🦇Oc per Di Lupi, Vampiri E Creature Notturne🦇

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~#1~

~Specie:

~🦇Vampiro🦇~

~Nome:

~🦇Aretha🦇~

[Nome non molto diffuso, ha origini greche e può avere diversi significati tra cui bellezza, virtuoso e eccellente.
La madre però l'ha scelto perché più che altro le sembrava che suonasse bene]

~Cognome:

~🦇Jimenez🦇~

[Cognome diffutosi dall'America latina dopo la conquista spagnola, significa "figlio di Jimeno" che era l'alternativa medioevale del nome Simone proveniente dalla bibbia.]

~Età:

~🦇20🦇~

[Anche se per via del suo comportamento maturo sembri averne di più, in realtà Aretha ha compiuto da poco i 20 anni di età]

~Nazionalità:

~🦇Americana🦇~

[Nasce e vive (o più precisamente viveva) in un quartieretto tranquillo nei pressi di New York, nell'appartamento sopra il piccolo negozietto di fiori]

~Storia:

Non riesce a ricordare più in là dei 4 anni, per Aretha sono sempre state solo lei e sua madre, nessuna traccia di un padre o una figura che potesse sostituirla, niente.
Non ve n'era manco possibilità di lamentarsi, pur stando da sole se la cavavano bene. Stavano bene.
La madre di Aretha, Samantha o come veniva comunemente chiamata la Signora Jimenez, era una donna forte e indipendente, Aretha la ricorda soprattutto per la sua gentilezza e maternità ma anche per il suo lato severo e l'amore per le regole, insomma ai suoi occhi era la donna perfetta, il suo idolo e figura di riferimento.
Spesso l'aiutava nel piccolo negozietto di fiori imparandone fin dalla giovane età come distiguerne i nomi e significati.
Le insegnò tutto ciò che sapeva per affrontare i suoi problemi di memoria, come affrontare e controllare la sete e come vivere pacificamente in mezzo a tutti.

Stavano bene insieme loro due.

Poi un giorno Samantha uscì per del rifornimento di rose bianche, passarono minuti, ore, notti, non è chiaro ma della signora Jimenez e del suo furgoncino nessuna traccia, nessuno ha visto niente, nessuno ha detto o sentito niente.
Aretha aveva 15 anni.

Non si sta bene da soli.

Passano gli anni, il caso di Samantha Jimenez viene chiuso e lei dichiarata morta.
Aretha riapre il negozietto della madre appena ereditato, vuole rifarsi una vita, ricominciare.
Segue alla lettera le regole della madre, si fa un nome e il negozietto di fiori ottiene un nome ben rispettato e amato soprattutto da quelle coppiette amanti dei vecchi significati.
Aretha viene è amata da praticamente chiunque posi gli occhi su di lei, tra cui un certo José.
Fin dal primo approccio Aretha capisce che non si tratta di un umano ma di un lupo mannaro ma non accenna a mostrarlo finché non sarà lui a volerlo.
José comincia a venire sempre più volte al negozietto, parla spesso ad Aretha della sua vita, i suoi viaggi e della famiglia che praticamente non sopporta.
Si incontrano anche fuori il piccolo rifugio della ragazza finché lui non le dice chiaro e tondo che è interessato a lei in tutti i sensi e che è un lupo mannaro.
Aretha che sia per la prospettiva di far entrare qualcun'altro nella sua vita sia per la curiosità di una relazione di questo genere contro ogni pregiudizio, accetta il suo corteggiamento.

"Me la sono cercata."

Passano i mesi, la loro relazione sembra andare bene, per richiesta di José tengono tutto segreto per paura della sua famiglia, ad Aretha sta bene così.
Passano altri mesi, Aretha scopre di essere incinta, non vede l'ora di dirlo a José. Talmente eccitata che le escono le lacrime dalla felicità ma il ragazzo non è della stessa opinione.
Aretha è scioccata dalla sua proposta di abortire, non si parlano per una giornata intera.
Il giorno dopo prova a chiamarlo ma le parte la segreteria telefonica, prova a richiamarlo qualche ora dopo ma continua a non rispondere. Il giorno seguente decide di andare a casa sua per avere delle spiegazioni ma nessuno le apre la porta, viene a sapere che José se n'era andato il giorno prima.
Aretha è nel panico, non vuole crederci fino all'ultimo poi qualcosa accade, un dolore lancinante al ventre, è spaventata, le sta venendo da vomitare e urlare nello stesso momento,la vicina che l'aveva informata della partenza del ragazzo chiama allarmata un'ambulanza.
Nonostante però le dolci parole della donna per rassicurarla Aretha sa già che il peggio è arrivato.
Aveva appena abortito, aveva perso quello che sarebbe stato un bambino.

Non si sta bene da soli.

~Aspetto+foto:

Alta circa 1,68 m, Aretha possiede un corpo snello, dalle curve leggere e appena accennate.
I suoi capelli sono di un marrone scuro tendente al nero, lasciati lunghi con una frangia che cade sopra le sopracciglia.
Possiede dei occhi grandi e ben delineati dalle folte ciglia, le iridi sono viola scuro tendente al bluastro. È spesso complimentata dal quartiere e dai clienti per i suoi bei occhi e da come sembrano emanare un aria di gentilezza e familiarità.
La sua pelle è liscia e ben curata nonostante il suo apparente pallore.
I lineamenti del viso sono leggeri e quasi fanciulleschi.
Ogni tanto si trucca ma sempre in forma leggera e non troppo appariscente.
Aretha dai sedici anni in su ha risultato dei leggeri problemi di miopia il che la porta ogni tanto ad indossare delle lenti a contatto o occasionalmente ad usare gli occhiali che spesso le danno l'aria di essere ancora più grande.

~Carattere:

Ragazza intelligente e perspicace Aretha riesce sempre a distinguersi grazie alla sua esperienza nel leggere le espressioni altrui.

È molto sensibile e ha sempre intorno a lei un aria tranquilla e serena particolare che riesce a mettere a proprio agio anche la più timida delle persone.

Aretha è molto legata alle regole della madre per cui molti dei suoi atteggiamenti sono anche influenzati da queste.

Regola n° 1: Sii sempre composta e lascia che gli altri vedano ciò che tu vuoi che vedano.
Aretha è una giovane particolarmente educata e composta. Conosce le buone maniere e le applica ove possibile.
Anche se non sembra è una ragazza che ci tiene al suo aspetto per cui cerca di curarsi e di darsi del tempo per lei per star bene.
Sta molto attenta a ciò che indossa a seconda di ciò che vuole che la genente pensi di lei.
Comunque vada sembra avere un debole per lo stile casual ed il giacchetto di pelle nero è il suo preferito.

Regola n° 4: Ricordati che il cliente ha sempre ragione percui mantieni costantemente un sorriso caldo e tranquillo qualunque cosa accada.
Secondo questa regola infatti Aretha mantiene sempre un sorriso anche se piccolo sul volto anche se certe volte vorrebbe spaccare tutto dalla rabbia o esplodere dalla frustrazione.

Regola n° 5: Sii la persona che il cliente vuole che tu sia.
Osservando la madre a lavoro la piccola Aretha apprese il grande talento della Signora Jimenez della recitazione di diversi personaggi.
Ha imparato a mimare i comportamenti delle persone che aveva davanti e quali atteggiamenti era meglio adottare davanti certe situazioni: mettiamo caso che al negozio arrivi quella cliente (la solita signora di mezza età che cerca il regalo perfetto per la figlia in dolce attesa), tutta sovreccitata dalla grande notizia appena arrivata, a quel punto Aretha metteva su il personaggio della commessa curiosa e altrettanto eccitata lasciando parlare la cliente di vita e miracoli della figlia e futuro pargolo; se arrivava il cliente scorbutico e chiuso Aretha metteva su il personaggio della giovane fioraia gentile e silenziosa non facendo mai domande troppo intrusorie; infine se invece arrivava quel cliente cupo dall'aria depressa Aretha si trasformava nella mamma-amica in modo che si sfogasse se ne aveva bisogno e si tranquilizzasse.

Regola n° 13: Mantieni tutto sotto controllo.
È una regola aperta a tutti i campi e dai mille significati nonostante la sua semplicità.
Può riguardare il lavoro per cui deve mantenere tutto in ordine, le consegne che siano catalogate con precisione, mantenere al meglio le piante e le entrate e le uscite sotto controllo.
Può riguardare la sete per cui deve fare attenzione a non farle perdere il controllo e di conseguenza ferire qualcuno.
Può riguardare la vita privata per cui deve stare attenta alle compagnie ed a mantenere un profilo basso ma conosciuto nel quartiere.
Oppure per finire può riguardare i sentimenti il che ci porta alla quattordicesima regola.

Regola numero° 14: Mai mostrare le proprie debolezze.
A primo impatto sembra una regola un po crudele ma è l'unica difesa che possiede.
Essendo una ragazza sensibile tende a mettersi nei panni degli altri molto facilmente ed a mettere i massi degli altri sulle sue spalle.
Questa regola è l'unica cosa che la tiene dal cadere e dal rompersi definitivamente.

"Mostra sempre un animo forte, non permettere agli di spezzati qualunque cosa accada. Se proprio devi piangere fallo quando sei sicura che nessuno ti vedrà. Il mondo là fuori può essere bello quanto può essere terribile, promettimi che farai attenzione."
"Lo prometto"

Ha qualche problema a memorizzare le cose per cui ha preso l'abitudine di appuntarsi le date e cose importanti.
Da piccola quando doveva memorizzare i fiori ed i loro significati la madre la portava spesso nei parchi dove le faceva fotografare le piante che vedeva e aiutandoli a memorizzare.
Ma dato che questo metodo non utilizzabile in molti casi ha incominciato a fare dei disegni appuntandoci accanto le cose più importanti da sapere, questo le ha fatto scoprire una nuova passione e dall'età di 13 anni ha iniziato a farlo anche con le persone sviluppando sempre di più questo "hobby" (ovviamente non in loro presenza per non farli stare a disagio).

Conosce le basi per l'auto difesa ma secondo la regola n° 52 non le è permesso usarla se non è strettamente necessario e soprattutto su un cliente o davanti ad esso.

Comunque vada nonostante il suo bel faccino innocente sembra che le piaccia prendersi gioco delle persone e giocare con le loro reazioni sui doppi sensi per poi giocarsela con "Oh ma io non ho mai detto questo! Sei stato tu a dirlo,proprio ora."

~Fa parte di una famiglia?:

Nope, erano solo lei e sua madre in principio, poi è successo quel che è successo ed è rimasta solo lei.

~Descrizione anello:

Il suo è un anello argentato dalla forma quasi medievali.
All'interno di quello che sembra un occhio vi è incastonata una pietra sferica blu notte a fare da "iride".


~Cosa pensa della religione:

È sì cristiana ma non tanto da mettersi a pregare ogni notte e ogni mattina.
Cerca di sopportare le battute sulla religione ogni tanto ridendoci su un po anche lei, se invece la situazione si rivela troppo scomoda si allontanerà e basta.

~Cosa pensa dei licantropi/lupi
mannari:

Niente di particolare. Solo perché ha avuto brutte esperienze con uno di loro non significa che siano tutti così, li tratta come tratta tutti gli altri.

~Cosa pensa degli angeli/demoni:

Non ne ha mai visto uno quindi è particolarmente incoriosita su quale sia il loro aspetto ma senza far intravedere troppo entusiasmo all'esterno per non sembrare scortese.

~Cosa ne pensa delle altre razze:

Niente di particolare dato che le è stato insegnato di trattare il prossimo come lei vuole essere trattata, ovviamente finché qualcuno non diventa di troppo rude.

~Ha mai incontrato altre specie?:

Sì, nel suo negozio oltre ad esseri umani c'è qualcuno di altre specie che viene per un piccolo acquisto o per delle consegne.

~Ha mai ucciso?:

No, solo l'idea la disgusta e terrorizza.

~Paure:

Rimanere da sola, l'idea di vedere le persone amate andarsene pian piano lasciandola sola la spaventa e le mette ansia.
Ha una leggera paura per i rumori forti ed improvvisi.

~Cosa piace:

¶La notte¶
Le piace la vita notturna della città, come questa una volta buio si colori di mille luci e colori e sembri avere tutto un altro aspetto.
Le piacciono anche quelle notti in luoghi isolati senza luci artificiali dove è possibile vedere il celo stellato nel più completo silenzio.

¶La pioggia¶
Il suono che provoca cadendo è così rilassante, quando va a cadere sulla pelle spoglia dove puoi sentire le gocce gelide scivolarti addosso portando via con sé lo stress e le preoccupazioni di quel giorno, come farsi una doccia gelata ma all'aperto.

¶La buona musica¶
Quella musica allegra ma che non da troppa adrenalina, perfetta per un pomeriggio da passare a leggere con una tazza di the caldo o semplicemente a pensare a niente, nel bel mezzo della camera circondata da cuscini.

¶Gli indovinelli¶
Come detto prima è brava ad indovinare ed è una ragazza perspicace, questo è dovuto ai diversi gialli che legge e i vari indovinelli con cui passa le domeniche sere.

¶I libri storici¶
Le piace leggere di altre epoche giusto per staccarsi un attimo dalla monotonia dei giorni nostri.

~Cosa non piace:

§Le persone rudi§
Odia chi è scortese o afferma l'esistenza di qualche "gentil sesso".
Non è mai stata una fan delle parolacce o di linguaggi scurrili comunque.

§Le domande intrusive§
Proprio perché non ne pone alcuna ai suoi clienti non le piace che vengano fatte anche a lei, la mettono a disagio.

§I film sui vampiri§
Essere parte di una specie e vedere come questa viene stereotipata nei film di questo millennio è piuttosto.. come dire.. Scomodo.

§Il sangue degli alcolizzati§
Controlla bene la sete ma anche se stesse per perdere il controllo non berrebbe mai il sangue di qualcuno che ha appena bevuto o che si è drogato.
Odare il retrogusto amaro di questo e non vuole sapere gli effetti che potrebbe avere su di lei.

~Orientamento sessuale:

Eterosessuale

~Disponibilità a relazioni:

Sì anche se è abbastanza titubante non volendo rivivere lo stesso terrore due volte.

~Altro:

Il suo personaggio gira praticamente tutto intorno al lavoro da fioraia.

La sua scrittura in stampatello è molto simile a quella di una macchina da scrivere.

La madre non le ha mai spiegato nei dettagli tutto ciò che un vampiro è capace o no di fare perciò non sa se la cosa dell'eternità è vera o solo una leggenda metropolitana.
Potrebbe chiedere ad un altro vampiro ma è troppo timida e imbarazzata per farlo.

Nonostante non le piaccia il gusto di molti alcolici è una che l'alcool lo regge bene e potrebbe andare avanti per diversi shottini senza ancora sentirsi affetta da esso.

Voce:

https://www.youtube.com/watch?v=Xj-BNpG7Kzo

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