6- Dall'altra parte del vagone

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

30/10/2019

Io lo fisso. E lui mi fissa.
Non so da quanto tempo stia andando avanti questa storia, ma credo che entrambi sappiamo dove vogliamo andare a parare. O forse no? Forse è tutto nella mia testa e vedo segni che non ci sono. Volontà mai espresse. Represse.
Lui è lì, dall'altra parte del vagone, che si fa i fatti suoi, ma se, d'un tratto, mi scopre a guardarlo, anche lui mi fissa. E mi cerca, l'ho visto, lo giuro!
Lui cerca i miei occhi, io i suoi. Tra i sostegni argentei della metro i nostri occhi trovano uno scorcio, poi si perdono, poi si reincontrano. Poi uno sforzo, un movimento e tra noi solo l'aria.
La vita mi sembra una gara d'apnea. Scendo sott'acqua per tanto tempo e risalgo solo tra i suoi occhi. E riprendo fiato.
Io non guardo la gente negli occhi. Tengo lo sguardo basso. Al massimo ci faccio una capatina, un millisecondo, giusto per vederne il colore, per accontentare quella voglia che la gente normale ha di guardarti negli occhi quando si parla. Non li capisco. Non capisco cosa ci trovino di interessante, quando lo fanno loro. Vederne la paura? L'imbarazzo? Ci godono a vederti in difficoltà?
Io, quando ti guardo negli occhi è perchè mi fido. Non ho paura che tu scavi nel buio delle mie pupille e mi esponga. Mi sento al sicuro. Protetto.
La gente assumerà che non mi piaccia guardare negli occhi qualcuno. La realtà non è questa. A me piacciono un sacco gli occhi. Li trovo stupendi, incredibili. Non mentono mai.
Vorrei poter dire lo stesso delle persone.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro