1- A hopeless romantic all my life

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<<Lia andiamo,non puoi reagire sempre chiudendoti in bagno a piangere>> dice mia madre al di là della porta di quercia.

La apro leggermente,giusto il necessario per far passare la testa e notare la faccia disperata che mi ritrovo davanti.

<<Mamma tu non capisci,io ho una maledizione,sono l'antiamore>> le dico richiudendole la porta sul suo naso.

Qualche giorno fa quello che ritenevo il ragazzo perfetto, quello che ogni donna avrebbe voluto, mi ha chiesto di uscire.

Dovevamo andare a vedere la prima di star wors e poi fare una passeggiata al parco dove finalmente mi avrebbe baciato.

Niente di tutto questo è mai accaduto visto che il signorino mi ha dato buca dicendo di non sentirsi pronto ad avere una relazione.

<<vai a dormire, riposati un po', domani sarà tutto passato>>
dice mia madre, convinta che il problema sia questo stupido ragazzo quando in realtà il problema forse sono io.

Decido di darle retta e di distendetmi sotto le coperte,per essere una notte di novembre non fa eccessivamente freddo.

Guardo fuori dalla mia finestra, l'albero di ciliegio che oramai è spoglio lascia la visuale su una coppia che accarezza un gatto randagio che fa le fusa.

Mi volto rivolgendo la pancia al soffitto, chiudo gli occhi aspettando di cadere tra le braccia di morfeo che non tarda ad arrivare.

D'un tratto sento qualcosa che mi solletica il naso, provo a cacciarla via, ma dopo due tre tentativi mi alzo di scatto.

Di fianco al mio letto c'è una figura con la faccia ricoperta di rose.

Urlo cercando di uscire dalla mia stanza ma lui più veloce di me mi solleva e mi getta sul letto.

<<cosa diavolo sei>> urlo puntandogli la spazzola che avevo recuperato dal comodino.

<<in che senso cosa sono? Non mi riconosci? Dai andiamo sono famosissimo>>dice con tono saccente

<<non ho la più pallida idea di chi tu sia>>

Rispondo indietreggiando verso la spalliera del letto.

<<Sono cupido non vedi?>>

Questo tizio deve essere pazzo, andiamo si aspetta che io creda che lui sia una divinità greca? E anche se fosse non ha ne le ali ne l'arco per scoccare le sue frecce.

<<tu sei matto>> gli rispondo

<<non mi credi e? Allora devo dimostrartelo>>

Si affaccia alla finestra, punta la mano  verso la coppia e sciocca le dita 2 volte.

Immediatamente i due cominciano a litigare e si allontanano gridandosi contro.

<<perché lhai fatto. Erano così felici>>
gli dico in tono malinconico

<<vedi cara, se loro fossero destinati ad amarsi per sempre, non avrei mai potuto separarli, evidentemente qualche problema c'era>>

Come può essere cupido questo ammasso di rose.

<<dove sono le ali, e le frecce e soprattutto dove è la tua faccia>>

dico allontanandomi da lui velocemente.

<<credi che tutto sia come lo descrivono nei libri? Oddio, povera ragazza>> comincia a camminare per la mia stanza, si sofferma a guardare le foto sulle pareti.

Approfitto del suo essere distratto, prendo il vaso che era sul davanzale e glielo rompo in testa.

Lui si volta verso di me, io corro di sotto sperando di trovare mia madre.

<<un tizio, camera, cupido>>

<<che stai dicendo tesoro, non ti capisco>>dice mia madre allarmata

<<un tizio che dice di essere cupido è entrato in camera mia>>
la trascino di sopra per farglielo vedere,ma quando apro la porta non c'era traccia né di lui né dei cocci del vaso.

Mi giro per guardare meglio la stanza, il vaso era ancora lì intatto.

<<Era qui, a-aveva la testa piena di Rose bianche e uno smoking indosso>>

<<tesoro hai avuto una giornata lunga sarà che hai preso un abbaglio torna a dormire>> esce dalla mia stanza e la sento sussurrare qualcosa che non riesco a capire.

Come è possibile, dove è andato?

Vicino alla mia specchiera noto un bigliettino.

Era ricoperto di rose, emana un dolce profumo alla vaniglia, i bordi dorati completano quel piccolo oggetto e lo rendono perfetto.

Al suo interno c'era scritta solo una frase.

~IO HO SCELTO TE~

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