Il ragazzo camminava a passo rapido scrutando le varie porte, entrò nella porta con sopra scritto ''espressione facciale'' per poi entrare in quella con la scritta "voce ammaliante'' ed infine" purgatorio".
Minhyuk sembrava un idiota, ma un idiota patentato... Eppure, i suoi neuroni, le sue sinapsi lavoravano bene, fin troppo bene. Per qualche stranissima legge del gioco di Hyungwon, Minhyuk aveva logica e intelligenza,doti che raramente il ragazzo aveva lasciato intuire ai suoi amici.
Aveva notato che sulle varie porte non c'erano dei collegamenti alle porte ma si era ricordato di una vecchia frase detta da Jooheon
"ah, se finissi in purgatorio mostrerei la mia fantastica espressione facciale e la mia voce ammaliante"
E bingo. Minhyuk aveva fatto centro, la porta che cercava era comparsa davanti ai suoi occhi; prendendo un grosso respiro il giovane la varco' ritrovandosi in un aula, c'era un docente che stava spiegando un qualcosa somigliante ad arte
<<signorino Lee, si sieda. Anche oggi è in ritardo>> Minhyuk confuso andò a sedersi, forse doveva adattarsi fino a riuscire a capire cosa fare?  Il respiro del giovane, però, si bloccò appena vide chi stava cercando. Jooheon, aveva la testa appoggiata sul banco e probabilmente stava dormendo.
Che ci faceva lì? Se quella che chiamavano la "possibile morte di jooheon" era un suo non riuscire a capire di essere nel ennesimo luogo alternativo, in una vita che non era la sua e sicuramente quel posto sarebbe scomparso ed insieme ad esso pure lui.
Cosa doveva fare di preciso Minhyuk?