Capitolo 11.

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

È curioso come una persona può entrare nel tuo cuore in così poco tempo, e senza fare niente. È curioso come Luke Hemmings è riuscito a prendermi totalmente essendo semplicemente se stesso. Difficilmente un ragazzo riesce a prendermi, ad incuriosirmi, la maggior parte di quelli che hanno mostrato interesse nei miei confronti, reale o no, sono sempre stati prevedibili, scontati, così piatti.. Luke è diverso. Lui è come l'oceano, è profondo e misterioso, più ti immergi più vuoi andare infondo anche se la pressione ti spinge in superfice. Eppure arrivati ad un certo punto, non riesci più a salire, a uscire dall'acqua. Vale lo stesso per Luke, è intrigante e imprevedibile, e più cerchi di avvicinarti più vieni respinta, anche in malo modo, ma continui lo stesso a rincorrerlo fino a che non ti perdi totalmente dentro di lui. È come essere intrappolata da un sortilegio. Bello e brutto allo stesso momento.

Con lui è come essere sulle montagne russe in ogni momento, non sai cosa aspettarti, non sai come potrebbe reagire, un giorno è gentile e sembra importargli di te, l'altro ti fa sentire come l'ennesima rottura di scatole. Respinge ogni tuo tentativo di conoscerlo, di capirlo, di arrivare al suo cuore di ghiaccio. Ghiaccio che adesso sto ammirando nei suoi occhi, mentre lui passa dolcemente il suo pollice sulla mia guancia.

-Perché mi hai baciato?- domanda senza allontanarsi. Sono sicura che se gli dicessi la verità se ne andrebbe scazzato, perciò mento (in parte)

-Perché mi andava- ammetto facendo spallucce e cercando di nascondere la voglia che ho ancora di farlo.

-aaaahhh Ali Ali, mi stai dicendo che ti piaccio?- canzona inserendo sempre un po' di malizia.

-No, dico solo che volevo baciarti- ammicco sorridendo come un ebete. E mi vergogno per averlo detto nuovamente ad alta voce davanti a lui. O peggio, a lui direttamente.

Sbuffa sonoramente roteando gli occhi. Sembra un po' deluso dalla mia risposta ma probabilmente è solo una mia stupida impressione. Posa i palmi delle suo mani sulle mie guance, afferrando il mio volto con decisione. Fa per baciarmi e io chiudo subito gli occhi, pronta ad accoglierlo, ma poi si allontana di scatto e io sento l'aria fresca sostituire il calore del suo respiro.

-Io invece direi proprio che ti piaccio, Alison- sussurra al mio orecchio prima di allontanarsi e uscire dalla cucina, lasciandomi lì, ancora seduta sul bancone.

Ho un improvvisa voglia di urlargli contro che non sono un giocattolo che può lasciare in giro dopo averlo usato, vorrei urlargli che se lui riesce a non provare emozioni, ad allontanare chiunque, non vuol dire che anche gli altri siano capaci di farlo. Non vuol dire che io riesca a farlo, non dopo oggi. So che è presto per dire di essere innamorata di lui, e non lo sono, però mi piace, e tanto. E non posso negarlo.

So che a lui piaccio fisicamente, e penso proprio che si tratti unicamente di questo, e il suo comportamento lo dimostra. Eppure sembrava preso anche lui mentre mi guardava, e soprattutto sembrava sorpreso in senso positivo quando l'ho baciato.

Forse devo smettere di fare tutte queste supposizioni e guardare i fatti. Ci siamo dati un semplice bacio e poi se n'è andato perché tra noi non c'è e non ci sarà mai niente, perchè queste cose, l'amore, le relazioni, paure, brividi, non fanno per lui.

Devo prendere le distanze da lui, prima che sia troppo tardi. Non voglio starci male per l'ennesima volta. Perché tutte le volte che penso di trovare un ragazzo interessante, finisco sempre per essere lasciata, in un modo o nell'altro?

La mia ultima storia è stata con Dave, ci siamo frequentati per un anno, mi ha fatto credere di essere innamorato di me, mi ha trattata come se fossi la cosa più preziosa del mondo, era come ossessionato da me, mi controllava, mi seguiva ovunque, ma io ero troppo ingenua per capire che quello era un amore malsano, un'ossessione pericolosa. Amavo compiacerlo, poi però le cose iniziarono a farsi serie. Le sue richieste aumentavano e con esse anche i ricatti, iniziò anche ad alzare le mani. Ottenne cose da me, cose che avrebbe dovuto avere soltanto se io fossi stata d'accordo, ma lui se le prese, con la forza e il ricatto. Poi riuscii a lasciarlo, mi tormentò per un altro anno intero, in tutti i modi, poi finalmente Dio volle che suo padre ottenne una promozione e dovette trasferirsi, lontano da me e dalla mia vita.

Così piano piano iniziai a riprendermi e a riprendere in mano la mia vita. Mi concentrai sulla scuola e su me stessa. Cambiai totalmente. Promisi a me stessa che mai più un ragazzo avrebbe dovuto farmi sentire così male, mai più nessuno avrebbe potuto comandarmi o costringermi a fare qualcosa. Non mi sarei più accontentata, non mi sarei più innamorata di nessuno. Diventai più fredda con le persone, più diffidente e molto selettiva. Ho imparato a non mostrare mai i veri sentimenti e a non essere sempre sinceri con tutti ma solo con chi merita la tua sincerità.

Nessuno sa di questa storia, solo Jenna, neanche mamma lo sa. E non lo saprà mai.

È per questo che sono così arrabbiata, non tanto con Luke, ma con me stessa, per aver permesso a qualcuno di farmi nuovamente del male. Non devo lasciarmi andare e devo mantenere il controllo della situazione, sempre.

Ora vedo come vanno le cose, ma la situazione è già abbastanza chiara: se Luke non mi vuole, io non devo volerlo, devo dimenticare qualunque cosa io provi per lui. Anche se devo mentire a me stessa, prima o poi mi autoconvincerò.

Scendo dal bancone e mi asciugo le lacrime che involontariamente mi hanno rigato il viso, mentre ricordavo quel periodo buio della mia vita. Chissà se Luke ne ha avuto uno, magari è così per questo.

O forse è così stronzo e lunatico dalla nascita.

---

La mattinata passa velocemente e oltre quell'episodio, è tutto tranquillo.

Verso le 16 Michael propone di fare tutti un bagno in piscina e accetto volentieri. Spero di non svenire con tutti quei manzi in costumi davanti ai miei occhi. (ops)

Una volta messo il costume ed essermi data una sistemata, esco in giardino e gli altri sono già lì.

Appoggio l'asciugamano blu su una sdraio libera, e avanzo verso la piscina un po' in imbarazzo.

Sento delle mani cingermi i fianchi e faccio uno scatto per lo spavento, poi la sua voce seducente arriva al mio orecchio. -Pronta piccola?- domanda per poi darmi un bacio sulla guancia.

Non faccio in tempo a voltarmi verso di lui che mi afferra e si lancia in piscina, portandomi giù con lui sott'acqua. Appena riemergo, lo vedo con un sorriso sghembo stampato sulle labbra, mentre si sistema i capelli all'indietro. Inizio a sblaterare furiosa tirandogli pugni e schiaffi sul petto e sulle braccia, facendolo ridere ancora di più.

Poi, dopo avermi zittita con uno "shhh" mi prende il viso tra le mani e mi bacia.

Mi bacia davanti a tutti.






Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro