Parte 14 - La preparazione è tutto

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Cobra indossava il visore 3D.

Era immerso in una battaglia epica.

Tratteneva il respiro e avanzava con la carabina in mano.

In quel momento il gioco lo aveva avvinto completamente, facendolo sentire vivo e potente. La sua essenza immateriale nello spazio tridimensionale gli permetteva di esplorare l'universo del gioco con il suo avatar e i suoi sensi, facendogli dimenticare la sua forma fisica. Nel mondo virtuale non aveva limiti, sperimentava sensazioni ed emozioni che erano impossibili nel mondo reale.

Mentre era al centro di un intenso scontro a fuoco, Cobra si nascose dietro a una roccia. I nemici erano dotati di armi potenti e la battaglia si faceva sempre più serrata.

La sua sopravvivenza era appesa a un filo.

Lasciò il riparo e uscì allo scoperto per fare fuoco. «Accidenti!», esclamò, quando un colpo improvviso lo colpì in pieno petto disintegrandolo in una miriade di pixel.

Nello stesso momento, il telefono al suo fianco squillò, distraendolo dalla sua fine misera. Cobra lanciò il controller sul divano, si tolse il visore e allungò la mano per prenderlo.

Un messaggio di Ismaele: «Preparati!».

«Che succede?», chiese Cobra curioso.

«Abbiamo un appuntamento con le ragazze!», rispose rapido Ismaele.

A Cobra gli balzò il cuore in gola: «No! Ma dai! Vero?», rispose con un misto di tensione e incredulità.

«Sì, certo. Come ti avevo già accennato qualche giorno fa andiamo al cinema a vedere un film. Ci troviamo al multisala in centro e quale vedere lo decidiamo al momento. Poi, all'uscita, possiamo mangiare qualcosa insieme. Sarà sicuramente una bella serata. Ti aspetto!», sottolineò Ismaele.

«Non ci credo. Usciamo con delle ragazze? Già mi sento l'ansia salire», ammise Cobra, provando sia gioia che apprensione all'idea di incontrare dal vivo delle donne.

«Tranquillo, non succede solo a te. Dobbiamo essere rilassati e naturali. Seguiamo il flusso e le vibrazioni. Se qualcosa deve accadere accadrà».

Cobra rifletté attentamente, lasciandosi trasportare quasi come dentro a una visione. Se solo l'atmosfera fosse stata favorevole, avrebbe potuto creare un legame stabile e forse arricchire la sua esistenza. Era il desiderio che aveva sempre nutrito. L'unica cosa che doveva fare era giocare bene le sue carte e non compromettere tutto con qualche passo sbagliato, ma il dubbio si insinuò tra i suoi pensieri lacerati: «Facile a dirsi. Il problema vero nasce quando manca l'esperienza. Il timore è la prima cosa, per non parlare dell'idea di non piacere o di dire stupidaggini imbarazzanti», commentò Cobra con preoccupazione.

«Non ci pensare. Vedrai che grazie al tuo nuovo aspetto fisico farai un figurone e se pensi di non saper cosa dire cerca su internet. Lì troverai un sacco di consigli utili», gli rammentò Ismaele con una faccina sorridente.

L'aria sapeva di pioggia e qualche tuono imperioso ne preannunciava l'arrivo. «Certo, mi sa che farò proprio così. La preparazione è tutto», scrisse Cobra osservando dalla finestra il cielo farsi scuro.

«Ti aggiorno sui dettagli», concluse Ismaele.

Cobra salutò e seguì il suo suggerimento. Chiuse la finestra e si sedette davanti al portatile. Nella barra di ricerca scrisse: "Di cosa parlare con una ragazza al primo appuntamento?".

Scelse una pagina a caso e, mentre il temporale batteva forte sui vetri,incominciò a leggere. Dopo qualche ora di studio e riflessione, aveva le ideepiù chiare. Tra il cercare interessicomuni, fare domande aperte, raccontare storie divertenti, l'unica conclusionedi rilievo a cui giunse fu: "Sii te stesso". 

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