ILLUSIONE (pov Simone)

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È ancora presto per credere.

(Bleach)

Simone's POV

«Simone! Lo hai visto anche tu!» alza la voce mentre si lascia cadere sul letto esasperata.

«Ho visto una persona sparire alla mia vista ma questo non significa che si è dissolto nel nulla! Lily per favore cerca di essere razionale!» involontariamente alzo i toni anch'io e provo un'immensa vergogna per la mancanza di controllo.

«E di grazia dove sarebbe scomparso? Dietro ad un filo d'erba?»

«Magari è semplicemente caduto e un cespuglio ha nascosto la nostra visuale» non posso perdere le staffe per una cosa così stupida. Non è da me.

«Quale cespuglio?»

«Era buio Lily e non siamo certe di quello che abbiamo visto» sospiro cercando di calmarmi.

«Io ho visto un ladro svanire nel nulla. Puff!» accompagna il suono onomatopeico aprendo e chiudendo le dita davanti al volto.

Scuoto la testa e vado in bagno a finire di prepararmi, abbiamo iniziato questa discussione ieri sera, non mi aspettavo che Lily l'avrebbe continuata anche stamattina. Solitamente non è una persona che cerca lo scontro. 

«Quindi è normale che un uomo in giacca e cravatta, con in testa una bombetta che non si usa più da almeno cent'anni, cerchi di rubare nella casa del tuo datore di lavoro e poi svanisca davanti ai nostri occhi e nessuno chiami la polizia?» urla da dietro la porta chiusa.

«Magari l'hanno chiamata Lily, solo che noi non ci siamo accorte» esco dal bagno passandomi il lucidalabbra, oggi non è giornata da rossetto. Anzi oggi non è proprio giornata.

Sbuffa e si dirige verso il balcone, spalanca la finestra e rimane sulla soglia con le braccia incrociate.

«Quindi vuoi davvero dirmi che non è accaduto alcun evento misterioso ieri sera?» e indica il giardino della villa.

«Esatto e ora ti prego finiamola qui che devo andare al lavoro» sospiro afflitta mentre recupero la borsetta.

Lily non ribatte più, resta in silenzio a fissare il cielo.

«E quel pavone giallo fosforescente è anche lui frutto della mia immaginazione?» sussurra più a sé stessa che a me.

«Cosa stai dicendo?» fingo di non aver capito, forse è meglio concluderla qui e non indagare anche su questa novità.

«Nulla. Dai scendiamo a bere un caffè prima di andare al lavoro» sorride, finalmente è tornata la mia Lily accomodante, senza pretese, che non chiede mai nulla di esigente.

Da quando la conosco sono successi diversi eventi inspiegabili ma se dovessi accettarli, se mi fermassi un solo secondo a pensare a quello che ho visto, dovrei iniziare a credere che esista un mondo là fuori che non è come ho sempre immaginato che sia.

Dovrei fare i conti con ciò che chiamano paranormale, con credenze popolari fatte di superstizione e magia, con creature notturne e tentacoli di tenebra. 

Inizierei ad avere Paura

Paura non poter controllare gli eventi, paura di esserne soverchiata, paura di non saper discendere tra realtà e fantasia. La logica verrebbe sbalzata via dall'imprevedibilità.

Perderei il controllo della mia vita.

Questo non lo posso accettare

Devo rinnegare tutto e cercare la via più razionale, più classica, più tranquilla.



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