A kiss

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Jungkook era seduto a terra dietro al palco, era esausto quella sera, ma per sua fortuna quella era anche l'ultima data del tour, sarebbero tornati a casa il giorno seguente. Si premette il ghiaccio contro la spalla sospirando, aveva vent'anni ma se ne sentiva ottanta in quel momento.

Durante il viaggio di ritorno verso il loro hotel, provò a chiamare Greta, gli aveva detto che sarebbe stata anche lei a Tokyo in quei giorni per lavoro, voleva vederla, erano più di due mesi che non la vedeva, sapeva che nonostante lui le avesse confessato i suoi sentimenti, Greta non gli doveva assolutamente niente, ma questa consapevolezza non cambiava di una virgola quello che lui provava per lei.

Entrò nella sua stanza e buttò la giacca a terra, non vedeva l'ora di farsi una doccia calda e riposare qualche ora; si stava spogliando quando il cellulare iniziò a suonare.

-ragazzino..- disse Greta non appena lui rispose.

-ahhh noona!- fece Jungkook sorridendo al solo suono della sua voce.

-puoi fare una cosa per me?- gli chiese.

-posso provarci, che devo fare?-

-esci sul terrazzo- disse lei.

-come fai a sapere che ho un terrazzo?- domandò incuriosito.

-fallo e basta- disse Greta.

Jungkook si infilò nuovamente la felpa e uscì come lei gli aveva domandato.

-ciao- disse Greta e lui si voltò verso destra vedendola appoggiata al parapetto della terrazza accanto alla sua.

-ma come... sei qui!- disse Jungkook, rientrando immediatamente per poi ritrovarsi a bussare alla porta di lei.

-sei qui...- ripeté non appena lei aprì la porta.

-che diavolo ti hanno fatto ai capelli? - disse lei facendolo accomodare.

-non ti piace?- le chiese sedendosi sul letto.

-posso essere sincera?-

-sei mai qualcos'altro...- disse ingenuamente Jungkook.

-non mi piaci molto con questi capelli blu- gli disse.

-sono per il tour- le rispose.

-lo so... senti devi ancora farti la doccia ed immagino tu sia stanco, volevo solo salutarti dato che eravamo nello stesso posto- gli disse.

-potrei restare a dormire qui...- disse guardandola e sperando con tutto il cuore che lei non gli dicesse di no.

-ok dai.. vai in camera tua a farti una doccia però, le lenzuola sono pulite- gli rispose.

-la tua doccia funziona?- fece lui.

-certo che funziona, che cazzo di domanda è? sai quanto costa una notte in questo posto, ci manca solo che la doccia non funzioni- disse lei.

-allora vado- le disse lanciandosi verso il bagno di lei prima che potesse fermarlo.

Greta cercò di afferrargli il polso, ma lui riuscì ad entrare in bagno e chiudersi dentro.

-ti odio Jeon Jungkook- disse dando un paio di calci alla porta chiusa davanti a lei.

Jungkook si buttò sotto il getto caldo della doccia, era felice che lei fosse a pochi metri da lui e non lontana come aveva immaginato ore prima.

Greta era sdraiata sul letto a leggere un libro quando lui uscì dal bagno con solo l'asciugamano a coprirgli la vita. Entrò nella visuale di lei e non appena Greta sollevò lo sguardo verso di lui lasciò cadere l'asciugamano, restando nudo davanti alla ragazza.

-ops..- fece mordendosi il labbro malizioso.

-fai sul serio?- disse lei sospirando e togliendosi gli occhiali, guardandolo in faccia.

Jungkook si sentì le guance in fiamme, ma non distolse lo sguardo da quello di Greta, si avvicinò al bordo del letto e vi salì, raggiungendola.

-vuoi farti venire una polmonite?- chiese Greta trovandosi a pochi centimetri dal suo viso.

-come fai?- le chiese.

-a fare cosa?-

-beh...sono nudo, davanti a te e tu mi guardi solo negli occhi... neanche una sbirciatina- disse lui senza spostarsi dalla sua posizione.

-ci sono già abbastanza persone nel mondo che ti guarderebbero solo l'uccello, non sei d'accordo con me?- gli rispose.

-dormirò nudo, nel caso cambiassi idea e volessi approfittare di me.- le disse.

-Jungkook...- fece lei scuotendo il capo divertita da quella situazione.

Lui si distese sul letto accanto a lei e Greta sollevò la coperta per farlo sistemare, trovava ridicolo che volesse dormire nudo e non voleva che si prendesse davvero una polmonite solo per cercare di smuovere i suoi ormoni. Lo sentì appoggiarsi contro la sua spalla e decise di smettere di leggere, dato che si era fatto comunque tardi.

-noona-

-dimmi Kookie-

-me lo daresti un bacio?-

-da quando hai imparato a chiedere il permesso?- fece lei divertita.

-da quando sei entrata nella mia vita credo...- rispose lui.

Greta si mise sul fianco e lo guardò seria, indecisa sul da farsi,in fondo un bacio non avrebbe rovinato il loro rapporto, si erano già baciati prima, ed era stato davanti a parecchia gente.

-un bacio e poi si dorme ragazzino- gli disse seria.

-si..- le rispose Jungkook sussurrando languidamente prima di raggiungere le sue labbra.

Quando lei gli morse leggermente il labbro inferiore sentì una scarica corrergli lungo la schiena, la desiderava così tanto che in quel momento gli sembrava di impazzire all'idea che quel bacio arrivasse ad una fine. Si ritrasse quando si rese conto di essere più eccitato del dovuto e la guardò imbarazzato.

-mi dispiace, non approfitterei mai di te lo sai vero noona?- le chiese preoccupato all'idea che lei pensasse che quella del bacio fosse appunto solo una scusa per avere di più. Lui voleva di più, ma non in quel modo, non da lei almeno.

-lo so, adesso però cerca di riposare ok?- rispose Greta spostandogli i capelli dalla fronte.

-magari mi infilo un paio di mutande..- le disse.

-eh magari- fece Greta annuendo.

Si rimise sotto le coperte con lei, e l'attirò a sé come aveva fatto l'ultima volta che avevano dormito insieme.

-Jungkook?-

-mh..-

-non ti ci abituare- gli disse.

Greta sentì il ragazzo sciogliere il loro abbraccio e girarsi dall'altra parte del letto; per quanto le dispiacesse comportarsi così, doveva farlo. Se tra loro fosse disgraziatamente nato qualcosa di troppo serio, non le sarebbe rimasta altra scelta che dirgli la verità anche sui file che in passato aveva venduto, per farsi odiare da lui definitivamente.

Jungkook aprì gli occhi, la stanza era ancora avvolta dal buio della notte, una scossa di terremoto lo aveva riportato alla realtà dal mondo dei sogni; era dall'inizio del loro tour che ci convivevano, ormai era abituato. Si voltò verso il lato del letto di Greta ma lo trovò vuoto, girandosi dall'altra parte la vide appoggiata alla porta d'ingresso della sua stanza, con gli occhi chiusi e terrorizzata.

-Greta..- le disse accarezzandole il viso dopo averla raggiunta.

-non è niente.. adesso mi passa- fece lei guardandolo per un attimo prima che un'altra scossa si facesse sentire. Lei serrò i pugni e si morse il labbro per cercare di controllare la sua paura.

-perché non mi hai svegliato? sei terrorizzata- le disse Jungkook.

-tu non ti devi prendere cura di me- disse lei.

-che stronzata...- le disse azzerando del tutto le distanze tra loro e stringendola tra le sue braccia, per la prima volta da quando la conosceva gli sembrò che anche lei fosse reale, c'era finalmente qualcosa che la spaventava e la rendeva più umana ai suoi occhi.

Con calma la riportò a letto con lui e lasciò che fosse lei a decidere se stargli vicina o meno; Greta gli prese la mano, in quel momento era felice di quello che lui aveva fatto, non era male lasciare che qualcuno si preoccupasse per lei.

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