10.

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

(Grace's POV)

Ero in trappola, non sapevo più che fare o come procedere, era come una minuscolissima stanzina chiusa, non c'era nessuno spazio per far entrare l'ossigeno, magari da su, però avrei fatto fatica lo stesso. Non ero sola, essere rinchiusa con 'the dark-coated boy',ma non mi entusiasmava affatto, è come mangiare lo stesso piatto una cinquantina di volte.

Rimasi accovacciata per un bel po' di tempo e nel momento in cui alzai lo sguardo, lui mi disse:

«Senti un po', tu hai mai avuto dei genitori?» disse con voce pensierosa,

«Credo di sì, ma mi hanno abbandonata assieme a mio fratello da quando ero a soli undici anni, ora ne ho sedici e ciò vuol dire che non gli ho visti per cinque anni, i primi sei anni di vita non contano mai, ero ancora piccola e non capivo tanto l'importanza di avere dei genitori, nel mio compleanno quando ho compiuto dieci anni, nella festa erano tanto felici, insieme ai miei amici abbiamo festeggiato grandiosamente, però...»,

«Dicevi?»,

«Però, quando la festa era finita, andai saltellando felicemente nella mia stanza quando a tal punto passai davanti alla porta della camera dei miei genitori, sentii un pianto e in quel momento aprii un pochettino la porta e sbirciai poco poco; era mia madre che piangeva, diceva, tipo frasi del genere:" Ora non potremo più far niente, Jules, ha già compiuto dieci anni! Quanti anni ci mancano ancora?", da solo quelle parole capii che stavano parlando di me ma non percepii il motivo!»,

«Capisco, se bene ho capito, i tuoi ti nascondevano qualcosa che tu ora non sai, dico bene?»,

«Credo che tu abbia ragione e comunque, anche se gli rivedo, non credo che riuscirò a chiamarli ancora 'mamma e papà', ma sp-spero di r-riuscirci, muoio dalla voglia di pronunciare queste parole, mi fanno sentire sicura e coccolata.»,

«Sono davvero colpito, sai davvero farmi commuovere con le tue frasi meravigliose!»,

«Ti ringrazio ma, tu che ci fai qui, sei per caso un'immagine per sì che io possa continuare la mia avventura o forse anche tu hai una storiella dietro a tutto questo proprio come me?»,

«La seconda domanda è quella affermativa, vedi, anch'io un tempo avevo dei genitori, ogni volta che ci penso non so più cosa dire e...»

«Su, non fare così, tutti abbiamo un lato difficile nella nostra vita, e sai, bisogna sempre piangere e mai tenersi nascosti col proprio dolore; quando abbiamo del dolore imprigionato in noi, il nostro cuore si appesantisce, è come se fosse fatto di ghiaccio, ma se noi facciamo scorrere le nostre lacrime piangendo, esse scioglieranno il ghiaccio e lo faranno tornare di nuovo forte e di un rosso fiammeggiante pieno di passione!»,

«Tu sì che ci sai fare con queste cose però, anche se mi calmo, un po' di dolore dovrà sempre pur rimanere, non credi?»,

«Già e, una cosa, anche i tuoi genitori ti hanno abbandonato?»,

«Non proprio. Sai, i miei, quando ero appena nato, erano molto giovani, mia madre era molto dolce, gentile, affettuosa e premurosa! Mi baciava e abbracciava sempre, ogni singolo giorno e assieme a mio padre, lei diceva che io e lui eravamo tutta la sua vita e certe volte quando scherzava, diciamo che era più o meno un segreto fra me e lei, in verità ero io la sua anima, se io fossi morto, lei avrebbe fatto la mia stessa fine.»,

«Tua madre doveva essere una donna davvero fantastica! Ma che fine hanno fatto?»,

«È complicato, io l'ho sempre vista ma lei e papà sembravano più giovani del solito, una volta la stavo per chiamare ma lei si è messa a ridere e mi ha detto che ero un ragazzo davvero divertente e gli piacevo pure!»,

«Ovvio che gli piaci, sei suo figlio e aspetta un momento, mi sono persa potresti spiegarti?»,

«In quel momento lei non era mia madre, era solamente una normale quindicenne che faceva cose da quindicenne. Da quel momento ho vissuto da solo visto che avevo diciott'anni...»,

«Se bene ho capito, tua madre era più giovane di te?»,

«Ti ho detto che in quei momenti lei non era mia MADRE, a dir la verità, era la mia ragazza; ho trascorso delle bellissime giornate con lei e poi, per qualche strana ragione, ho cominciato ad impazzire, sembrava che tutto l'universo mi volesse far fuori e poi tante altre cose e alla fine, eccomi qui.»

(Grace pensa):' Assomiglia esattamente alle stesse cose che son successe a me, tranne la prima parte'.

«Sapresti dirmi come si chiamavano i tuoi genitori?»,

«L... e, scusami n-non posso dirteli, è un segreto»,

«Io credo che ci siano un po' troppi segreti fra noi, secondo me sei solo una comparsa per far continuare la mia avventura e a far sì che io sia la protagonista.»,

«Non so che ti prende ma sicuramente non è così, anche tu potresti essere la stessa cosa per me e se ben tu sai, solo e solamente una singola persona può dar fine a tutto questo, ho saputo che viene chiamata 'la signora della fine', lei sa la fine di ogni cosa in questo mondo, cos'è successo, cosa succede e cosa succederà; lei sa TUTTO!!!».

(Narratrice) Grace e 'the dark-coated boy' non si parlarono per un bel po' di tempo, il silenzio finalmente avrebbe potuto regnare in quel pozzo ma non per lungo, il ragazzo fu il primo a romperlo:

«Senti, se tu in futuro avresti un bambino, come lo chiameresti?»,

«Non so perché all'improvviso questa domanda ma ti rispondo volentieri; se nasce un maschietto lo chiamerei Michael o Micky, mentre se nasce una femminuccia la chiamerei Diana, abbreviazione di Diamond.»,

«Lo sapevo, è lei la vera...»,

«Come scusa? Io sarei la vera?»,

«Nulla, nulla, davvero, niente, cercavo di formulare una di quelle frasi meravigliose che riesci ad esprimere tu! Davvero, non stavo per dire nient'altro!»,

«Okay, calmati, se lo dici tu! E già che ci siamo, potresti dirmi come ti chiami? E non mi dire che è un altro segreto!!!»,

«Mi spiace dirlo ma anch'esso è un segreto. Non arrabbiarti, è quello che mi è stato detto non posso disubbidirlo...»,

«Disubbidire chi? Facciamo così, lasciamo stare sti' segreti, perché se continueremo a fare così, vedrai che esplodo»,

«Ah ha, nessun problema!»,

«Non hai caldo? Avere addosso quel manto lunghissimo e nero tutto il tempo dovrebbe farti sudare un sacco; pesante com'è!»,

«Qui nessuno ha caldo, fa sempre freddo e, anche tu dovresti congelarti.»,

«Però io non sento nulla, ho solo un'infinità di caldo! Mi sembra di essere al top del Vesuvio, cioè quel che voglio dire è che mi sento vicinissima al Sole!»,

«Questo non è possibile, anche se sei venuta dal pianeta Terra, ora che se qui dovresti avere la nostra temperatura corporea, fammi controllare.».

A quel punto cominciò a toccarmi varie parti del corpo per capire se fosse vero quel che avevo detto, fui obbligata a togliermelo di dosso perché la cosa stava diventando piuttosto astrusa, anzi, super astrusa, mi stava quasi per sprofondare a terra.

«Allora dicevi sul serio che eri calda, stai scottando moltissimo, il tuo sangue deve essere molto agitato, non va bene.»,

«Da quando il sangue può essere agitato? Se non va bene, cosa cavolo dovrei fare! Per favore, potresti aiutarmi, te lo chiedo in ginocchio!?»,

«Beh..., se reagisci così ai segreti ti tale livello, vorrà dire che ti svelerò tutto ma, dobbiamo andare in un luogo un po' distante da questo punto; ti spiegherò il motivo una volta arrivati là.»,

«Certo, mi fido di te, ti conosco abbastanza da fidarmi; infondo, prima, sei riuscito a portarmi fino a qua sana e salva.»,

«Sei veramente molto carina, ora andiamo!»,

A quel punto mi afferrò il polso e iniziammo a volare energicamente. Volargli accanto e assaggiare la forte brezza era una sensazione miracolosa; sento di amarlo come amavo Slade. Dalla prima parola che mi aveva rivolto, la sua voce mi stava sembrando famigliare, molto famigliare ma, dopo tutto quello che ha cominciato a succedermi e ad accadere qua intorno, non ho avuto neanche un secondo per pensarci un po' su. Un momento, neanche un secondo? Tutti hanno, almeno credo, un minimo di secondo di cervello libero, come mai io no, tutta questa storia del ragazzo, la voce, il neonato ed altre cose che vorrei elencarle, cominciano ad essere poco fitte; credo proprio che questo giovanotto sia frutto di tutto questo, un po' troppi segreti per i miei gusti!

Ecco, adesso mi sta venendo in mente di chi potrebbe essere la sua voce, assomiglia esattamente a quella di...

«Sai, è una delle mie prime volte volare in questo modo, per te com'è?»,

«Ehm..., fantastico e per me stiamo volando un po' troppo in alto, non credi?».

Continua....



Hey genteee!!! Ormai saprete a memoria le mie conclusioni, ma dai che non fa male ripetere le stesse cose 85856534658456466747658746476 volte, anche il 10° capitolo è online e spero che vi possa piacere; come sempre fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi va, raccontatemi qualcosa, se per caso vi ritrovate in alcune di queste azioni.... buona lettura carrissime/i 💕💕💕💕💕💕💕💕💕💕💕💕💕💕💕💕💕💕


Voglia di vivere da 1 a 10?

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro