Cloe

 La notte scende come un velo misterioso sulla casa mentre accompagno Ophelia nella sua stanza. La sua mano calda stringe la mia, un piccolo faro di conforto nella penombra.
Le do un bacio sulla fronte e raggiungo la mia camera.

Ma il sonno sereno viene interrotto da un urlo straziante che mi strappa dal mio riposo. Salto dal letto in un baleno, il cuore in gola, e corro verso la fonte del rumore.

«Ophelia, tesoro, cos'è successo?»

Chiedo, la mia voce traballante mentre la raggiungo.

Reyna, accorre al mio fianco.

«Cosa sta succedendo?»

Guardo fuori dalla finestra e vedo il ramo dell'albero sbattere contro i vetri.

«È solo il vento, Ophelia».

Le dico dolcemente, cercando di calmarla.

«Non c'è nulla da temere».

Mentre cerco di rassicurare la piccola, sentiamo delle voci provenire dal piano di sotto. È Bob. Ophelia si agita, pronta a correre al suo incontro.

Quando scendiamo, Bob ci guarda con sorpresa, interrogativo.

«Ma cosa... sta succedendo qui?»

Chiede, sconcertato dalla presenza degli amici.

Spiego rapidamente che hanno di trascorrere la serata da noi. Hayden interviene con il suo solito entusiasmo: «E se facessimo una tisana per tutti?»

Ma Ophelia, come sempre, interviene con la sua spontaneità: «Cioccolata calda!»

Hayden sorride e la solleva tra le braccia, dirigendosi verso la cucina insieme agli altri. Rimango sola con Bob, il cuore ancora agitato dall'accaduto.

«Bob».

Lo chiamo, il tono della mia voce appena un sussurro.

«Jake è stato qui, ma l'ho mandato via».

Le sue braccia forti mi avvolgono con affetto, e sento il calore del suo corpo vicino al mio. Un bacio delicato si posa sulla mia fronte, un gesto di conforto che mi riempie di una dolce sensazione di sicurezza. Guardo negli occhi di Bob, cercando risposte che forse nemmeno lui può darmi.

«Capisci perché i nostri amici sono qui, vero?»

Bob annuisce lentamente, un'ombra di comprensione attraversa il suo sguardo.

«Sì, lo capisco. È per noi, per Ophelia».

Risponde con calma, ma posso percepire la sua preoccupazione sotto la superficie.

Dopo la tisana e la cioccolata calda, Ophelia, viene portata a letto tra noi. Le coperte morbide e il calore del nostro abbraccio la avvolgono come una coccola, e presto la piccola addormentata si lascia trasportare nei sogni.

Nel buio rassicurante della camera da letto, osservo Ophelia che dorme tranquilla tra noi due. I suoi piccoli respiri regolari riempiono l'aria con un dolce sussurro di serenità.