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Passarono dei giorni da quell'acquisto, ed era finalmente arrivata la sera del ricevimento. Cassy aveva continuato ad andare a casa di Michael, che la aiutò anche a studiare. Lui si ricordava ancora un po' quegli argomenti, anche se li aveva fatti più o meno vent'anni prima. Entrambi non provavano quasi più amicizia l'uno per l'altro, il loro rapporto si stava trasformato in qualcos'altro che non riuscivano ancora ad identificare. Al ricevimento erano stati invitati anche Niki, Larry e naturalmente anche Michael. Loro erano forse gli unici che l'avrebbero fatta divertire in quella noia mortale. Brian era impegnato in altre faccende, e così anche Allison che se ne stava in cucina con gli altri cuochi.

I tre arrivarono davanti a casa sua per le otto, vestiti in smoking. Già era strano vederli in giacca e cravatta, con lo smoking era ancora più strano. Era soltanto per una sera dopotutto. Brian aprì la porta e li fece accomodare. Guardò storto per un attimo Michael, visto che non lo aveva mai conosciuto di persona. Fu però rassicurato da Cassy, che era appena scesa dalle scale. Indossava il vestito che aveva comprato, delle scarpe del medesimo colore e i capelli raccolti in uno chignon basso. Sopra al capo in più indossava una tiara d'argento e pietre preziose che facevano contrasto con il vestito.

<<Hey Bri, lui è Michael Ford. Non ti preoccupare.>> disse Cassy, avvicinandosi a loro. Baciò sulla guancia destra Michael. Questa volta fu lui ad arrossire.

<<Ma certo, lei è lo scrittore amico di Cassy. Io sono Brian, il maggiordomo.>> disse Brian, dopo una stretta di mano.

<<Ma certo, Cassy mi ha parlato molto bene di lei. Conoscerla di persona è un onore.>>

<<Che ne dite se andiamo a mangiare? Ho un buco nello stomaco.>> esclamò Niki tutto euforico. Che cos'avesse per essere così brioso lo sapeva solo lui. Il cibo lo chiamava.

<<Ti pareva che tiravi fuori il cibo in qualche modo.>> sbuffò divertito Larry.

<<Hai sempre fame Niki, prima o poi diverrai una botte.>> disse Cassy rimproverandolo in modo scherzoso. Prese sotto braccio Michael e accompagnò Larry e Niki al buffet. C'era qualsiasi cosa si potesse desiderare, l'imbarazzo della scelta. Niki si avventò sui sandwich, riempì un piatto solamente di quelli. Larry al con tempo fece scorta di sushi. Mentre Michael e Cassy presero delle specie di tartine ripiene di crauti, tipiche dell'Alto Adige, in Italia. Allison le aveva preparate appositamente per lei, sapendo che erano uno dei suoi cibi preferiti.

Dalla porta d'ingresso cominciarono ad arrivare gli invitati. Tra questi c'era anche un ragazzo, sui quindici anni. Cassy stentò a riconoscerlo, era suo fratello Anthony. Era da tanto tempo che non lo vedeva. Cercò di correre verso di senza inciampare nel vestito.

<<Tony, ma che ci fai qui?>> gli chiese Cassy, per poi abbracciarlo. Gli era mancato così tanto, ed ora era lì con lei.

<<Cassandra? Anche tu sei cresciuta tanto. Sei bellissima questa sera.>> le disse, staccandosi l'abbracciò. Ammirò sua sorella come non aveva mai fatto. Si sentiva orgoglioso di lei.

<<Grazie fratellino, anche tu non sei male. Vieni con me, ci sono Larry e Niki.>> disse lei, accompagnandolo dagli amici. Lo accolsero come un soldato tornato vittorioso da una battaglia.

<<Hey campione, sei finalmente tornato da quel manicomio!>> esclamò Niki.

<<Non potevo perdermi una serata, magari trovo anche una ragazza con cui fare, sapete cosa. Potrei sapere chi è questo gentiluomo, così vicino a mia sorella?>>

<<Sono Michael Ford, uno scrittore.>> si presentò Michael a Anthony.

<<Oh ora riesco a capire. Benvenuto tra i matti Michael, ti divertirai un mondo.>> disse Anthony, per poi andarsene a prendere un bicchiere di champagne. Era un po' troppo piccolo per bere, ma non sembrava che al ragazzo importasse molto. Non sarebbe venuta la regina a quel ricevimento, quindi non avrebbe avuto alcun problema in proposito. Niki, Larry, Cassy e Michael, oramai grandi e vaccinati si lasciarono alla pazza gioia. Nemmeno loro seppero quanto avevano bevuto, sicuramente troppo. Abbastanza da ravvivare l'ambiente. Il padre di Cassy ed Anthony aveva fatto un discorso di apertura, ringraziando tutti i presenti per essere venuti ed annunciò l'inizio della festa.

Anthony parlò con la band ingaggiata dai suoi genitori, e gli chiedette di suonare i brani più energetici che conoscevano. Con tutto l'alcol che avevano ingurgitato gli era venuto anche di ballare, un qualcosa che non avrebbero mai fatto da sobri. Avevano trasformato il salone in una specie di pista da ballo. Molti erano venuti a ballare lì con loro. Finalmente si respirava aria di festa. Michael e Cassy erano l'uno davanti all'altra. Si scambiavano sguardi, sorrisi, smorfie. Quando intonarono She's like the wind, Cassy andò tra le braccia di lui istantaneamente. Il suo petto era attaccato a quello di lui e le braccia erano attorno alla schiena. Michael sussultò un attimo, poi riportò il suo sguardo sul viso di Cassy. Erano appiccicati, avevano bisogno di questo contatto. Un altro scambio di sguardi ed una piroetta, solo per rivedere il suo sorriso. Quella canzone faceva sempre piangere Cassy, era così dolce e alquanto deprimente. Gli occhi erano diventati lucidi. Michael le asciugò le lacrime.

<<Ci sono io qui con te.>> le disse Michael, dandole un bacio sulla fronte.

Somebody to love gli diede il colpo di grazia. Cassy era pronta a fare il passo successivo, dopo quel bacio che lui le aveva dato. Avvicinò il suo viso a quello di Michael, chiuse gli occhi e appoggiò le sue labbra su quelle di lui. Quanto tempo aveva aspettato per quel momento, ed era giunto. Sperò che i suoi genitori non la stessero guardando. Poteva però star certa del fatto che Niki, Larry e suo fratello li avessero notati e si stessero godendo la scena. I soliti guardoni. Cassy si staccò per un attimo da Michael e riaprì gli occhi. La stava osservando un po' interdetto. Pensò di aver sbagliato qualcosa, o forse quello non era il momento giusto.

<<Scusa scusa, non volevo.>> disse Cassy imbarazzata. Diventò rossa come un peperone.

<<Non ti devi scusare Cassy.>> le rispose dolcemente, per poi attirarla a sé, petto contro petto. Cominciò a giocare con i suoi capelli. In seguito mise le mani dietro la nuca. Per prima cosa le baciò la nuca, e continuò per ogni centimetro del viso di lei, finendo con la bocca. Un bacio a stampo, leggero come una piuma, per poi penetrare con la lingua nella sua bocca. Cassy cominciò a sentire delle scariche elettriche per tutto il corpo, di piacere. Il suo corpo era in fiamme per l'eccitazione. Se fosse stato loro vicino Niki gli avrebbe chiesto di trovarsi una stanza per far le loro cose. Continuarono a baciarsi per oltre cinque minuti, finché il padre di Cassy decise che il party era terminato e che tutti dovevano tornare a casa. Avrebbe voluto che quel momento durasse più a lungo, ma per quello che era stato, era stato bellissimo. La ragazza salutò gli amici e Michael. Soprattutto quest'ultimo a malincuore. Tra loro le cose non sarebbero state più le stesse.

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