Prologo!

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Prima di leggere volevo soltanto annunciarvi che sto riscrivendo la storia. La trama sarà uguale, cambierò solo alcuni dialoghi e eliminerò o aggiungerò nuove scene. Ho aggiornato sia il prologo e il primo capitolo. A breve conto di riscrivere anche gli altri capitoli. Spero che vi piacerà. ✨✨


Seduta sul letto di camera mia, pensai alla mia vita e a tutte quelle scelte che avevo fatto e come ero diventata finora. Amavo la solitudine, restare da sola con i miei pensieri. Restavo a casa a leggere un libro, anziché uscire come facevano i miei coetanei.

Non avevo mai avuto dei veri amici, ero sempre stata circondata da persone false che mi prendevano solamente in giro. Avevo preferito allontanarmi da tutto e da tutti e l'unico conforto che avevo erano, appunto i libri.

Avevo scoperto che mi piaceva leggere due anni fa, a quindici anni, un po' tardi rispetto ad altre persone. Ero in biblioteca, quella della scuola, ogni settimana dovevamo scegliere un libro, leggerlo e recensirlo. All'inizio era stata una vera noia, non trovavo un senso logico a quel compito che ci aveva assegnato la professoressa d'italiano. Un giorno invece sono stata costretta a leggere qualcosa, in quanto ero l'unica in classe che non aveva letto ancora niente. Quindi, ne avevo scelto uno con poco interesse.

Ricordavo che quel giorno pioveva, la giornata si prospettava ancora più noiosa del solito, così mi ero distesa sul letto e avevo iniziato a sfogliare quelle pagine gialle consumate dal tempo. Avevo subito intuito che quel libro era vecchio, dietro di se chissà quante storie aveva vissuto, chissà quante mani come le mie, avevo sfogliato e letto il contenuto.

Leggendo i primi capitoli avevo capito che era più interessante di quanto mi sarei immaginata e la lettura era così piacevole che mi sentivo trascinata da quelle parole. Non era il solito romanzo d'amore in cui la ragazza si innamorava del suo vicino di casa, quella storia era molto diversa e bella, ricca di significato.

Il racconto narrava di una ragazza di ventuno anni che si era appena trasferita a Los Angeles, in cerca di fortuna. Veniva da una famiglia abbastanza ricca e rispettata, ma lei non si era mai sentita parte di quel nucleo familiare. Si era sempre sentita inadatta, un pesce fuori dall'acqua. Un palloncino pronto a scoppiare. Era riuscita a trovare lavoro in un ristorante come aiuto cameriera, rifiutando così la sua precedente vita, una vita agiata e lì aveva conosciuto un ragazzo.

Nel corso della storia, aveva scoperto che era figlio di un uomo d'affari, molto ricco e molto ambizioso, conosciuto in tutta la città. Amava le belle donne e amava la buona cucina. Tra i due era subito scattato l'odio, lui credeva che fosse una delle tante ragazze facili da conquistare con un semplice: -Ehi bellezza ti va di fare un giro sulla mia bellissima moto?-. Invece si era sbagliato, non era quel tipo di ragazza che sarebbe caduta ai suoi piedi. Però, dall'altro canto c'era lei che pensava che fosse presuntuoso e figlio di papà.

Così lui quando la invitò ad uscire lei aveva rifiutato quel misero tentativo, sapendo che il suo scopo fosse ben altro. Senza nessun pelo sulla lingua gli disse che lo trovava al quanto volgare e molto rude nei suoi modi e che, andando avanti così le donne prima o poi le donne si sarebbero stancate di lui.

Da quel momento entrambi si ritrovavano a vivere delle situazioni che li portarono a frequentarsi fino a passare una notte indimenticabile insieme. La protagonista della storia, aveva già avuto altre esperienze con altri uomini, ma senza provare alcun sentimento, cosa che non successe con lui. Si rese conto che poteva esistere la passione e il vero amore.

Alla fine, quando tutto sembrava andare per il vero giusto, lui perse la vita in un incidente e lei iniziò a vivere nel dolore, nella solitudine portandosi in grembo il frutto del loro amore.

Avevo trovato una bellissima storia d'amore. Mi era piaciuta un sacco e avevo supplicato alla bibliotecaria di vendermelo, senza ottenere nulla perché non si poteva fare. Avevo cercato a lungo in diverse librerie, ma nessuno lo vendeva perché era una vecchia edizione limitata.

Mi ero arresa, portandomi dentro il fantastico racconto di quella storia d'amore travolgente e vera. Era grazie a quel libro che era nata la passione per i libri.

Ero solo Hannah White, una tormentata ragazza di diciotto anni, che amava leggere piuttosto che studiare. All'apparenza davo l'impressione di essere timida e innocente, ma la realtà era al quanto diversa. Non ero socievole, ne una persona che si poteva ritenere allegra. Purtroppo a causa di alcuni eventi che mi hanno segnata fin dall'infanzia, avevo iniziato a vivere nella solitudine portandomi a non fidarmi delle persone.

Vivevo con mia madre e mia sorella Chloe, -più grande di me di due anni-, a Sydney. Ci eravamo trasferite da York perché mia madre finalmente aveva trovato un'occupazione stabile come segretaria in una grandissima azienda di commerci.

Mia madre, -come tutte le madri del mondo-, sognava per me un grande futuro. Voleva che entrassi ad Oxford, -come mia sorella-, ma adesso che ci eravamo trasferite sembrava un sogno improbabile. Chloe si era ritirata, un po' per il trasloco, un po' per altri motivi ed ero contenta di non volerci andare.

Adesso invece sperava che frequentavamo entrambe l'Università qui a Sydney.

In tutto questo l'unica persona che non era mai stato presente era lui mio padre. Ci aveva abbandonate cinque anni fa, percorrere dietro una ragazza di ventuno anni senza alcun cervello in testa. L'avevo odiato così tanto che non provai nient'altro nei suoi confronti. Aveva tradito non solo mia madre, ma anche noi. Non ci aveva traditi una sola volta, ma mia madre l'aveva sempre perdonato per troppo amore.

In questi anni sembrava essere scomparso dalla circolazione. Ne una chiamata e tanto meno ci aveva mai scritte, sembrava essere morto. Ci aveva lasciate da sole senza soldi, e mamma era stata costretta a trovarsi un doppio lavoro finché non aveva trovato questo lavoro. Doveva lavorare sia di mattina che di pomeriggio, forse tal volta anche di sera. Un lavoro a tempo pieno.

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