I choose to see the best part of you

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I choose to see the best part of you

Quella mattina avevano litigato. Killian non é riuscito a dirle del suo passato con Ursula, cosa lo legasse alla strega del mare, e lei si è sentita ferita da ciò. Per quale assurdo motivo il suo fidanzato non vuole condividere quel lato della sua vita con lei? Lui poi, proprio lui che è sempre stato un libro aperto, sincero, chiaro, sin dal primo istante. Ora la sta tenendo all'oscuro di qualcosa. Per giunta non è il solo.
I suoi genitori sono decisamente misteriosi, sembrano avere anche loro un segreto e non hanno intenzione di condividerlo con lei, con lei che è lo sceriffo, la salvatrice, loro figlia. Li ha visti così strani per tutto il giorno, poi come se niente fosse le hanno detto che sarebbero andati a fare una gita, di non preoccuparsi che sarebbero rientrati quella sera.
E lei, rimasta sola in quel freddo ufficio, che poi non è così freddo, ha il riscaldamento attivato a tutto spiano; ma comunque freddo perché si sente sola, pensa che forse ha sbagliato qualcosa lei.
La verità dei fatti é che è stata gelosa. Già, gelosa della strega del mare, che potesse essere stata una delle tante fiamme del suo pirata dagli occhi celesti, lo sguardo ironico e strafottente. É gelosa perché, anche se non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura, almeno non un'altra volta, vive sempre costantemente con la paura di perderlo. É felice al suo fianco, lo ama, anche se non gliel'ha ancora detto e teme che questa felicità le possa sfumare tra le mani.
Lei é la salvatrice, dannazione, e non avrà mai una vita felice e monotona. Killian, quindi, rischierà sempre la vita per colpa sua. E adesso ci si mette anche questa strega del mare a minare la sua già precarietà stabilità mentale quando si tratta di sentimenti.
E si sente una stupida per essere così gelosa.
Sa bene che il suo pirata non ha occhi che per lei, che farebbe carte false pur di vederla felice e rimanere al suo fianco per tutta la vita, gliel'ha dimostrato in qualsiasi modo, anche quando lei lo allontanava, anche quando lei faceva tutto per non affezionarsi e lo trattava male.
E lei che cosa ha fatto per capirlo? Niente, si è limitata come al suo solito ad inalzare un muro, un muro per proteggersi, nonostante sappia che non ha motivo di proteggersi da lui. Piuttosto che vederla soffrire, si farebbe ammazzare.
E poi non è un problema se lui non voglia dirglielo, nel momento in cui si sentirà pronto, é sicura che sarà lui a farlo. Non vuole costringerlo, ha tutto il diritto di avere qualche segreto, anche lei ne ha. Il suo problema é solo che ha paura di rimanere delusa dalle persone a cui vuole bene, ma deve imparare che non tutti sono al mondo per deluderla.
Ha pensato male anche dei suoi genitori che sono andati in gita, quando loro sono sempre stati i benefattori dell'onestà e sua madre é la donna più sincera e pura che conosca. Non ha caso é Biancaneve. Nei libri di fiabe la descrivono sempre come sincera, pura, altruista e pronta ad aiutare gli altri per la sua bontà di cuore.
Sua madre, quindi, non avrebbe motivo di mentirle. Tanto meno suo padre.
Ciò che è certo, deve chiedere scusa a Killian, così gli manda un messaggio sul cellulare, sperando che lui lo legga, visto quanto sia negato con la tecnologia e aspetta in ufficio che la raggiunga.
Mentre aspetta il suo arrivo, continua a lavorare al fascicolo di Crudelia e Ursula, per cercare di ricavare qualche informazione utile. Lo deposita solo quando sente arrivare qualcuno, alza lo sguardo e nota che è proprio Killian.
«C'è stato qualcosa nel tuo passato con Ursula che non mi dici, va bene, ma non c'è bisogno che tu mi menta» é la prima cosa che dice quando lui entra da quella porta e gli chiede perché l'ha fatto andare lì. Il suo tono é duro, non si è ancora rilassata, nonostante abbia intenzione di perdonarlo per non avergli ancora rivelato il suo segreto.
Lui la guarda rimanendo un attimo senza parole, ma poi capisce che deve aprirsi con lei, é la sua Emma e non può continuare a mentirle, anche se ciò che lo lega a Ursula é una storia che non vuole far riemergere e che soprattutto non vuole raccontare a lei. Si è comportato malissimo con la strega del mare e non vuole che la sua donna lo veda come un mostro. Forse non è tanto diverso dalla donna che adesso sta portando scompiglio, insieme a Crudelia, in città. Lui ha fatto del male a tante persone, quando era un pirata egoista e senza scrupoli, quando a governare il suo cuore fosse solo la vendetta. Non vuole per questo motivo rivelare ad Emma ciò che ha fatto, non vuole che lei cambi idea sul suo conto, da quando é il suo ragazzo, lui é cambiato. Emma l'ha reso una persona migliore e ha allontanato totalmente la sua sete di vendetta.
Il primo passo per farle capire che è sincero, é dirle la verità e ammette che le ha mentito.
«Hai ragione, Love. Non sono stato davvero onesto. Ricordo benissimo la mia storia con lei e non è stata bella.» l'ha detto, sta tirando fuori ciò che sente e sta provando a essere del tutto sincero con la sua donna, com'è giusto che sia, non è ancora pronto a raccontarle tutta la storia, ma può farle capire come si sente in merito.
«Le hai spezzato il cuore?» chiede Emma, é la prima cosa che le viene in mente. Ed ecco tornare la sua gelosia, anche se ovviamente non la lascia trapelare.
«Peggio» ammette dispiaciuto in volto, non è facile rivelare ciò proprio a lei, non va per niente fiero di ciò che ha fatto.
Emma si accorge subito del suo sguardo e se pur rimane lei per prima spiazzata a quell'affermazione, per lei non cambia nulla.
«comunque sia andata, ora tu sei diverso. Non cambia niente fra di noi.» ed é così, tra loro non cambia niente. Lei è innamorata di lui e sa benissimo che è una persona migliore da quando stanno insieme. L'ha conosciuto quando era un pirata nel vero senso della parola, con lo scopo solo di vendicarsi di Gold, ma ora quel pirata ha fatto spazio al vero Killian. Al suo Killian. Un uomo che non ha niente a che vedere con il pirata che era. Un uomo dolce, attento, premuroso, sempre pronto a battersi per lei.
«Hai molta fiducia in me, Swan»
Si avvicina lui e gli prende la mano.
«Lo so. E ho un motivo per farlo.» trascinandolo verso il divano per parlare più comodamente.
Si siedono su di esso, mentre si guardano negli occhi.
«Quale?» chiede lui, curioso a questo punto, se pur ancora non è riuscito a togliersi dal volto lo sguardo dispiaciuto e non è riuscito ancora ad allontanare il senso di colpa.
«I miei genitori. Oggi ho dubitato di loro. Sono andati a fare una gita e io ho pensato che mi avessero mentito.» ed ecco che anche lei inizia ad aprirsi, a buttare giù qualche muro di protezione.
«Ed é così?» chiede lui
«No, non mi mentirebbero mai.» ed é sicura di ciò, loro non le mentirebbero mai. Ora ne é certa ancora di più di qualche minuto prima, mentre era a in ufficio da sola a riflettere su ciò che fosse successo. É piacevole parlarne con Killian. Si deve ricordare che deve parlare più spesso con lui e non ritrarsi nel suo guscio, come fa sempre. Non ha bisogno di difendersi, non con lui.
E così si apre ulteriormente, facendogli capire come si è sentita quella mattina.
«Ma il fatto di averci pensato, mi ha fatto capire che ho la tendenza ad aspettarmi il peggio dalle persone. Da piccola, mi hanno deluso in tanti e spesso...»
Killian sentendo quella parole, ferma il flusso delle sue parole e incatena nuovamente i loro sguardi, visto che Emma sta raccontando tutto ciò senza guardarlo direttamente negli occhi, ma con lo sguardo perso nel vuoto.
«Ehi, io non ho intenzione di farlo.» glielo dice con una dolcezza tale, con talmente tanto ardore, che lei non può non credergli, ma non ne avrebbe mai dubitato.
«Lo so. E so che mi racconterai della strega del mare, quando ti sentirai di farlo.» ora é Killian ad abbassare leggermente lo sguardo dal suo, sorpreso che lei gli stia dicendo quelle parole, ma felice da ciò.
«Farò come fanno sempre i miei genitori, scelgo di vedere la parte migliore di te» ora si è aperta totalmente e deve ammettere che si sente decisamente meglio, tutto il suo malessere é scomparso.
«Lo stesso vale per me» le risponde lui prontamente, con uno sguardo talmente dolce da farle scappare un sorriso.
Si avvicinano, per sigillare con un bacio ciò che si sono detti fino a pochi secondi prima a parole, ma vengono interrotti da un rumore. I genitori di Emma.
Il loro bacio però viene solo rimandato finché Mary Margaret e David saranno nella stanza, poi se lo scambieranno nuovamente e nessuno stavolta riuscirà a impedirlo. Infatti, Emma per una volta spera che nessun sortilegio, strega o cattivo venga a interrompere.
Una volta che i suoi hanno lasciato nuovamente l'ufficio, il suo sguardo torna a puntarsi su Killian. Lo osserva e lo trova incredibilmente bello. Ha sempre pensato che lo fosse, perché non si può negare che lo sia. Ma non è solo bello fisicamente. Lo osserva e vede quanto sia speciale nel cuore. Ha un animo dolce, gentile. È stata la sofferenza, é stato il dolore che l'hanno reso un pirata. Con lei però, è sempre stato un gentiluomo. È stato sempre al suo fianco, si è perfino gettato in un portale insieme a lei e non l'ha mai lasciata sola in quella circostanza, nemmeno per un attimo. È sempre stato paziente, anche quando lei ha continuato a respingerlo, dopo il loro secondo bacio. Anche quando lei non riusciva ad ammettere che non volesse perderlo. Lui è sempre stato al suo fianco, senza mai mollare. Senza mai arrendersi. Lo guarda mentre le sorride e vede un uomo innamorato. E anche lei è innamorata, lo è eccome.
Si sporge leggermente verso di lui e lo bacia, un bacio dolce, delicato, ma in cui dietro c'è nascosta anche altrettanta passione.
E pochi istanti dopo, é il pirata ad approfondire quel contatto delicato della sua donna, l'afferra per i fianchi e la bacia con più ardore, sempre mantenendo la dolcezza che lo contraddistingue, fuoco e gentilezza si mescolano insieme, dando vita a un bacio a dir poco mozzafiato per entrambi. Le loro lingue giocano tra loro in una danza perfetta, cercando di è accarezzandosi come se fosse la prima volta, riscoprendosi ancora e ancora. Mentre le mani di Emma, accarezzano i capelli neri del suo uomo. Lui invece, ha spostato le mani sotto la sua maglietta blu, fin troppo leggera in quel momento, visto i brividi che Emma sta sentendo lungo la colonna vertebrale o forse, no, non è la temperatura, é Killian che riesce a farle provare quelle sensazioni anche con una semplice carezza un po' più spinta. E a quei pensieri, si ritrova a gemere inconsapevole nella sua bocca.
Si separa da lui per la semplice ragione di riprendere fiato, ma non ha intenzione di tornare a casa, per una volta vuole passare una serata come una normale donna che ha un uomo meraviglioso al suo fianco. Henry é abbastanza grande per poter stare un paio d'ore da solo e poi ci sono i suoi nel loft. Non sarà solo. E lei ha voglia di godersi la quiete di quel momento, ha voglia di godersi le carezze e le attenzioni del suo uomo, il quale non ha occhi che per lei.
«Ti va di uscire da qui e prenderci una cioccolata calda?» chiede Emma, sperando che lui abbia la stessa voglia di passare ulteriore tempo con lei. Vuole andare via da lì perché teme che se le persone vedessero la luce ancora accesa dello sceriffo, trovano una scusa per andare a disturbare e lei per quella sera non è più la salvatrice. É semplicemente Emma Swan. Se lo merita no? Non tutti i giorni che Emma decide di spegnere il cervello e dedicarsi solo a se stessa.
«Sì, certo che sì love. Ma se non ti dispiace, te la offro sulla Jolly Rogers, ti va?» propone lui. Ha lo stesso desiderio di stare con lei. Dopo ciò che si sono detti pochi istanti prima, ha come la sensazione che il loro rapporto ha preso una piega diversa, vede Emma diversa quella sera, ha una luce nuova negli occhi e avverte in lei lo stesso desiderio di rimanere soli, solo loro due, senza streghe, interruzioni, lavoro, famiglia, amici. Solo loro due, per una volta.
«Non mi dire pirata, ti sei attrezzato per fare la cioccolata calda sulla tua nave?» sorpresa che lui abbia comprato la cioccolata calda per potergliela preparare. É un gesto così dolce, é un gesto proprio da Killian.
«Si, se mai avessi avuto la fortuna di invitarci la mia salvatrice preferita» le risponde e lei abbassa lo sguardo, ma solo per un attimo, per poi rialzarlo e regalargli un sorriso raggiante.
Ed è proprio lei che lo prende per mano per recarsi alla porta e dare inizio alla loro serata a base di cioccolata calda e il mare a fare da capolino a una notte decisamente magica.
Le stelle in cielo sono splendenti e lo sono ancora di più, nel momento in cui arrivano sulla Jolly Roger, in quel punto, il cielo é più aperto facendo in modo che la luce della luna e delle stelle possa splendere più prepotentemente.
Il volto di Emma é illuminato proprio dalla luce che emanano quei due corpi celesti che squarciano il cielo.
Killian non può che rimanere incantato davanti tanta bellezza. I suoi occhi verdi smeraldo sono messi in risalto e lui non riesce a non guardarla ammirato, mentre la sua mano percorre la sua guancia, accarezzandola delicatamente. Emma a quel tocco chiude gli occhi, istintivamente, lasciandosi guidare dalla mano di lui che le sfiora la pelle, avverte i brividi, ma allo stesso tempo si sente avvampare. Sembra quasi che abbia la febbre, ma capisce che è semplicemente il desiderio che ha di Killian. Anche il misto di ansia ed emozione insieme. É la prima volta che sono sulla sua nave, completamente soli, da quando sono fidanzati. Si rende conto solo in quel momento che è un invito romantico, o meglio ancora, un invito anche in quel senso. Le sue guance diventano ancora più bollenti se è possibile a quei pensieri.
«Tutto bene, love?» le dice Killian preoccupato di aver osato forse un po' troppo, non vuole di certo farla scappare, é l'ultima delle sue intenzioni. Al contrario, vuole regalarle una serata speciale, non necessariamente che debba concludersi sotto le lenzuola. A dispetto di quando era un pirata e si prendeva una donna a notte, con Emma non ha fretta, sarebbe disposto ad aspettarla anche tutta la vita. A lui piace semplicemente starle accanto, poterla stringere, toccare, baciare. Faranno l'amore solo quando sarà lei a sentirsi pronta. É ovvio che la desidera, la desidera pazzamente, ardentemente, ma è talmente innamorato che è disposto ad aspettarla, senza fretta. E ciò gli fa rendere immediatamente conto che non è più il Killian di una volta, lui é davvero cambiato ed é una persona migliore, soprattutto grazie ad Emma.
La donna annuisce alla sua domanda e Killian la prende per mano per portala dentro alla nave e non rimanere lì fuori al freddo, per quanto sia meravigliosa e romantica l'atmosfera.
La fa accomodare sulla sedia e lui si reca verso la piccola cucina che ha messo all'interno della nave per prepararsi qualcosa durante il giorno e perché no, sperare in una serata come quella di avere la sua Emma come sua ospite.
«Ovviamente ho comprato anche la cannella» le dice voltandosi verso di lei e mostrandole il sacchetto.
«Se non avessi avuto la cannella me ne sarei andata, pirata.»
«Vedi, prova superata in pieno. Stamattina ti ho portato gli anelli di cipolla, stasera ti ho fatto trovare la cannella, mi merito un premio, non credi, Swan?» gli dice con quel suo solito cipiglio malizioso. Strafottente e a volte irritante, ma tremendamente sexy.
«Ah si, Jones? E che premio vorresti, sentiamo...» Emma in risposta si è alzata dalla sedia e si è avvicinata a lui, maliziosa a sua volta. Intraprendete come poche volte nella sua vita.
Sarà che forse ha davvero spento il cervello per una sera, sarà che lui sta dimostrando di tenerci davvero a lei, con tutte quelle premure, attenzioni. Sarà che si sono promessi di vedere sempre il lato migliore di loro stessi e che per questo motivo il loro rapporto si è evoluto, ma lei avverte il desiderio crescente di lui. Si stupisce lei stessa di quei pensieri, ma allo stesso tempo non si ferma.
Posa le sue labbra su quelle di Killian prima ancora che lui possa replicare o fare qualsiasi gesto. Lo bacia dolce, gentile, ma poi è sempre lei ad approfondire quel contatto delle loro bocche, spinge più forte le sue contro quelle dell'uomo, affinché lui le schiuda e lei possa incontrare la sua lingua, ancora una volta. Ha assaporato il suo sapore solo poco fa, nel suo ufficio, ma non è mai sazia dei baci di lui, se ne rende conto in quel preciso istante, mentre gli è praticamente addosso, a baciarlo come mai l'ha baciato nella sua vita, come non ha mai baciato nessuno nella sua vita.
Killian prontamente le circonda la schiena con le braccia e assapora a pieno quel bacio meraviglioso, da cui non vorrebbe mai veramente separarsi. Avverte che è un momento diverso da quelli che hanno già vissuto insieme, Emma lo sta baciando con una brama che non le aveva mai visto. Non è che di solito non apprezzi i loro baci, al contrario, ma stavolta avverte tutto il suo amore, il suo desiderio di stringerlo e non lasciarlo più. E avverte anche il desiderio crescere dentro di sé, di capovolgere le posizioni e prendere lui il controllo, ma non lo fa. No, al contrario si ferma, separandosi delicatamente da lei, per incrociare i suoi occhi.
«Love, aspetta...» non vuole accelerare i tempi, se lei non si sente pronta, vuole essere certo che lo sia, non si perdonerebbe mai di aver fatto qualcosa contro il suo volere.
«Killian, lo voglio. Ti voglio.» dice la donna, arrossendo lei stessa per il modo in cui l'ha detto, ma anche per ciò che ha detto, ma senza dubbio non si pente. Avverte in ogni fibra del suo corpo che è il momento giusto. Ci sono solo loro, il loro amore, le loro promesse fatte, il loro voler vedere solo il meglio dell'altro, il lato migliore. Ci sono solo loro, una nave, una notte stellata e il desiderio di appartenersi, ben evidenti in entrambi.
Non c'è altro motivo di aspetta.
Ma trovo irresistibilmente romantico che lui si sia fermato, nonostante stesse ardendo di passione, per chiederle se fosse sicura, trova ancora più eccitante il fatto che lui si sarebbe fermato, per non accelerare i tempi. Ed é più sicura che mai di voler fare l'amore con il suo pirata.
Quelle parole rimbombano nella testa di Killian, facendogliela girare anche un pochino, ma non è certo una cosa negativa, al contrario, lei è riuscita a renderlo ancora più eccitato se è possibile e se lei é davvero sicura, allora lui vuole farle vivere una notte di fuoco, ma anche una notte che difficilmente si dimenticherà.
Vuole che la loro prima volta sia un momento indimenticabile da ricordare in eterno. Vuole regalarle una notte mai vissuta nella sua vita. Una notte, che sa già, senza dubbio sarà meravigliosa anche per lui. L'ultima volta che è stato con una donna per amore, era con Milah, e poi si è sempre rifugiato dietro il sesso. Sarà quindi speciale anche per lui invece, fare l'amore. Non si ricorda nemmeno le sensazioni che si provano ad andare a letto con una donna per cui si provano dei sentimenti e ciò un po', lo deve ammettere lo spaventa. Lo spaventa l'idea di non sapere essere delicato, dolce e attento come è giusto che sia con Emma.
La donna avvertendo i suoi pensieri, o meglio, intuendo dal suo sguardo i suoi timori, lo bacia di nuovo, ancora lei, per far sì che lui riesca a spegnere il flusso dei pensieri, esattamente come sta facendo lei per godersi semplicemente il loro momento.
Ed é ancora Emma che gli toglie la sua giacca di pelle nera e la getta a terra nel momento esatto in cui è nelle sue mani, per poi passare alla sua maglietta e sollevargliela per sfilarla, mentre percorre con le dita la sua pelle, con carezze delicate, ma decise. Al punto che l'uomo riesce solo a chiudere gli occhi e lasciarla fare, completamente in balia delle carezze di lei, che in grado di farle perdere la testa con attenzioni semplici.
É quando lei scende verso la cintura dei pantaloni, che si riscuote dai suoi pensieri e prende in mano le redini della situazione, capovolgendo le parti.
«Eh no, Swan... Tocca a me, adesso.» le dice con la voce roca dall'eccitazione che prova in quel momento. La prende in braccio, senza darle il tempo di protestare e la porta nella sua cabina, in modo che possano essere più comodi e soprattutto possano amarsi senza fretta, con il desiderio di appartenersi e scoprirsi a caratterizzare la loro prima volta.
La fa stendere sul letto e si posizione sopra di lei, togliendole da prima la sua giacca, come ha fatto lei come prima cosa con lui, poi le toglie la maglia, lasciandola con il solo reggiseno addosso e la guarda, ammira la sua pelle liscia, profumata e il suo seno. Per poi spostarsi verso i suoi occhi e incrociare nuovamente il suo sguardo, quasi a chiederle il permesso della prossima mossa che ha intenzione di compiere.
Emma é completamente rilassata, con i capelli che le cadono morbidi e sparsi sul cuscino e lo invita a proseguire, lo fa in modo silenzio, ma Killian capisce che ha il suo consenso. Con la mano buona quindi, le accarezza il collo, scendendo poi verso il suo seno e percorrendone il contorno seguendo il bordino del reggiseno, delicato ne insinua poco dopo una mano al suo interno, andando ad accarezzarla proprio su di esso. E a quel punto, Emma emette un gemito. Mentre lui si muoveva verso quelle che erano le sue intenzioni, ha trattenuto il respiro in attesa della sua mossa, se pur evidente, ma poi si è lasciata andare quando ha avvertito la sua mano calda sul seno, soprattutto nel momento in cui lui ha iniziato a muoverla con una maestria eccellente. Ha gli occhi chiusi e si morde le labbra per evitare di gemere ancora più forte, ma non può trattenersi a lungo, nel momento che si è spostato verso l'altro e lo sta torturando proprio come ha fatto con il precedente.
Si ferma solo per slacciarglielo quel corsetto moderno, che è solo di impiccio al desiderio che ha di lei. Ci mette un po' per riuscire ad aprirlo e privarla di esso, ma ciò non fa che aumentare l'attesa e l'eccitazione di entrambi, se pur la voglia di appartenersi sia forte e vorrebbero mandare al diavolo i preliminari e spogliarsi con voracità. O quanto meno é Emma che lo vorrebbe, invece Killian sembra non abbia fretta.
Al contrario, lasciandola ancora più esposta a lui, posa le sue labbra nel punto in cui poco prima c'erano le sue mani ed Emma, non può far altro che intrecciare le dita nei capelli del suo pirata e gridare, quasi fino a non avere più voce, o quanto meno é così bassa e roca per i brividi che sente.
«Sei bellissima, love» le dice lui rialzando lo sguardo per ammirarla ancora, ancora, ancora. E la guarderebbe per ore, così nuda, senza timori, riserve, semplicemente lei, completamente rapita dalle sue attenzioni e non desidera altro che fermare il tempo in quell'istante, in questo loro momento. Non vuole altro dalla vita. Per lui è già un successo averla tra le braccia, così esposta e persa dal desiderio che lui stesso le sta provocando.
Con i baci dal suo seno, si sposta verso il suo ombelico, scendendo sempre più giù, fino a raggiungere i suoi jeans e posizionare la mano sul suo bottone, pronto ad aprirlo. Stavolta ci mette poco a farlo, é decisamente più facile e le scende i pantaloni verso il basso, fino a raggiungere i suoi piedi.
Emma si muove leggermente per cercare di togliersi le scarpe e sfilarsi così i pantaloni, ma Killian la blocca ancora una volta. Lo vuole fare lui.
«Senza fretta, love, senza fretta. Voglio che tu stasera ti senta solo una principessa, la mia principessa.» le dice suadente, ma Emma riesce solo a percepire la sua dolcezza e il suo cuore che le scoppia nel petto a quella sua affermazione. Banale per molte donne, troppo smielata senza dubbio, perfino per lei, ma nessuno gliel'ha mai detto. Nessuno si è mai preoccupato di farla sentire così, amata, desiderata. Se non fosse presa dalla forte eccitazione che avverte in tutto il corpo, si sarebbe commossa come una bambina.
Lui capendo dal suo sguardo che l'ha spiazzata sorride felice e le si avvicina di nuovo al volto per darle un bacio, prima di spostarsi ancora una volta verso le sue scarpe, sfilargliele e poi fa scivolare lentamente verso il basso anche i suoi jeans.
Le sue gambe esposte completamente, vengono subito prese d'assalto dalla mano di Killian, il quale delicatamente, ma deciso, sta risalendo fino ai suoi slip. Lascia la mano proprio lì, al suo interno coscia ed Emma sospira forte, capendo ancora una volta quale siano le sue intenzioni, ma ben felice che lui lo faccia. Vuole che lui le faccia provare piacere, lo desidera come poche cose nella sua vita. L'uomo prende il suo sussulto come un invito, ed effettivamente é proprio così. Le toglie gli slip, facendogli scivolare anche essi lungo le gambe per poi andare a insinuare la mano nel suo centro.
Emma geme più forte e lascia che muova la sua mano, aiutandolo anche con il movimento del suo bacino. Muove il bacino, allo stesso ritmo in cui lui muove la sua mano. Ed é meraviglioso, lui é esperto, ma dolce e si sente come se conoscesse il suo corpo alla perfezione, come se si appartenessero.
Quando quella dolce tortura finisce, Emma getta la testa all'indietro respirando forte, a cercare di riprendersi in un certo senso, o non sarebbe davvero in grado di continuare con l'altra parte della serata. Solo quel gesto, l'ha già particolarmente eccitata che ha bisogno di una pausa per fare pace con l'emozione che le stanno rovistando il cervello o meglio che le stanno facendo avvertire quei brividi lungo il corpo. Killian accorgendosi di ciò, attento a ogni singolo movimento della sua donna, le si avvicina per baciarla da prima sulla fronte, con una dolcezza disarmante e poi dandole un bacio sulle labbra, assaporandole piano. Sono morbide, calde e invitati. Emma le schiude e fa trovare subito la sua lingua all'uomo. Ci mettono forza, ma ciò permette ad Emma di calmare un po' la sua fame di lui.
Ma non del tutto comunque. Quando lei ha regolarizzato di nuovo il respiro, Killian fa per togliersi i pantaloni ed Emma lo ferma lei stavolta.
«E no, capitano. Ora lascia fare a me.» gli dice, ribaltando le posizioni. Con un gesto del bacino, fa sì che sia lei a prendere il controllo e si posiziona sopra di lui, guardandolo maliziosa negli occhi. I suoi lunghi capelli ricadono sopra al petto di Killian solleticandolo, ancora di più quando lei scende verso i basso per farlo rimanere in intimo. Quel piacevole solletico gli piace e lo eccita allo stesso tempo. Lascia che lei gli sfili i pantaloni e che gli tolga le scarpe come ha fatto esattamente lui con lei e poi si dedica ai suoi slip, togliendoglieli con una delicatezza che non pensava che le appartenesse, o quanto meno non sapeva che le avrebbe visto così presto. La sua Emma. É così dura, a volte, determinata, orgogliosa, testarda, ma anche estremamente dolce, passionale, amorevole. E in una circostanza del genere le sta dimostrando ancora di più queste sue doti nascoste o meglio, che concede solo a pochi eletti e lui è tra questi. Lui è il suo uomo e lei é la sua donna. Ora più che mai. Emma é la sua donna, é sua, completamente sua.
A quei pensieri non si accorge che lei è tornata a posizionarsi sopra di lui, con prepotenza e lo guarda con uno sguardo misto a imbarazzo e malizia insieme. E capisce di amarla, l'ama pazzamente, ma non glielo dice, decide di dimostrarglielo diversamente il suo sentimento e lasciandola sopra di lui, le prende solo i fianchi, per baciarla e poi iniziare a muoversi delicatamente per posizionarsi meglio al centro.
«Non sai quanto sono felice, love» le dice dolce
«Anch'io» riesce solo a replicare lei, facendogli capire che è pronta quando vuole.
Killian si struscia ancora un po' contro di lei, perché gli piace che siano pelle contro pelle, ma poi le sposta leggermente il ginocchio, per entrare in lei.
Emma geme, ma di certo non perché le fa male, ma per la sensazione avvertita quando lui è entrato in lei, é qualcosa che non provava da un po', ma è anche talmente eccitata dal piacere che è stato strano, ma bello. Lui aspetta che lei si sia abituata alla sua presenza al suo interno e poi piano inizia a muoversi.
Le loro mani si intrecciano, i loro sguardi si incrociano e si lanciano messaggi non detti a parole, ma facili da interpretare, mentre i loro bacini iniziano ad aumentare il ritmo, i movimenti.
Sempre più forte, sempre più intensamente, sempre con più passione, desiderio, amore.
Fino a che non gemono all'unisono nel momento in cui raggiungono il massimo del piacere.
La donna si stende rilassata sopra di lui, mentre Killian scende delicato e le carezza i capelli, mentre cerca di regolarizzare il respiro. Non è facile visto l'amplesso appena fatto con la sua Emma.
Le accarezza i capelli, mettendola di lato nel letto, per poterla accarezzare meglio e pensa al loro momento. Intenso, speciale, magico. Non riesce a trovare altre parole per descriverlo, sa solo che si sente felice, felice come non è mai stato in tutta la sua vita. Felice come pensava che non sarebbe mai stato. Lui è un cattivo e difficilmente i cattivi hanno un lieto fine, ma forse per lui una speranza c'è, la sua speranza ha un nome e un cognome: Emma Swan.
Anche Emma appoggiata al petto di lui, cerca di tornare a respirare regolarmente mentre pensa al momento appena vissuto con Killian. Il suo Killian. Il suo pirata strafottente, ma estremamente sexy e dolce. Il suo pirata dagli occhi celesti come il mare che l'hanno fatta capitolare. Innamorare. Già è innamorata e adesso può ammetterlo a se stessa senza problemi. Il suo pirata che l'ha fatta sentire amata, protetta, desiderata, meravigliosamente bella, come non si è mai sentita per tutta la sua vita. L'ha fatta sentite voluta. Per una vita intera ha creduto che non sarebbe mai potuta essere felice, che lei, una mela marcia, non avrebbe mai potuto trovare l'amore, ma forse, infondo si è sbagliata. Anche lei può amare e farsi amare, e forse serviva trovare solo la persona giusta, quella fatta a posta per lei. Non pensava mai che tale persona sarebbe stata lui, visto che all'inizio hanno cercato di uccidersi a vicenda, ma forse proprio questo è stato a farli innamorare alla fine.
Ed ora si sente sicura al suo fianco. E la sua sicurezza ha un nome: Killian Jones.
Restano abbracciati nel letto a lungo, a regalarsi coccole e attenzioni reciproche e nessuno dei due vorrebbe interrompere quel momento perfetto, ma Emma deve tornare a casa, da Henry.
«Non vorrei mai alzarmi da questo letto, ma devo andare. Non posso lasciare Henry dormire da solo.» si Henry é grande, ma ha comunque delle responsabilità come madre e deve tornare da suo figlio, non vuole certo farlo preoccupare e tanto meno spaventare i suoi che la farebbero cercare per tutta la città, allarmandosi inutilmente. Meglio evitare tutto ciò.
«Lo so, love. Se non sapessi che c'è Henry che ti aspetta, non ti farei più uscire da questo letto e ti farei mia per tutta la notte» gli dice malizioso.
Emma ride lo sa bene e a lei piacerebbe tantissimo riprendere la loro danza d'amore, ma è meglio andare o veramente si lascia rapire, fregandosene di tutti e tutto.
Ma non è il momento, per quel giorno ha già spento per troppe ore il cervello, ora deve tornare alla realtà, tanto ci sarà modo di scoprisi e conoscersi ancora tra le lenzuola del letto.
«Allettante come offerta, pirata... Ma meglio che vada.» alzandosi lei per prima, cercando di recuperare i suoi vestiti e iniziando a prepararsi per andare via.
Anche Killian si alza da letto e recupera le sue cose sparse per la stanza, Emma vedendo che sta indossando anche le scarpe lo guarda.
«Non penserai mica che ti lasci andare a casa da sola vero? Ti accompagno.» come se fosse scontato che lo facesse, una cosa naturale per lui. Emma prova a replicare, non vuole che esca solo per riaccompagnarla, ma Killian non ammettere repliche e alla fine accetta, ancora una volta con il sorriso sulle labbra. Lui le sta dimostrando ulteriormente il suo amore.
Escono dalla Jolly Roger e si recano verso il loft, camminano per le strade di Storybrooke silenziose e completamente deserte ed Emma appoggia il mento sulla spalla di Killian, rilassata come non mai, desiderosa solo di quel contatto. Di sentire il suo profumo, di avvertire il calore del suo corpo.
Camminano così, tre le strade deserte della loro città, mano nella mano, con i pensieri al loro intenso momento e con la consapevolezza che quel giorno il loro rapporto é mutato. Si sono scelti di nuovo, si sono scelti per amore.
E hanno scelto di vedere solo la parte migliore di loro stessi. Qualsiasi cosa accada.

  FINE

Spazio autrice: Ciao a tutti, mi è venuta ispirazione per questa storia all'improvviso, era da tempo che l'avevo in testa se devo essere sincera, ma non avevo mai avuto modo di dedicarmici e sinceramente avrei continuato a tenerla nella mia testolina sé questo periodo di quarantena non mi avesse fatto annoiare al punto, da rimescolare le mie idee e decidere di metterla nera su bianco. É uscita di getto, dettata dall'ispirazione del momento, quindi non so come possa essere e ammetto anche, di non aver mai scritto una storia con ratino rosso, quindi non so davvero che cosa sia venuto fuori, ma spero che vi possa piacere. Secondo me, la loro prima volta é avvenuta proprio in quell'episodio, il modo in cui camminano mano nella mano, in cui si sorridono, si guardano, il modo in cui lei appoggia la testa sulla sua spalla, mi ha sempre fatto pensare che tra loro fosse successo qualcosa di più del semplice promettersi di vedere sempre il lato migliore di loro stessi. Entrambi hanno una luce diversa negli occhi e un sorriso a trentadue denti ehehehe. Voi che cosa ne pensate a riguardo? Fatemi sapere se la pensate come me, ma soprattutto cosa pensate di questa mia one shot. A prestissimo con il nuovo capitolo della mia long, spero. Sono un po' bloccata con quella, ma cercherò di sbloccarmi quanto prima (spero). Buona giornata a tutti voi.

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