gli misi le manette, stava collaborando per mia fortuna, anche perche avevo finito gli insulti

- qualunque cosa accada - mi disse lui avvicinandosi

- non farmi portar via - io non risposi e cominciai a trascinarlo via, eravamo arrivati alla porta, la aprii ed uscii per primo, avevo mezza orlando la fuori, ignorando la swat che voleva prendere in custodia Ambrous lo trascinai fino alla mia macchina, un agente provò a prendermi i braccio

- che sta facendo? - io tiro con forza costringendolo a mollare la presa

- tenga le mani a posto - 

- lui è mio, è nella mia giurisdizione - 

- il caso è mio - dissi avvicinandomi a lui

- ed ora torna nuovamente a fare pompini alla Greylek e vedi di andare bene a fondo e di farla godere, perche senza un mandato federale quel figlio di puttana torna a New York con me - senza aggiungere altro infilai a forza Ambrous in macchina e partimmo

- grazie -

- non è per te - lui non disse nulla

- sa che ha appena infranto la legge vero? - 

- cazzi suoi - noah rimase ammutolito

- è fatto cosi lui - disse Ambrous ridacchiando 

- cos'hai da ridere? - gli sbraitai addosso

- gli hai detto di quella volta con il capitano del 31°? -

- sta zitto - risposi io

- che è successo con il capitano del 31°? - chiese Bianca

- vedete, era un... - 

- AMBROUS! -

- va bene va bene - il silenzio calò e si fece subito imbarazzante

- è colpa sua - sbuffai io, mi potevo sentire gli occhi di tutti puntati addosso

- era l'89, avevamo appena chiuso un triplice omicidio, torniamo in ufficio e diamo la notizia al Capitano - iniziò a dire Ambrous, aveva sempre la sua stramaledetta lingua lunga

- cosi non appena entriamo nel suo ufficio ci presenta un nuovo detective - sembrava divertirsi a sparlare di me

- al'inizio tutto bene, poi una volta che scoprì che Markus era... ... - 

- evita - 

- eddai Mischa - io inchiodai il veicolo* di colpo, mi girai dietro e lo presi per il colletto, lui alzò le mani

- va bene va bene - tossì e riprese

- cominciò ad insultare ed a deridere Markus - 

- per quale ragione? - chiese jack

- una lunga storia, il tutto quando suo padre, il capitano, non poteva vedere - lui sospirò

- lui sopportò per 10 anni, prima di sbottare - 

- 10 anni? perche non ne ha parlato subito col suo capitano? - chiese noah

- sei stupido? - lo incalzò bianca

- ha appena detto che era il padre dell'agente - 

- ehi! non c'è bisogno di insultare -

- dovevate vederlo - disse con un pizzico di nostalgia nella voce

- era il giorno del mio pensionamento anticipato... ... ... - sorrideva, il coglione mi sorrise come se fosse prassi normale la sua.

[presente new york city]

- lui è il signor Gilbert gooba -

- n'goueba, si pronuncia n'goueba, vengo dalla costa d'avorio - 

- nel pomeriggio ha visto qualcosa? - chiesi io, il caso del parco era letteralmente un massacro di un misogino

-  si, un ragazzo bianco in pantaloncini che correva verso l'uscita del parco - confermò l'uomo

- aveva macchie di sangue sui vestiti, andava verso la metro - aggiunse

- ha avuto modo di vederlo in faccia? -

- no, non molto bene aveva un cappello da baseball ed anche degli occhiali da sole - 

- aveva qualcosa con se? tipo uno zaino od una borsa? - continuò a chiedere lennie

- no no, altrimenti ve lo avrei detto - 

- deve averlo gettato nel parco - ringraziammo il tipo e tornammo ad ispezionare il parco

- ehi buongustaio! che ti ha detto la Van Buren? - chiesi per rompere il ghiaccio

- nulla ed io non ti ho ancora detto che odio i soprannomi? - rispose lui

- davvero? - continuai io

- davvero, chiamami Lennie - 

- comunque gli anziani sono sempre dei buongustai - continuai io

- detective! ho trovato uno zaino nero qui - disse un agente poco davanti a noi, ci precipitammo la per controllare, io mi misi i guanti e presi lo zaino aperto

- una Rolf 9 mm come previsto e 3 caricatori ancora pieni-

- molto bene, delimitate il perimetro e chiamate la scentifica che mandiamo tutto in laboratorio - 

- ci penso io, cosi ci lavoreranno subito - dissi prendendo con me lo zaino e mettendolo in un sacco per le prove

- Mark  sono le 7 passate di sera, non penso che la shrier ti darà retta -

- certo che lo farà - portai l'arma alla scentifica, mi maledissero in tutte le lingue del mondo, dopo avergli lasciato l'arma decisi di andare a divertirmi ed a passare il tempo, la mattina seguente verso le 6 corsi al laboratorio, dove poco dopo mi raggiunse anche lennie

- sul'arma, sullo zaino e sui caricatori niente impronte - 

- ed è per questo che mi hai chiamato alle 6 di mattina? - 

- il ragazzo ha limato il numero di serie, ma siamo riusciti a recuperarlo - risposi

- ho fatto un po di chiamate, l'arma è stata venduta 4 mesi fa da un grossista in pensilvanya -

- dal display ho visto che il prefisso col quale mi chiamavi era 609, dov'eri? atlantic city? - 

- si, ci sono andato per giocare a poker - 

- ah si? e com'è andata? - 

- avete dei banchi di merda - lui sorrise, potevo vederlo sorridere raramente, in questo lavoro non è semplice

- ho fatto una proctoscopia al nostro paziente - esordi Arlene

- guardate la canna, vedete queste linee? - 

- si, cosa sono? graffi? - 

- dopo la sparatoria al parco il vostro uomo ha infilato un pezzo metallico nella canna per confondere le striature - 

- (non è un principiante questo tizio) -

- quindi potrò confrontarlo solo con i proiettili delle vittime, non è uno sprovveduto questo tizio - ci spostammo all'arma

- ha usato un'impugnatura che non trattiene le impronte ed ha convertito l'arma da semi ad automatica -

- il perfetto faidate -

- beh, una volta preso un kit di conversione, bastano 20 minuti, un cacciavite, una lima ed un saldatore - avevamo delle piste da seguire ora, dovevamo passare da questo jonas e poi andare in pansilvanya dal rivenditore, il viaggio era lungo, ma lo si faceva volentieri se era per risolvere dei casi cosi cruenti.

*veicolo di Markus : veicolo corazzato e vetri anti-proiettile neri con effetto specchio, da dentro vedi fuori ma da fuori non vedi dentro.