Episodio 4

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All'inizio del quarto episodio o poco dopo è situata la magnifica passeggiata a cavallo di Ludovico il cavaliere perfetto. Talmente tanto perfetto che una volta è riuscito a cadere di sella durante la sfilata dell'esercito a Novara... in sua discolpa possiamo dire che fu proprio il cavallo ad arrizzolarsi quella volta e non lui.

Bernardo Bembo finalmente si stanca di mantenere a proprie spese quella zoccolona di Cateronza che continua a fare gli occhietti dolci a Leonardo (sempre sperando che si faccia traghettare sull'altra sponda), capisce d'essere stato un emerito idiote e le dice:  "senti, tu non mi guarderai mai come guardi lui, me ne torno a Venezia".

Così, ad cazzum! Se era ambasciatore come minimo doveva chiedere il permesso alla Signoria prima di comprare il biglietto del Freccia Rossa.

Cateronza ribatte: "ma no! da quando sto con te sono una persona diversa!"

Diversa? Ma diversa in cosa? Solo perché ti vesti di seta e ti ingioielli come una signora ti senti diversa? A stento sai leggere.

Che comunque, caro Bembo, ci vuole coraggio ed essere geloso di un sodomito... cioè, ha baciato un uomo davanti a tutti e ancora non ti basta? Cosa vuoi di più dalla vita? Che si metta a far cigolare l'armatura come quei due cavalieri nella pellicola su Baiardo? Io piuttosto sarei geloso di quel Masino Masini, che quello sì che se l'è portata a letto.

la verità è che si era stufato di lei, ma non sapeva come scaricarla

Avendo perduto l'amante francese nella scorsa puntata, Leonardo decide di consolarsi con la zoofilia ed è a questo punto che lo vediamo molestare un frisione strusciandosi assai appassionatamente a lui che manco uno stradiotto della repubblica di Venezia, tanto che il cavallo finisce per innervosirsi e s'impenna (e direi!). 

Per restare in tema zoologico, qualche scena dopo ricompare di nuovo Gian Galeazzo che tutto eccitato racconta a Leonardo come abbia appena veduto un uccello uscire dall'uovo e spiccare il volo. Ma... che razza di uccello aveva visto? Era ubriaco? A me risulta che non abbiano manco le penne quando escono dall'uovo, figurarsi volare!

Da notare comunque che per tutta la serie Gian Galeazzo non fa altro che parlare di uccelli... lo abbiamo capito che ti piace l'uccello, non c'è bisogno di ripeterlo in maniera così insistente.

Poi abbiamo Beatrice che prega il marito di prendere Cateronza a corte con loro, dicendogli "ti ricordi l'amante del veneziano? Ecco, la sua potta è vuota adesso". Ludovico la esamina come una giumenta e alla fine valuta che sia abbastanza bellina per rimanere a corte in attesa di farsi infarcire dal prossimo re di Francia.

Tutti lodano Cateronza come donna intelligente e interessante malgrado le sue origini umili, ma questo sarebbe se avesse imparato a leggere, scrivere, fare poesia, insomma se si fosse elevata culturalmente, invece è buona solo a scaldare le lenzuola e a lamentarsi.

Ed è a questo punto più o meno che vediamo spuntare il signorino Ricci-Capricci, anche detto Giacomo, che tornerà anche più tardi. Altro puttano-vagabondo-ladro che esiste nella serie solamente per suscitare le brame di Leonardo. Sappiate che costui dovrebbe teoricamente essere Salaì, peccato che Salaì era un bambino di dieci anni quando entrò nella bottega di Leonardo. Sto qui quanti anni ha? Venticinque?

Siccome è ladro, appunto, piomba in scena con in testa l'elmo a forma di dragone rubato cinque minuti prima all'ignaro Galeazzo. Elmo che - a proposito - abbiamo veduto comparire dovunque in questi due episodi, come se gli sceneggiatori con trenta milioni non potessero permettersi di fabbricare un elmo di latta canonico.

Poi appunto, siccome è ladro, ruba i disegni di Leonardo, scappa e li rivende. Siccome però Salaì nella serie è un cretino, piuttosto che nascondersi era rimasto ad aspettare dietro la porta che Leonardo si accorgesse del furto e gli corresse appresso, così da poter inscenare l'inseguimento.

Quando Leonardo lo acciuffa, Salaì si giustifica dicendo che aveva fame e doveva comprarsi un pezzo di pane, perché un altro giorno a digiuno proprio no. Ma, dico io: piuttosto di rubare tutto e scappare non t'è passato per la mente di provare a chiedere quel pezzo di pane a Leonardo? Che fa, secondo te non te lo dava? Non era avanzato nulla dall'ultimo banchetto dei duchi? 

Poi Leonardo gli chiede cosa voglia e Salaì se ne esce con un'altra affermazione stupefacente: "voglio un lavoro". Ehm, lo avevi un lavoro, solo che sei scappato come un testa di minchia.

Ma andiamo avanti. Beatrice comunica a Cateronza che quella sera dovrà cenare da sola con Ludovico e poi giacere con lui. E Cateronza: "ma... voi non ci sarete?".

"Sì, Caterina", avrebbe dovuto rispondere Beatrice, "perché effettivamente ho sempre voluto fare una cosa a tre con una prostituta e quel panzone di mio marito".

Invece si limita a risponderle no, a fare un piagnisteo assurdo non si capisce perché, con la musichetta di sottofondo tutta deprimente, dicendo "la mia vita è molto più semplice se mio marito è felice". Mare de Dios! Tutto mi potete dire, tutto fuorché che Ludovico fosse un marito manesco! Trattava la moglie coi guanti bianchi e voi mi volete far credere che le rendesse la vita difficile? Non si capisce nemmeno in che anno siamo, se è l'inizio, se è la fine, il loro matrimonio ha attraversato tanti periodi belli e brutti, ma di certo non funzionava a questa maniera.

Quindi affare fatto, Cateronza scoperà con Ludovico, e Beatrice se ne esce dicendo: "però ricordati che il cuore di mio marito è solo mio", o una frasetta del genere. Insomma, il solito concetto del "tanto è da me che torna ogni volta", che in effetti era proprio il caposaldo col quale realmente Beatrice si sarà tirata su di morale dopo la scoperta di ogni tradimento. 

Il vero problema di Beatrice in questa serie, oltre al fatto che non ha praticamente caratterizzazione, è che non è possibile prendere un'attrice di trentacinque anni per interpretare una quindicenne, perché il risultato è di farla apparire come una scema. Cosa c'è? Erano finite tutte le attrici ventenni? O forse è un problema dei produttori che si ostinano a riciclare gli attori dal cimitero delle precedenti boiate televisive?

Ma passiamo avanti.

Cateronza non è mica tanto contenta del nuovo incarico. Si accascia sul letto, piange, si deprime. Insomma, quando faceva la prostituta gratis a Firenze per quattro morti di fame era un conto, ma prostituirsi al duca de facto di Milano va contro i suoi principi! Che poi senti: nessuno ti costringe, se ti fa schifo il Ludovico senza panza la porta è aperta: vattene. Alla fine chiude la porta e si messe il bell'abitino nero scollacciato.

Finalmente Leonardo si decide a realizzare la stata equestre di Francesco Sforza, e per mantenersi fedele al personaggio lo rappresenta completamente ignudo, ovvero cogliendolo nell'attimo in cui per risparmiare tempo il buon vecchio Francesco era solito montare a cavallo e dirigere l'esercito senza neppure rivestirsi tra un coito e l'altro, tanto non ne valeva la pena.

Ludovico nell'entrare in cortile pesta accidentalmente un chiodo caduto dalla scultura, perciò si messe a gridare come Davide in "The mist" dopo che la nebbia con tempismo perfetto scompare.

D'accordo, d'accordo, lo abbiamo capito che vedere tuo padre ignudo in groppa a un cavallo ti fa senso, ma mica c'è bisogno di fare così.

Quindi sviene, cade a terra, e Leonardo si rivela essere Braccio di Ferro sotto copertura, oppure Obelisco, dato che riesce a risollevarlo con una mano sola. Ah, ma non scordiamoci che in questa serie a Ludovico manca la panza.

Compare la scritta "Un mese dopo" (sì, ma di che anno?)  e vediamo Caterina svegliarsi una mattina nel letto di Ludovico. Rigorosamente vestiti entrambi a proposito, perché è risaputo che a quei tempi lì la gente scopava vestita.

Quindi si alza ed è talmente stordita dalle bottarelle ricevute la notte trascorsa che impazzisce e credendo di trovarsi nel 1700 inizia a passeggiare tenendo la gonna sollevata a campana come Maria Antonietta o Madame Pompadour

Ora, Leonardo non riesce a disegnare un cavallo perché non sa com'è fatto dentro.

Salaì: "c'è qualcuno che posso presentarvi"

Leonardo: "chi?"

"un macellaio"

"un macellaio?"

"mai visto un macellaio?"

"no, non mangio carne!"

"e suca allora, disegna vegetali!"

Poi ritroviamo di nuovo Gian Galeazzo a disegnare uccelli in compagnia di Leonardo. Poi comincia a tremare tutto, la mano che trema, la testa che trema, diventa improvvisamente cieco... insomma, s'è masturbato troppo. Sviene, lo portano a letto, muore fra le braccia di Leonardo, fine.

Il re mida trasforma in oro ciò che tocca, Leonardo trasforma la gente in cadaveri.

Galeazzo: "si può sapere come siete entrato qui?"

Leonardo: "dal cesso".

A questo punto vediamo Beatrice che piange disperata come se avesse appena perduto un figlio. Ma che minchia ci piangi? Questo per te significa l'investitura a duchessa di Milano, altro che piangere. Secondo me l'attrice era rimasta ancora nella parte di Bona di Savoia.

Ecco come sarebbe dovuta andare veramente: 

Beatrice: "gnooo! il mio bambino, il mio povero PAMPINO... Ah no, è solo Gian Galeazzo, buonanotte".

Guardate, questa serie m'ha talmente rotto i cabbasisi di quanto è noiosa che non so dove troverò la volontà di commentare i prossimi quattro episodi. Veramente, mi è seccato, non vedevo l'ora che finisse.

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