppe il loro abbraccio dicendo «Se vuoi sarò il tuo peluche personale. Ma non vedo l'ora di assaggiare le leccornie che mi hai preparato».

Avevano deciso di fare un pic-nic al parco dato che era una giornata soleggiata.

Mangiarono i dolcetti di Chiara e parlarono un po' di tutto: degli esami che stavano preparando, dei loro piani per il futuro e delle loro passioni.

Il pomeriggio passò velocemente e si fece presto sera.

Chiara era seduta e fissava l'orizzonte. Un fruscio la fece voltare verso Luca che era disteso a pochi metri da lei tenendo le mani dietro la testa. Chiara pensò si fosse addormentato e le spuntò un sorriso, ma proprio in quel momento Luca aprì gli occhi e li fissò nei suoi.

Mille brividi la percorsero, come piccole scariche elettriche. Non riusciva a distogliere lo sguardo, come se una strana magia l'attraesse a lui.

Si tirò su e gattonò verso Chiara che era completamente paralizzata.

«Chiara, mi piaci molto e vorrei tanto baciarti in questo momento».

Lei rimase sconvolta dalle sue parole: non si era mai trovata in una situazione del genere, era sempre stata il brutto anatroccolo, evitato da tutti, ultima scelta di qualsiasi ragazzo, mentre ora piaceva a qualcuno che sembrava vedesse in lei quel cigno, che aspettava solo un po' d'amore per spiegare le proprie ali ed alzarsi in volo per dominare maestosamente sugli altri esseri. Ma come poteva fidarsi completamente di lui?

«Potrei non saperlo fare... io non sono pronta, non sono capace d'amare e non so se lo sarò mai: lasciarmi perdere e pensa alle altre ragazze che sono molto più belle di me e non vedono l'ora di ricevere le tue attenzioni. Io sono ancora una bambina, mi comporto come una bambina: non potrei mai darti ciò che desideri ora e non voglio costringerti ad aspettare quando sarò pronta.»

«Chiara, non m'interessano le altre, non mi importa se dovrò aspettarti in eterno, non voglio perderti, non voglio che altri s'innamorino di te, voglio essere io il tuo primo e unico amore.»

«Ma io non ho tempo di avere un ragazzo: devo studiare e poi non so come ci si deve comportare in questi casi: ti devo presentare ai miei? E se a loro tu non piacessi?!»

«Chiara, stai dicendo cose senza senso: è solo la paura della prima volta quella che ti blocca.»

Chiara stava annegando nelle troppe emozioni e i suoi occhi iniziarono a lacrimare. Allora Luca le si avvicinò, incorniciandole il volto con le sue mani.

«Non voglio che piangi per me, vorrei solo renderti felice e farti sorridere ogni giorno. Guardati, sei bella anche quando piangi, lo sai?»

«Non mentirmi!»

«Non dico bugie! Sei la creatura più bella che io abbia mai visto: amo quando i tuoi capelli sono scompigliati, quando arrossisci e nascondi il viso nella sciarpa, quando mi guardi teneramente. Sono follemente attratto da tutto questo, dal tuo modo di essere, ma soprattutto da te.»

«Ti prego non parlare guardandomi con quegli occhi così sinceri: potrei crederci. Non sono come tu mi descrivi. E come puoi dire di essere attratto da me: non mi conosci realmente: non sai com'è la vera me!»

«Neppure tu puoi dire che ciò che provo non sia reale, perché senti» le prese la mano e la posizionò alla sinistra del petto, continuando «Lo senti? È il mio cuore che batte più forte del normale. Questo mi accade sempre e solo quando sono con te, quando mi sei vicina ma anche solo quando ci incrociamo sul treno. Ora mi credi?»

Chiara aveva paura delle conseguenze ma guardando quei due fari luminosi, tutto le sembrò giusto e qualcosa cambiò in lei.

«Ora lo so. Noi siamo uguali. Tu sei la persona che aspettavo e sento d'essere nata per amarti» disse Chiara.

«Finalmente l'hai capito» sorrise Luca «Io voglio solo te con tutte le tue imperfezioni» e detto questo la baciò dolcemente.

Il primo bacio di Chiara. Il loro primo bacio insieme. Il primo di molti altri.

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