~ Ferrandino, la Gatta e il Feo ~

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Dissertazioni di Hoel su come dovette svolgersi il famosissimo incontro tra Ferrandino d'Aragona (sulla sinistra), prestantissimo giovinotto etiam duca de Calabria universalmente conosciuto per il suo gran Cazo assai horrevole - come lo definì Bernardo Dovizi - e la contessa di Forlì Caterina Sforza Riario detta la Gatta (al centro), universalmente conosciuta per essere affamata di uomini e per mostrare senza pudore i propri genitali alla cazzum canis. Sulla destra abbiamo invece quel povero fesso di Giacomo Feo, giovanissimo amante (o meglio mantenuto) della suddetta contessa, che palesò una certa gelosia nei confronti di Ferrandino.

Chiaro comunque che quella di Ferrandino fosse una missione: ottenere l'alleanza di detta contessa contro i francesi, per la difesa del regno di Napoli. Questione di vita o di morte insomma, ed egli, da vero cavaliere, fu certo pronto al sacrificio di sé medesimo per la salvezza della patria.

Millissime grazie a hoelravenspur per questo fantastico disegno! I ritratti sono proprio ben fatti!

Riportiamo la lettera che Bernardo Dovizi scrisse a Piero il Fatuo sull'incontro di quel giorno:

Magnifico Piero.

Hoggi è stata la dieta [=incontro] del s. Duca [Ferrandino] con la diva Madonna di Furlì [Caterina] et non vi dico se Sua Excellentia [Ferrandino] vi andò attillato et alla napolitana pulitamente abbigliato. Lei li venne incontro una balestrata da Bagnara dove stamani per questo conto divenne a desinare. Poi entrati in Bagnara stettono circa II hore insieme ma videntibus omnibus [=sotto gli occhi di tutti] ché il Pheo [= Giacomo] la vuole per sé. Sua Excellentia ne è tornato bene satisfacto et quanto al viso non li piace molto et non di mancho el tristo mi dice si strinsono le mani grattando et che notò al medesimo tempo assai sfavillamenti di ochi et ristrignimenti di spalla etc. Favole insomma, perché ci ritorneremo come il grillo et al suo pentolino. Die XXIII Sept. 1494.

S.or Bernardo in campo.

Ora, non abbiamo idea di a cosa intendesse alludere col grillo e col pentolino, che è per certo una metafora sessuale, e neppure cosa fossero questi grattamenti di mano e restringimenti di spalle, ma il messaggio è chiaro. Ci domandiamo come mai questa volta non sia stato più esplicito,se all'ora di raccontare a Piero le avventure sessuali di Ferrandino con un'altra Caterina (Gonzaga questa volta), il signor Bernardo non si trattenne affatto.

P.s è ovvio che nel disegno con una mano Ferrandino stia dando una pacca sul didietro a Caterina, mentre lei spinge indietro il Feo per far largo al proprio ospite.

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