Canta aedo
alla libertà la tua ode.
La tua lira scandisca la marcia dei 300 guerrieri.
Figli di Sparta che incontro alla morte andarono fieri.
Serse la libera Ellade voleva conquistare.
Con il suo temibile esercito e gli  Immortali cominciò a marciare.
Leonida, di Sparta, nobile re, Atene andò a chiamare.
Insieme la minaccia persiana dovevano fermare.
Lo spartiato l'oracolo di Delfi volle consultare.
Il vaticinio così andava a decretare.
La Grecia forse potevano conquistare,
ma l'impavido re dei Lacedemoni 
vivo non poteva tornare.
Leonida scelse di portare solo gli Spartiati con figli, così che la stirpe si poteva perpetuare.
Alle Termopili l'avanzata dei persiani dovevano fermare.
Ecco i 300 di fronte alla temibile armata che Serse andava a comandare.
Alle loro spalle solo un passaggio per l'occidente che i nemici non dovevano attraversare.
Il persiano, la pace  voleva dare,
ma i greci dovevano capitolare. 
Leonida rispose: se le nostre armi vuoi, per prenderle tu stesso mi dovrai affrontare.
I persiani, gli eroi spartani, non riuscivano a piegare.
Del loro sangue la terra zuppa era stanca di odorare.
Purtroppo i persiani un passaggio trovarono e alle spalle li attaccarono.
Non c'era più speranza e allora Leonida ordinò alle truppe di ripiegare
affinché l'esercito greco potesse definitivamente attaccare.
Rimase solo con i suoi fedeli in un ultima scintilla di orgoglio il temibile esercito erano pronti ad affrontare.
I 300 guerrieri diedero alla Grecia la possibilità di un grande esercito organizzare.
Il terribile nemico persiano riuscirono nella sua terra a cacciare.
Leonida, re, cittadino, spartiato sul campo di battaglia cadde senza mai la testa abbassare.
Eressero un leone in  suo onore per     ricordare.
◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇
Spesso mi sono chiesta se non ci fossero stati Leonida con i 300 e se Serse con l'imponente, pauroso esercito persiano sarebbero riusciti a conquistare la Grecia, oggi l'occidente sarebbe lo stesso?
Non credo.