✨»00; ℙ𝕣𝕠𝕝𝕠𝕘𝕠«✨

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Sospesa nel vuoto, ad est del regno di Riitros, si trova da secoli la misteriosa Chronisi. Nessuno saprebbe spiegarne con certezza le origini, e per questo provoca da sempre la curiosità negli studiosi di Hiiaron. Rappresenta infatti un vero e proprio mistero, anche perchè arrivarci è piuttosto difficile date le limitazioni di maggior parte delle magie di teletrasporto.
Per lui però arrivarci non era affatto un problema, anzi: ci era già stato diverse volte, ma sempre per poco tempo e, quando l'aveva fatto, aveva portato con sé decisamente pochi campioni, troppo preziosi per determinati esperimenti. Quel giorno però, sarebbe stato diverso: finalmente, avevano avuto il tempo -ironico, pensava- di organizzare una spedizione sull'isola più misteriosa di tutti i regni. E poi, Apokrifiya aveva lasciato a lui il comando dell'operazione, quindi potevano trattenersi quanto volevano. Ancora una volta, riflettendoci, trovò piuttosto ironico il continuo preoccuparsi della donna di perdere tempo: con uno come lui al suo fianco, era l'ultima cosa a cui doveva pensare. Però, continuando a rifletterci, riconosceva che dovesse essere piuttosto stressata con gli ultimi avvenimenti ed esercizi per migliorare la propria magia. Era tentato di dare una sbirciata nel futuro in modo da vederne gli esiti ma, conoscendo il proprio capo e la sua potenza, poteva immaginarli. Ad ogni modo, non era il tempo di continuare a rimuginare: probabilmente lo stavano aspettando... mosse qualche passo sul suolo sabbioso e desolato dell'isola, guardandosi attorno. Aveva già ispezionato la zona per controllare che non ci fosse alcun pericolo, anche se non si era spinto fino all'interno della grande grotta che avrebbero dovuto esplorare. In base a ciò che aveva visto sembrava essere sicura, ma in ogni caso non si preoccupava troppo: dopotutto con lui c'erano maghi davvero potenti, oltre a sé stesso naturalmente. Quindi, con un gesto del braccio richiamò a sé il proprio gufo e generò un portale per tornare al quartier generale, dove si trovavano i suoi compagni in attesa del suo via libera.

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Un alto castello si ergeva sotto le terre di Hiiaron, in una caverna nata in seguito ad un'esplosione di energia magica diversi secoli fa. Era proprio lì che si trovava il quartier generale dell'organizzazione diretta da Apokrifiya, maga incredibilmente potente ma assetata di ancora più potere e conoscenza. Lei portava il titolo del Mondo, anche se ormai pochi si riferivano con lei con quel nome, preferendo quello in codice. Non che si conoscesse il suo vero nome, anzi: era estremamente misteriosa per moltissimi dei suoi sottoposti, anche per i ventuno a lei più vicini, detti Apokreidos.
Certo, fatta l'eccezione per qualcuno.. ma al momento, ciò non è importante.
Piuttosto, torniamo alla narrazione.
All'interno di quello stesso castello, nella sala centrale, si trovavano altre quattro persone. Un ragazzo piuttosto alto e dal fisico decisamente allenato era quello che sembrava più impaziente, continuando a camminare avanti e indietro. Teneva le braccia conserte al petto, mettendo così quasi in evidenza le bende che coprivano l'intero braccio destro ed il Segno dell'Acqua che, invece, si trovava sul bicipite sinistro. I capelli azzurri ed apparentemente tinti di verde sulla parte inferiore -ma in realtà erano così naturali, eh!- erano raccolti in una coda alta che lasciava libero unicamente un sottile ciuffo blu che gli ricadeva sul lato destro del volto, al momento corrucciato in un'espressione pensierosa. E questo è dire tanto, dato che solitamente pensare così intensamente gli avrebbe probabilmente richiesto uno sforzo tanto eccessivo da provocargli un'emicrania.
"Ti prego, sta' fermo- Mi stai irritando"
Intimò dopo un po' una ragazza, riferendosi al continuo tintinnare degli orecchini del ragazzo visto il suo camminare avanti e indietro. Lui si fermò, voltandosi però verso la compagna con uno sguardo sorpreso. O come l'avrebbe definito lei, da pesce lesso.
In effetti, gli occhi grandi del mago non aiutavano molto.
"Perchè..? Riesci forse a leggere nel pensiero? O forse sto pensando ad alta voce?"
Si preoccupò il ragazzo dai capelli blu, pensando subito di aver causato direttamente il problema.
"No, imbecille, mi riferisco ai tuoi orecchini..."
Sbuffò poi la giovane donna, scuotendo piano la testa. L'altro annuì piano, per poi iniziare a muovere la testa in modo da produrre ancora il tintinnio.
"Oooh, è vero fanno rumore! Che figo!"
Sorrise, continuando come se fosse un bambino che aveva appena scoperto qualcosa di nuovo. Irritata, la ragazza decise di allontanarsi coprendosi un orecchio con la mano libera, dato che nell'altra teneva una lanterna illuminata di rosa. La portava sempre con sé in qualsiasi situazione, e nessuno sapeva il perché. Il colore rosa della lanterna era ripreso anche nella gonna del vestito che indossava, per il resto totalmente nero anche se con qualche dettaglio bianco. Colore che invece dominava il suo corpo affetto da albinismo, anche se la sua pelle effettiva si poteva vedere unicamente sul volto e sul collo, visti i guanti ed i collant che indossava. Invece, i suoi lunghi capelli bianchi erano lasciati sciolti: sembravano non darle il minimo fastidio! I suoi occhi infine apparivano di un bianco spento con un sottotono rosato. Molti si chiedevano se avesse problemi alla vista, ma naturalmente nessuno aveva mai avuto una risposta.
Il nome in codice dell'albina era Rozette, colei che portava il titolo de La Torre.

Invece, il ragazzo poco sveglio era La Stella, dal nome in codice di Gyros.

Quest'ultimo stava continuando a muovere la testa preso dalla scoperta del suono prodotto dai suoi orecchini -al quale probabilmente si era abituato fin troppo per farci caso da solo-, ma non fece nemmeno caso a qualcosa che, invece, avrebbe probabilmente dovuto notare: una colonna proprio accanto a lui. Nel palazzo risuonò un sonoro bonk prodotto dalla collisione della sua testa con l'oggetto, seguito poi da una profonda risata simile più ad un tuono. Il suono fece trasalire gli altri tre presenti, che si voltarono verso l'artefice: un'altissima -parliamo di più di due metri!- oni dalla pelle rosa con un sottotono violaceo e due corna sulla fronte, che per il resto era coperta dai capelli viola tagliati a caschetto.

La donna si ricompose dopo poco, guardando il mago con un sorrisetto.
"Scusa, ma sei davvero esilarante certe volte!"
Disse con la propria voce profonda, incrociando poi il primo set di braccia dietro la testa e portando il secondo sui fianchi, mentre Gyros ridacchiò piano, ancora un po' rintronato dalla botta.
"Ah.. beh, almeno vi ho fatto ridere"
Mormorò con una punta di imbarazzo e riferendosi unicamente all'oni, che annuì.
"Già già!"
Esclamò, mentre Rozette le rivolse un'occhiataccia.
"Dovreste proprio controllarvi, Amanti.."
Sbuffò, e Gyros sghignazzò sotto i baffi.
"Certo che è una frase un po' ambigua.."
Lui e Gli Amanti ridacchiarono, mente La Torre li guardò perplessa.
"Oh per tutti gli dei, siete impossibili!"
Li sgridò, tornando poi ad allontanarsi. Il mago e l'oni non diedero peso alle sue parole, scambiandosi sguardi divertiti. Ad osservare il teatrino c'era il quarto -o forse è meglio dire quinto- membro della spedizione... L'Appeso. Mezzo uomo e mezzo drago, era rimasto in silenzio per tutto il tempo come suo solito, lasciando unicamente che qualche movimento della lunga coda trasmettesse il suo stato d'animo. Le sue grosse ali erano, invece, tenute chiuse dietro la sua schiena dato che Yunlong -questo era il nome che aveva scelto- preferiva occupare il meno spazio possibile.
Cosa che risultava piuttosto difficile essendo alto poco più di due metri, ma lui faceva del suo meglio.

Il timido drago continuò a guardare Gyros e Shiya ridacchiare mentre Rozette li fulminava con lo sguardo, ma l'attenzione di tutti venne presto attirata da un portale che si aprì tranquillamente in mezzo alla stanza, lasciando uscire un uomo bendato accompagnato da un gufo. Il suo capo era coperto da un cappuccio che lasciava intravedere ben poco della sua fisionomia, ma con la luce della sala era facile intravedere dei segni scuri che si trovavano sulle sue guance, che su quella destra andavano a culminare nel Segno dell'Aria. Inoltre, le sue labbra erano curvate in un piccolo sorrisetto indecifrabile, totalmente neutrale.

"Kronos!!"
Esclamò subito Gyros, avvicinandosi al mago. Il sorrisetto di quest'ultimo parve quasi allargarsi appena, ma era piuttosto difficile da dire... non che qualcuno avrebbe potuto farci caso.
"Eh già, eccomi qui... ti sono mancato?~"
Domandò al più alto, che annuì velocemente. Intanto, anche Shiya e Rozette avevano raggiunto i due mentre Yunlong aveva preferito rimanere in disparte.
"Allora, possiamo andare?"
L'oni si scrocchiò le nocche, beccandosi un'occhiataccia da parte della più bassa del gruppo -quel tipo di rumori le dava fastidio!- mentre Kronos annuì.
"Sì, venite~"
Scandì le proprie parole con un gesto della mano, che venne seguito dall'apparizione di uno dei suoi portali. Uno squarcio si aprì così dal nulla, allargandosi in modo da permettere anche a Shiya e Yunlong di passarvi comodamente. I quattro lasciarono che fosse Kronos il primo ad entrare, seguito subito da un impaziente Gyros, il quale iniziò subito a guardarsi attorno.
"Oooh, che bello!"
Il mago del Tempo gli rivolse un'occhiata -certo, difficile da dire vista la benda che gli copriva gli occhi- insieme al gufo che lo accompagnava mentre anche gli altri si accingevano ad entrare, portandosi dietro un grosso borsone in cui avrebbero poi riposto campioni dei particolari cristalli che si trovavano unicamente sull'isola di Chronisi.
"Già... non che sia la prima volta che vieni qui~"
Continuò Kronos, avvicinandosi a Gyros, il quale arrossì appena.
"Lo so.. ma ogni volta mi sorprende!"
Sorrise il mago dell'Acqua, iniziando un po' a vagare per lo spazio che Kronos aveva aperto per loro. Non appena il gruppo si fece più compatto, l'apertura da cui erano entrati si chiuse: erano pronti per attraversare il portale e, quindi, quello che sembrava essere un lungo corridoio. Shiya si sistemò il borsone a tracolla, guardandosi attorno: all'inizio del corridoio, e quindi vicino a loro, si trovavano diverse sfere opache ed, avvicinandosi ad una di esse, iniziò a distinguere delle figure. Si trattava di due ragazze, una dalla pelle rossa e l'altra dalla pelle blu. La prima aveva due corna sulla testa proprio come l'oni, mentre l'altra ne aveva solo uno, proprio nel mezzo della fronte. Riconoscendo le due, la gigantessa abbozzò un sorriso un po' confuso. Sapeva che nello spazio di Kronos si trovavano strane sfere del genere.. ma vederlo dal vivo era diverso dal sentirlo! Notando ciò, Rozette si riguardò dall'avvicinarsi alle sfere colorate, mentre Yunlong continuò a tenersi sulle proprie cercando di occupare meno spazio possibile. Questo anche perchè quel posto lo metteva a disagio.. non gli piaceva la sensazione che si provava ad attraversare i corridoi di Kronos, e non gli piaceva nemmeno l'atmosfera che c'era in quei posti! Il colore nero che li circondava gli metteva quasi angoscia, e tutte quelle sfere non aiutavano affatto! Ma la cosa peggiore erano senza dubbio gli orologi che si potevano vedere avanzando nel corridoio. Fluttuavano in quello che sembrava essere uno spazio vuoto ed erano totalmente deformati... certo, non troppo: si poteva ancora riconoscere la loro 'natura' di orologi, ma non erano nemmeno perfettamente circolari, ecco. Ad ogni modo, a Yunlong mettevano davvero ansia. Non sopportava questo tipo di missioni, preferiva raggiungere destinazioni più vicine in volo!

Alla Torre invece, il luogo in sé non dispiaceva poi così tanto.. l'unica cosa che la turbava naturalmente era che gli altri potessero sbirciare nel suo passato. Specialmente se nel gruppo si trovava quell'idiota di Gyros. Cioè, non che Gli Amanti avessero un quoziente intellettivo poi così altro.. ma preferiva decisamente l'oni a quello lì.
"Bene, seguitemi"
Muovendosi silenziosamente, Kronos si sistemò a capo del gruppo e cominciò ad avanzare verso la fine del corridoio, dove una sfera più grande delle altre li aspettava. Nessuno poteva dire quanto fosse effettivamente vicina, ma sapevano che prima o poi vi sarebbero arrivati.
"Okay, eccoci!"
Esclamò Shiya, seguendo subito il mago. A ruota, anche Gyros e Rozette fecero lo stesso, mentre L'Appeso chiudeva il gruppo. Com'era solito fare, Gyros continuò a scorrazzare in giro, avvicinandosi a sfere e sfiorandole con le dita, ammirando le increspature che si formavano sulla loro superficie, simili a quelle che si formano sul pelo dell'acqua quando la si tocca... totalmente incurante della possibilità di lasciar vedere agli altri avvenimenti del proprio passato. Ma, probabilmente grazie all'intervento di Kronos, le sfere non mostrarono proprio nulla e rimasero opache. Grazie alla sua magia, anche se si trovava più avanti, Kronos continuò a tenerlo d'occhio, sapendo che avrebbe provato a toccare anche gli orologi.
Ed effettivamente, dopo poco La Stella allungò la mano verso uno dei misteriosi oggetti, ma prima che potesse farlo Kronos gli si avvicinò.
"Attento, non toccarli se non vuoi rimanere prigioniero della linea temporale~"
Il più alto si bloccò, voltandosi verso l'altro mago mentre anche i loro compagni si fermarono a guardare.
"Oh.. giusto-"
Gyros scattò al centro del corridoio con incredibile velocità, tenendosi le mani. Rozette scosse la testa, borbottando, mentre Shiya e Kronos accennarono un sorrisetto divertito.
"Tranquillo, basta che non le tocchi..~"
Continuò poi La Ruota della Fortuna, parlando più dolcemente. Gyros annuì, continuando però a guardarsi attorno.
"... sembrano così toccabili però.."
Sospirò, beccandosi qualche sguardo confuso mentre Kronos ridacchiò fra sé e sé.

Il gruppo continuò così a camminare per il corridoio, e presto tutti -all'infuori di Kronos, naturalmente- iniziarono a provare un leggero senso di disagio, dovuto alla permanenza nel corridoio creato dal mago. La sfera che avrebbero utilizzato per arrivare a Chronisi sembrava essere sempre alla stessa distanza, ed a tutti pareva di star camminando da ore.
Con un sospiro, Rozette si guardò attorno, un po' nella speranza di cogliere un movimento in una delle lancette degli orologi che li circondavano, ma si muovevano unicamente con qualche scatto o fin troppo velocemente per segnare degli effettivi minuti, secondi od ore.
... o forse no?
Le pareva di aver totalmente perso la cognizione del tempo e quindi anche di quanto fosse effettivamente lungo un minuto. Iniziò a contare i propri passi, abbassando lo sguardo ai suoi piedi ed osservando le ballerine nere che indossava. Un passo... due passi... tre passi... corrispondevano a tre secondi forse? Quattro passi, cinque passi, sei passi, sette passi.. iniziò a camminare più velocemente, come nella speranza di far passare il tempo più in fretta: detestava quella sensazione e non capiva perchè Apokrifiya si ostinasse a metterla in gruppo con quello lì. Non le piaceva affatto il suo modo di fare, e quel suo sorrisetto odioso...
Otto, nove, dieci, undici, dodici passi.. tredici, quattrordici, quindici-
"Rozette, vieni qui!"
La voce di Gyros la riportò alla realtà, e si trovò decisamente più avanti rispetto al gruppo. Si voltò verso i propri compagni, quasi col fiatone e piuttosto confusa. Inclinò la testa, per poi notare di essere arrivata vicino alla sfera che li avrebbe portati all'isola.
"Oh.. sì.."
Mormorò, ancora un po' confusa, e le parve quasi di incrociare lo sguardo di Kronos. Come? Non lo sapeva.. ma aveva la sensazione che il mago la stesse guardando. Aggrottò le sopracciglia, riavvicinandosi al gruppo rimasto in silenzio. Tutti sembravano capire come si stesse sentendo, e ci fu per un attimo uno scambio di sguardi fra i tre 'ospiti' di Kronos.
"Attenta a non finire contro uno degli orologi se hai intenzione di camminare così spedita!"
Tre... perchè Gyros non sembrava poi così turbato dalla sensazione che provocava in tutto il luogo, bensì ciò che lo 'disturbava' di più era l'impossibilità di toccare quegli orologi. Insomma, sembravano così morbidi! Ed erano così belli!
"Ti sembro così idiota?"
Sbottò poi La Torre, con un velo di rossore a colorarle le guance. La Stella invece la guardò con un'innocente confusione nello sguardo, mentre Kronos riprese a camminare.
"Okay ragazzi, ci siamo quasi.. procediamo"
Disse sorpassando di poco gli altri, mentre la mantella che indossava si mosse leggermente, dando quasi l'illusione che ci fosse del vento. Ma, come pensò Rozette, lì dentro c'era a stento l'aria, quindi non era decisamente possibile.

๑✨๑,¸¸,·*·,¸¸,๑✨๑

Dopo quello che a tutti parve come un lasso di tempo differente, il gruppo raggiunse finalmente la sfera che li avrebbe portati a destinazione. Kronos si fermò per un attimo, facendo poi cenno agli altri di entrare. Shiya fu la prima ad infilarsi nel portale, seguita da Gyros, Rozette e Yunlong. Stavolta infatti Kronos preferì stare in fondo alla fila, in modo da poter chiudere il proprio portale dietro di sé. Grazie alla sua magia sapeva, infatti, che i suoi compagni non avrebbero incontrato alcun tipo di pericolo.
"Oooh, finalmente! Che bello qui!"
Esclamò Gyros, guardandosi attorno. Chonisi era decisamente uno spettacolo particolare: dal suolo sabbioso dotato di una tinta bordeaux e qualche spiazzetto di erba di una tonalità simile, era ricca di grosse rocce muschiose e portali fluttuanti. Alcuni erano più simili a squarci temporali, mentre altri erano tondi e più simili a quelli di Kronos. Altri ancora, invece, tenevano una vera e propria 'cornice rocciosa' a delinearne i confini.
"Non toccate nemmeno quelli, non si sa mai..~"
Sorrise il mago, e subito La Stella annuì. Rozette invece borbottò fra sé e sé: quello lì proprio non le piaceva, nonostante fosse per Il Mondo uno dei più fidati fra tutti loro. E sembrava anche fosse nell'organizzazione da tantissimo tempo.. ma naturalmente, si trattava di voci che giravano principalmente fra membri di rango più basso, quindi gente di poco conto ed a cui non valeva la pena dare ascolto.

Tornando a noi, il gruppo si diresse verso la caverna più grossa di Chronisi, la cui entrata si trovava al centro perfetto dell'isola, estendendosi poi su gran parte del territorio. Era però molto bassa, e questo lasciava intuire che i suoi cunicoli continuassero sotto il livello del mare. A pensarci, Yunlong rabbrividì e mosse appena coda ed ali, sentendosi già incredibilmente a disagio. Poi alzò lo sguardo su Shiya, addirittura più alta e grossa di lui: come avrebbe fatto ad infilarsi fra gli stretti cunicoli di una grotta? Più si avvicinavano al luogo d'interesse, però, più quella grotta gli sembrava tutto tranne che stretta.
"Bene.. questo posto è piuttosto pericoloso, quindi per evitare di perderci terremo una corda legata in vita a tenerci uniti"
Iniziò a parlare Kronos, e Shiya annuì, avvicinandosi a lui.
"Ecco, abbiamo la corda qui! Andremo tutti in gruppo?"
Domandò mentre tirava fuori la lunga e spessa corda con le sue braccia superiori mentre quelle inferiori tenevano il suo borsone. Kronos annuì, beccandosi un'occhiata confusa da Rozette.
"Non sarebbe meglio dividerci in modo da poter prendere campioni provenienti da più parti della grotta?"
Chiese poi, e la Ruota della Fortuna annuì mentre il gufo sulla sua spalla arruffò le piume. Il castano si voltò verso di lui, lasciandogli qualche carezza sul petto. Aion, questo era il nome del volatile, si alzò dopo poco in volo, osservando la zona.
"Si, forse dividerci sarebbe più efficace.. ma vedi, i cristalli che mi interessano si trovano nelle cavità più profonde della grotta, quindi dividendoci potremmo finire per perderci. Sospetto che ci siano anche dei portali all'interno dei cunicoli, quindi restare uniti è l'ideale. Io aprirò la fila, e Yunlong la chiuderà. Va bene?"
Il drago annuì accompagnato da un movimento della sua coda, avvicinandosi al collega.
"Certo.. e potrei portare io il borsone? Così Shiya avrà le braccia libere in modo da poter prendere più cristalli nel caso ce ne sia bisogno.."
Parlò a voce bassa, con la sua tipica pacatezza. Kronos annuì, ed anche agli Amanti piacque la sua idea. Come facevano di solito quando accadeva, il gruppo fece finta di non notare la coda del drago muoversi a destra e a sinistra proprio come quella di un cagnolino e, piuttosto, iniziò a districare e sistemare la corda.
In poco tempo, tutti e cinque erano legati l'uno all'altro, e pronti per andare. Dietro a Kronos c'era Rozette, poi, per la gioia della Torre, Gyros, Shiya ed infine, come da copione, Yunlong.

L'interno della grotta non era affatto cupo e scuro come ci si aspetterebbe: era ricco di cristalli e variopinti portali che illuminavano l'ambiente, principalmente di rosa, azzurro o giallo. Erano infatti questi i colori dei peculiari cristalli che tanto intrigavano Kronos. Quest'ultimo guidò il gruppo verso un tunnel specifico, piuttosto alto e largo.. ma che sembrava avere una certa pendenza.
"Stiamo scendendo..?"
Mormorò La Stella, guardandosi attorno.
"Sì.. dovremo scendere un po' per andare in profondità.." Spiegò subito Kronos, e Yunlong deglutì. Nonostante i cuniculi non fossero troppo stretti, si sentiva comunque oppresso... ma non poteva farci nulla: doveva sopportare ".. e adesso penso tu possa iniziare a raccogliere i cristalli, Shiya. Producono rumori o voci quando vengono toccati, quindi non spaventatevi"
Continuò dopo poco, e subito l'oni allungò una mano verso un cristallo azzurro che le stava fluttuando accanto. Il cristallo riprodusse subito una voce, un po' distorta ma familiare per tutti.

"Stiamo scendendo..?"

Gyros si bloccò e si voltò subito verso l'oni, facendo quasi perdere l'equilibrio a Rozette.
"Ma era la mia voce?"
Disse sorpreso, e Kronos ridacchiò piano, continuando a camminare mentre Aion volava e teneva tutti d'occhio.
"Eh già.. i cristalli blu assorbono l'energia del presente, e dopo qualche anno -per questo non vi ho fatto prendere quelli all'entrata- possono ripetere ciò che dicono le persone vicine se toccati. Gli altri funzionano più o meno allo stesso modo... ma non voglio annoiarvi troppo. Vi basta sapere che quelli rosa sono legati al passato, mentre quelli gialli al futuro. Cercate di prendere principalmente cristalli rosa e gialli, okay?"
Gli Amanti annuirono, mentre Gyros si guardava attorno. Presto iniziò a sfiorare cristalli casuali, principalmente legati al presente nella speranza di sentire la propria voce. Nonostante Rozette continuasse a riprenderlo ed intimarlo di smetterla, Kronos non lo fermò e, piuttosto, disse alla Torre di lasciarlo fare dato che erano innocui. E che tanto, fra poco sarebbero arrivati a destinazione.
A quest'affermazione la maga arricciò il naso: com'era possibile? Stavano camminando da pochissimo! Gyros fece eco alla sua confusione, mentre Shiya afferrò un paio di cristalli gialli fusi fra loro.

"... è da incoscienti, aspetta-"
"Non mi interessa, va'.."

L'oni aggrottò le sopracciglia: quelle voci le sembravano familiari ma non riusciva a capire a chi appartenessero. Fece per dire qualcosa agli altri, ma erano concentrati su un'altra spiegazione di Kronos.
"... e quindi, anche qui la vostra percezione del tempo è distorta. Ma la distorsione nei miei portali è lineare, mentre quella in questi cunicoli è estremamente irregolare per voi, quindi ogni singolo minuto passerà in modo differente. Potrei farvi degli esempi pratici... ma forse è meglio evitare. Insomma, non vorrei che vi esplodesse la testa per lo shock nel tentativo di comprendere come funziona questo posto~" Ci fu un attimo -o forse qualche secondo? O un minuto?- di silenzio "... vi ho fatto l'occhiolino"
Precisò poi il mago, mentre Aion, appollaiato sulla sua spalla, si voltò verso il gruppo e sottolineò le parole di Kronos rivolgendo un occhiolino ai compagni. Gyros ridacchiò, guardando il gufo.
"Aww, che carino~"
Osservò, e Rozette scosse la testa, sconsolata.
"Davvero pensi a quello dopo una simile spiegazione?"
Ormai, l'albina non si stupiva più di nulla, ma quello lì non riusciva proprio ad ignorarlo.
"Dai, almeno mette un po' allegria.."
Considerò poi Shiya, mentre La Torre sbuffò e roteò gli occhi.
"Okay, quello che volete.."
Gyros guardò entrambe un po' confuso, ma decise di non darci troppo peso e riprese ad ammirare i luminosi cristalli della grotta, notando che ne stavano apparendo sempre di più di colore rosa.
"Siamo vicini al fondo allora?"
Domandò contento, e Kronos annuì.
"Eh già, manca poco ormai... che bravo~"
Il mago ridacchiò piano, mentre il blu sorrise orgoglioso.

Il gruppo continuò a camminare ancora per un po', attraversando piccoli tunnel e cunicoli fino a quando non arrivarono ad un ultimo corridoio, illuminato da una forte luce rosa che proveniva dalla loro destinazione: una grande e profonda cava piena zeppa di cristalli del medesimo colore.
"Che luminosa.."
Commentarono Gli Amanti, allungando il collo per guardare meglio la 'stanza', e Kronos annuì.
"Lì si trovano i cristalli più antichi.. prendetene quanti più è possibile, poi risaliremo e torneremo al castello"
Spiegò il castano, ed i quattro annuirono.
Non appena arrivarono all'interno della cava, Yunlong si portò un braccio sulla fronte e strizzò gli occhi per via della luminosità di certi cristalli: erano davvero accecanti! Gyros invece non parve preoccuparsene troppo ed anzi, si avvicinò subito ad un cristallo casuale. Non appena lo sfiorò, la voce di una donna riecheggiò all'interno della grotta.

".. no, vattene! Ormai sono spacciata.. lasciami qui e salvati.. tu sei troppo importante, Asterios.."

Il mago aggrottò le sopracciglia: aveva avvertito una strana sensazione nel toccare quel cristallo. Come un senso di.. disagio? Non avrebbe saputo definirlo bene, ma nel sentire quella voce il suo intero corpo era stato percosso da un forte brivido. Probabilmente, pensò, doveva essere stato sia per via della chiara disperazione nella voce della donna sia per il volume della stessa.
"Uuuuh... ops?"
Ridacchiò ancora un po' scosso, facendo per prendere comunque il cristallo, ma Kronos gli si avvicinò.
"Aspetta, questo lascialo qui.. prendine di più.. grandi, okay?"
Gyros annuì, ricambiando il sorrisetto del più basso, anche se appariva più tirato del solito. La Stella però non ci fece troppo caso, e si limitò ad ubbidire.
"Va bene! Allora vado a cercare in un altro punto.."
Vista la corda non poté ovviamente allontanarsi di troppo, ma andò ad esaminare un'altra zona, lasciando Kronos indietro. Lui lo osservò allontanarsi, per poi sospirare ed avvicinarsi al centro della stanza, dove si trovavano cristalli più antichi. Li sfiorò piano con le dita, non facendo troppa forza in modo da evitare che emettessero alcun suono. Anche Aion, sempre sistemato sulla sua spalla, stava osservando i cristalli.. quando alzò la testa verso Shiya, quasi volesse comunicarle qualcosa. Invece, fu Kronos a parlare, richiamando l'attenzione dell'oni.
"Shiya, potresti venire qui? Ho bisogno di una mano a prendere uno di quei grandi cristalli.."
Subito, l'alta maga si voltò verso di lui ed annuì.
"Certo, te ne possiamo dare anche quattro di mani!"
Esclamò, avvicinandosi subito al capo della spedizione.
"Grazie.. fate attenzione però"
Raccomandò la Ruota della Fortuna prima di allontanarsi con qualche passetto, e Gli Amanti annuirono subito.
"Certo!"
Detto questo, il secondo set di braccia dell'oni -e quindi quelle più in basso- afferrarono la parte inferiore di un cristallo piuttosto grosso, iniziando a fare forza per staccarlo dal terreno. Quasi subito, le 'fondamenta' del cristallo cedettero e Shiya iniziò a sollevarlo, aiutandosi anche con le braccia superiori e lasciando un piccolo buco nel terreno. Allo stesso tempo, il cristallo aveva iniziato ad emettere quello che sembrava essere un lamento, però davvero ovattato ed appariva essere quasi lontano. Più grandi erano i cristalli, infatti, meno il suono da loro emesso era 'concentrato' e, quindi, chiaro e comprensibile. Da un lato, Kronos pensava fosse meglio così: cristalli tanto antichi probabilmente non avrebbero avuto storie allegre da raccontare.
Intanto, Yunlong si avvicinò ai due e gli porse il borsone, così che Shiya potesse sistemarlo comodamente.
"Ecco qui! Ci sta perfettamente"
Sorrise dopo poco la viola, adagiando il cristallo all'interno del borsone che avevano portato. Kronos annuì, avvicinandosi e controllando quanto spazio fosse rimasto.
"Direi che abbiamo preso abbastanza campioni.. possiamo risalire"
Annunciò, e Rozette tirò un sospiro di sollievo: finalmente quella maledetta spedizione sarebbe finita! Certo, non le faceva piacere tornare nel portale di Kronos.. ma almeno, non avrebbe dovuto farlo per un po'.

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"Allora, sei soddisfatto del bottino?"
Gyros si affiancò a Kronos, che annuì con il suo classico sorrisetto.
"Sì.. siete stati una squadra niente male. Forse in futuro collaboreremo ancora, chissà..~"
A sentirlo, sia Rozette che Yunlong sollevarono le sopraccigia: per favore no! A Shiya invece non dispiaceva poi così tanto, anzi: il mago le piaceva! Certe volte non capiva bene quello che diceva, ma le andava bene così. Non capiva molte persone in effetti, ma era principalmente colpa loro dato che parlavano in modo troppo criptico. All'interno dell'organizzazione, pensava, c'erano fin troppe persone a cui piaceva giocare a fare i misteriosi.. soprattutto fra i suoi colleghi Apokreidos. Ma in effetti, Shiya non sapeva davvero cosa significasse avere un passato. Forse, se anche lei avesse vissuto almeno una ventina d'anni di più avrebbe capito perchè tutti tenessero così tanto a proteggere il proprio passato. Lanciò uno sguardo a Rozette e poi a Gyros, mentre la sfera che li avrebbe riportati al castello sembrava sempre più vicina. La Torre e La Stella erano così diverse, ma Shiya non sapeva nulla di loro allo stesso modo.
Forse, era una questione di etichetta non rilevare nulla del proprio passato alle altre persone? Le tradizioni umane la confondevano ancora.. non che fosse così familiare nemmeno con quelle degli oni. Era semplicemente fin troppo giovane ed aveva ancora molto da imparare.

Come spesso succede in molti casi, il viaggio ritorno fu decisamente più veloce dell'andata e, ancora prima che se ne rendessero conto, arrivarono a destinazione. Ancora una volta, Kronos si fece a lato e lasciò che i suoi compagni uscissero per primi, chiudendo poi la fila e quindi il portale dietro di sé. Tornati nel castello, Yunlong dovette trattenersi dal baciare la terra o dallo scodinzolare, e per un attimo si soffermò a guardare i propri compagni. La loro compagnia, nonostante preferisse stare solo, non gli era poi dispiaciuta tanto.. cioè, non fraintendetemi: era decisamente felice fosse finito, così sarebbe potuto tornare nella sua amata grotta.
Il gruppo iniziò così a separarsi: L'Appeso e Rozette furono come previsto i primi ad allontanarsi, mentre Shiya, prima di andare, si accertò che Gyros e Kronos non avessero bisogno di aiuto con il borsone che conteneva i cristalli raccolti, dato da Yunlong al mago dell'Acqua. Rimasti soli, il più basso iniziò ad avviarsi verso i corridoi del castello, sapendo che l'altro l'avrebbe seguito.
"Potresti portarli nel mio laboratorio? E se vuoi puoi restare un po', prima che io inizi con gli esperimenti.."
Disse, mentre Aion voltò la testa verso La Stella.
"Certo, va bene! Non devi fare rapporto, però?"
Gyros lo guardò un po' confuso, dato che solitamente era Kronos ad avere a che fare con Apokrifiya, ma il castano scosse la testa.
"No, questa volta lo farà Rozette. Credo volesse parlarle insieme a Kiki e Shinyo, quindi ha senso che vada lei.."
Spiegò La Ruota della Fortuna, prendendosi il mento fra due dita. Il mago dell'Acqua annuì e gli sorrise, lasciando poi una carezza ad Aion.
"Okay, è vero.. beh, allora andiamo~"
I due così si incamminarono all'interno del castello, dirigendosi verso i laboratori sotterranei appartenenti al più basso.

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"Un'alta concentrazione di magia nella foresta, dite? E sempre nello stesso punto delle altre volte?"
Rozette annuì, seguita da altre due donne sistemate ai suoi lati. Quella alla sua sinistra aveva dei lunghi capelli corvini e degli occhi rossi come rubini, ed in generale pareva piuttosto stanca. Invece, alla sua destra c'era una ragazza dallo sguardo vispo ed un sorriso tranquillo sulle labbra, dotata di orecchie e coda da gatto. Davanti a loro si trovava un'alta donna dai lunghi capelli viola, che con un sospiro si era alzata dalla propria sedia.
"E questa volta la presenza della magia era ancora più forte, mia signora.."
Aggiunse la corvina, che portava il nome di Shinyo, con un leggero inchino. L'altra, che era invece Kiki, spostò subito gli occhi azzurri sul volto della donna per esaminare la sua reazione. Apokrifiya però non si lasciò scappare particolari espressioni di sorpresa o simili.. semplicemente, aggrottò a pena le sopracciglia.
"Va bene. Continuate a tenere sotto controllo la zona.. oh, e dite a Kronos che voglio vederlo. Domani, probabilmente.. ma ne parlerò con lui"
Le tre si inchinarono, mentre il grosso portone della stanza del Mondo si aprì da sola. Un segno per le sue ospiti di andare e fare come la donna aveva detto.
"Sarà fatto, grazie per averci donato il suo prezioso tempo"

Heeeey, sono tornata :D
Finalmente sono riuscita a finire questo maledetto prologo, me lo porto dietro da tipo un mese giuro- perchè ovviamente l'ho stravolto del tutto quindi ciò che avevo scritto l'anno scorso è andato giù per il tubo, if you know what I mean. E visti gli avvenimenti di ieri -ovvero la morte della regina, Sans eletto come ultimate tumblr sexy man e la nascita della figlia di Trisha (tra l'altro Lizzy reincarnata, I don't take criticism)- mi sono detta che oggi ci voleva qualcosa di altrettanto speciale.. quindi mi sono rimboccata le maniche ed ho concluso il prologo. Tornando 'seri' ne sono piuttosto soddisfatta, e vorrei chiedervi una cosuccia. Sareste interessati ad un capitolo di presentazione -naturalmente con informazioni limitatissime- di tutti gli Apokreidos e la stessa Apokrifiya? Penso sarebbe più comodo principalmente per voi visti i loro.. tanti nomi- E poi, ho intenzione di utilizzare le schedine unicamente alla loro prima apparizione e non vorrei farvi cercare ogni volta fra tutti i capitoli la schedina di un determinato personaggio perché magari non ne ricordate la faccia od il titolo. Quindi, fatemi sapere ^^
Detto questo, penso proprio di chiudere qui dato che ho il tablet scarico e tra un'ora e mezza devo pullare per Kokomi quindi ho bisogno che sia carico
Adios :D

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