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Samantha

Wow, quanto è imponente lo stabilimento dell'Olimpia Milano, in confronto il mio palazzo non è niente. Varco il portone e mi guardo intorno, osservando la sala d'aspetto. Ambiente invitante, ci prenderei quasi quasi un tè.

Chissà dove si trova Evelyn in questo momento, so che lei è un medico sportivo ma non so se è ha un ufficio personale o se deve seguire il coach durante gli allenamenti. "Mi scusi, starei cercando Evelyn Parisi" domando in reception. "Si identifichi...E' una dipendente della società?" domanda la receptionista.

Ma cosa te ne frega? Io voglio solo vedere la mia migliore amica.

"No non lavoro qui, però vorrei vedere la signorina Parisi solo per farle un saluto, non voglio fare niente di illegale" ironizo mettendo le mani in avanti. La donna dietro la scrivania prima mi guarda con uno sguardo torvo e minaccioso, poi mi indica una porta alla mia sinistra. "L'infermeria è alla sua sinistra" mi avverte.

Madonna per un secondo sembrava che volesse uccidermi quella donna. Anche meno eh.

Mi fermo davanti alla porta dello studio di Evelyn poi busso leggermente. "Chi è?" la voce della mia amica rimbomba da dietro la porta. "Evi sono io, la tua migliore amica" rispondo facendo la vocina. "Sam! Entra pure!" mi invita a fare il mio ingresso nel suo studio. Apro la porta e mi avvento contro la mia migliore amica stringendola in un forte abbraccio.

"Allora amichetta mia, come ti sembra il lavoro??" inizio a chiedere. "Diciamo che non ci lamentiamo, devo semplicemente prendermi cura dei giocatori sia in allenamento che durante le partite, nel caso in cui magari in entrambi i casi prendano una botta da qualsiasi parte del corpo" spiego tutto. "Tutti tranne uno?" ironizzo senza fare menzione di Giordano.

Evelyn fa un cambio repentino di espressione facciale, passando dalla sorridente alla furibonda e quasi minacciosa. Potrebbe uccidermi con lo sguardo.

"Non è che se lui mi sta sul cazzo devo ignorarlo" si arrabbia la mora tornando al suo posto. "Massi Evi sto scherzando su" chiarisco le cose mentre la mia amica sbuffa. Mi guardo un po' intorno e non faccio a meno di notare il lettino che si trova quasi sempre in infermeria.

"Ehi Evi, guarda qua, adesso faccio un'imitazione di Giordano nel tuo ufficio" richiamo la sua attenzione salendo sul lettino. La mora si gira nella mia direzione per assistere al teatrino. "Oddio Evi aiutami, ho preso un colpo al ginocchio, la mia carriera è finita" cerco di imitare la voce di Giordano facendo finta di toccarmi il ginocchio. Ci mettiamo a ridere come delle sceme.

Con me le risate sono sempre assicurate.

"Attenta a non farti sentire mi raccomando" ironizza Evelyn. "Ma siamo lontane dalla palestra, come pretendi che ci sentano?" ipotizzo un po' seccata. A quel punto la mia amica si alza e apre una porta segreta che non avevo notato.

Ho perso un battito. Se mi ha sentito qualcuno mi seppellisco.

"È una scorciatoia che collega il mio ufficio alla palestra" spiega Evi. Geniale. "Quasi quasi voglio fare un salto così vedo se riconosco Giordano" azzardo. La mia amica decide di accompagnarmi, così magari mi ferma dall'uccidere quell'infame lì.

Superiamo il breve tunnel e ci ritroviamo nella palestra. Mamma mia è gigantesca.

Mi sporgo sugli spalti e mi imbatto in un'azione di allenamento. Non ho mai capito il basket, ho sempre preferito la pallavolo. Farò finta di capire cosa stia succedendo.

Ed è qui che i miei occhi ritrovano Giordano. Non è cambiato di una virgola dall'ultima volta, le uniche differenze sono che si è allungato giusto un pochino e che ha messo giusto un po' di massa muscolare.

Non avrei nemmeno il coraggio di sfidarlo, mi metterebbe a tappeto in un attimo.

Non faccio a meno di notare che Giordano è affiancato da un ragazzo più alto e molto più robusto di lui. Ha un viso giovane e anche più simpatico.

"Ti sei piantata a guardare Willy?" interrompe i miei pensieri Evelyn. "Scusa non ti ho sentita, cos'hai detto?" domando distratta. "Ho visto che stavi osservando Willy intensamente" afferma la mia amica quasi facendo una faccia da maniaca.

Potrebbe anche essere, ma no, non è quello che pensa. Non l'ho mai visto prima d'ora e non può essere possibile che mi piaccia già.

"Ma no mi era caduto l'occhio dopo che avevo riconosciuto Giordano, niente di che" rispondo senza indugi. "Sì sì, ci crediamo tutti" scherza Evelyn. La guardo molto male. "Daiii stavo scherzando Sam" mi tranquillizza la mia migliore amica.

Sia meglio.

"Va beh Evi, io mi sa che devo proprio andare, altrimenti farò tardi a lavoro" mi congedo da Evelyn guardando l'orologio.
"Ok Sam, speriamo di vederci presto" ci abbracciamo forte forte. Saluto la mia migliore amica poi mi incammino verso l'uscita della palestra.

"Samantha!" la voce di Giordano mi blocca al portone e mi fa rizzare i capelli.
Mi volto e vedo il mio vecchio amico avvicinarsi a me insieme al ragazzo che sembra chiamarsi Willy. Per intenderci, colui di cui mi ha parlato Evelyn.

Inizio a sentirmi abbastanza instabile. Il mio respiro comincia a farsi quasi mozzato mentre il mio cuore si è messo a correre nel mio petto come un corridore ad una maratona.

"Sam sei proprio te non ci credo" il mio compaesano apre le braccia dall'emozione. "Ciao Giordano" mi avvicino a lui e lo abbraccio, senza però stringerlo forte. Sono imbarazzata dentro di me.

"Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ci siamo visti" commenta Giordano sorridente. "Già, ci avevi lasciato che eri ancora un nanetto magrissimo" scherzo facendo finta di essere felice. "Adesso non mi puoi più prendere in giro per l'altezza, anzi se lo volessi ti prenderei in braccio e ti metterei a testa in giù" mi prende in giro il castano.

Se solo ci prova lo castro.

"Allora, che mi racconti? Cosa fai adesso? Fai ancora pallavolo" domanda Giordano. "Adesso ho trovato un lavoro come copywriter, mi occupo di scrivere dei testi a scopo pubblicitario o anche per altre forme di marketing. A pallavolo sto ancora andando ma col tempo diventerà più complicato me lo sento" racconto tutto al mio compaesano.

"Te invece, come va la tua carriera cestistica? Ottenuto qualche soddisfazione?" domando di rimando sentendomi scoppiare dentro. "Purtroppo per il momento no, ho passato più tempo in giro per l'Italia che qui a Milano, però finalmente quest'anno ho l'opportunità di giocare per l'Olimpia e spero di poter fare un bel lavoro" mi racconta Giordano.

Lo so benissimo. Evelyn si è sfogata su di me per colpa tua.

Mentre il mio amico mi racconta la sua vita non faccio a meno di guarda con la coda nell'occhio che il suo compagno a fianco continua a guardarmi in faccia senza far trasparire alcuna emozione. Possibile che mi abbia presa di mira?

"Sam? Samantha??" mi riporta alla realtà Giordano. "Scusa, ero distratta" mi scuso accarezzandomi il viso. "Sembravi interessata a guardare il mio nuovo amico" ridacchia il mio compaesano osservando pure il compagno di fianco a lui. "Per tua informazione, si chiama Guglielmo Caruso. Guglielmo, lei è Samantha, un'amica d'infanzia" veniamo presentati a vicenda. "Piacere, ma preferisco essere chiamato Willy" mi stringe timidamente la mano il ragazzo. "E io Sam" rispondo quasi rossa dall'imbarazzo.

Che presa forte. Non avrei nemmeno il coraggio di staccarmi. Mi fanno paura gli sportivi.

"Quindi tu e Giordano siete dello stesso posto?" domanda Willy quasi a bassa voce. "Sì, siamo compaesani...Te invece di dove sei?" domando cercando di non esplodere. "Io sono di Napoli, non sono siciliano come magari credevi..." risponde il moro.

Sì lo credevo davvero...

"Capisco...Scusate ragazzi ma si è fatta una certa ora, devo andare a lavoro se no il mio capo mi licenzia" mi congedo guardando l'orologio. "Allora ciao Sam, speriamo di rivederci presto" mi abbraccia Giordano.

Salutati tutti e due i ragazzi lascio velocemente lo stabilimento dell'Olimpia e prendo subito l'autobus. Cerco di ricompormi ascoltando Taylor Swift, la mia cantante preferita. Quando sono stressata metto sempre le sue canzoni per tranquillizzarmi.

E' stato decisamente imbarazzante rivedere Giordano dopo quasi 20 anni di lontananza. E' cambiato tantissimo sia fisicamente che caratterialmente. Su quest'ultimo aspetto direi anche in negativo, visto il dolore che ha arrecato alla mia migliore amica. Ancora non riesco a perdonarglielo.

Ma quel Guglielmo lì...Forse sarà un problema più grosso rispetto a Giordano...


Angolo autrice

Ed eccoci pure con il POV di Samantha, la migliore amica di Evelyn, la quale rivede Giordano e conosce il suo nuovo amichetto, Willy.

Credete che possa nascere qualcosa tra Sam e Willy?

Come sempre rimanete sintetizzati 😉❤



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