Poggio le mani sul finestrino e cerco di attirare la sua attenzione, voglio farle capire che ho apprezzato il suo gesto.
Ci guardiamo per qualche secondo, mentre l'aereo parte e lei svanisce lentamente.
Una lacrima mi riga il viso, gli occhi mi bruciano e il naso inizia ad arrossarsi.
Piango perché non so quando la rivedrò.
Piango perché avrei voluto abbracciarla.
Piango perché mia madre mi odia.
Piango perché mi sto catapultando in un mondo nuovo, totalmente diverso.

E sono sola.

Passo l'intero viaggio ad ascoltare la musica e pensare.

Avevo seriamente abbandonato tutto e tutti per essere una groupie?
Non riuscivo a credere di aver avuto la forza di farlo.
Sarei stata la loro groupie.
Avrei visto loro, i miei idoli.
Inizio a farmi fulmini mentali e progettare il tutto, senza successo.
Ero nervosa, ansiosa, agitata.
Felice e curiosa.
Triste e malinconica.
Un mix di emozioni allo stato puro.

Scendo dall'aereo con fretta, inciampando negli scalini. Mancavano pochi istanti e li avrei incontrati.
Mi fermo e chiudo gli occhi, inspirando ed espirando l'aria fresca di Sidney. Il vento mi arruffa i capelli e rinfresca la mia pelle accaldata, asciugando le piccole gocce di sudore.
Le mie labbra prendono la forma di un sorriso e le mie guancia si sollevano.
Immagino di incontrarli e abbracciarli senza problemi, immagino di diventar loro amica e di condividere bei momenti con loro.
Mi aspettava la vita che ho sempre sognato.
Apro gli occhi lentamente, lasciando che la luce del sole li colpisca e mi incammino dentro l'aeroporto, immersa nei miei ricordi.
-Oh mio dio c'è un concorso per diventare la groupie dei 5sos! Jenna muovi il culo e vieni a vedere- urlai dalla cameretta.
-stai scherzando. È impossibile.- rispose incredula raggiungendomi in camera.
Le feci segno di leggere e obbedii.
Spalancó la bocca e si portò le mani sulla faccia.
-oh dio mio- bisbiglió.
Sbuffai.
-partecipiamo- concluse soriridendo.
-Quante verranno scelte?-chiesi mentre leggevamo le "istruzioni" per partecipare.
-per ora due, poi forse si sostituiranno con altre, boh.- rispose.
-ci riusciremo, entrambe- promisi.
E adesso eccomi qui.
Io ce l'avevo fatta, ma lei no.
E questo mi faceva sentire in colpa.
Non riesco a capire perché lei dava ragione a mia madre.
Era invidiosa?
Quando aveva deciso di partecipare non era seria?
Continuo a camminare, pensando e andando incontro alla mia nuova vita.
Mi ritrovo ad aspettare nel posto stabilito, per evitare la valanga di fan agguerrite e assatanate. Scruto la stanza con attenzione, ansiosa ed elettrizzata.

Vedo dei tizi con delle divise strane e un ragazzo con i capelli verdi.
Una testa bionda riccia con una bandana e un altro biondo.
Il moro voltato verso di me.
Eccoli, erano loro.
Erano davanti a me, in tutta la loro bellezza e perfezione.

Scusate se il capitolo fa schifo ma non riesco a dormire e non sapevo cosa fare HAHAH.
Vi amo, notte:-)