11

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

<< Stellaa>> urla mia mamma dal piano superiore <<c'è un gufo per te>>

Salgo le scale di corsa e la raggiungo in cucina, dove un gufo vola e aspetta che gli venga sottratta la lettera dal becco del gufo.

<<È di Draco Malfoy>> storce la bocca.

<<Sicura che va bene così?>> chiede mia madre preoccupata e io annuisco.

<<È questo che voglio, anzi, è quello che ho sempre voluto>> dichiaro<<forse avevo solo bisogno di qualcosa che mi aiutasse a capirlo>>

Annuisce e mi da un bacio sulla fronte:<<Allora tra un po' chiamo Vivien>>

Annuisco e torno in camera mia per aprire la lettera di Draco, ho paura di cosa ci possa essere scritto e di come possa aver reagito alla decisione che ho preso... immagino, non bene.

D'altro canto, io sono ancora arrabbiata per ciò che ha fatto, capisco tutto, ma si trattava comunque di mia madre!

"Cara Stella,
Ieri sono tornato a Hogwarts e per tutto il viaggio mi sono immaginato come sarebbe stato rivederti: mi avresti urlato? Mi avresti ignorato?
E mi sono immaginato cosa avrei potuto dirti, ho immaginato circa un centinaio di cose che avrei potuto dirti, ma alla fine non sono nemmeno riuscito a sceglierne una perché mi sembravano tutte stupidaggini.
Quando mi hanno detto che ancora non eri arrivata mi è venuto un infarto, poi ieri sera la verità mi è arrivata addosso come un secchio di acqua bollente: si bollente, non gelida.
L'acqua gelida è una consapevolezza tagliente, invece questa è stata sofferente.
Piton è  entrato nella nostra sala comune (probabilmemte per la prima volta da quando si è diplomato) e ha detto che non saresti tornata perché Silente aveva deciso che avresti "rappresentao Hogwarts in un progetto integrativo con Ilivermony" o non so che... qualche fandonia del genere.

È palesemente una cazzata, tu non faresti mai una cosa simile, immagino che hai lasciato Hogwarts, e ne sono felice perchè sei al sicuro.

Ma mi manchi, mi manchi tanto, se potessi baciarti un ultima volta vorrei farlo con gli occhi aperti, con le iridi dentro le tue così magari riesci a entrare nella mia mente e forse solo così crederesti veramente che io sono perso di te.

Vorrei tanto trovare un modo per farmi perdonare, peccato che non esiste.

Spero tua madre, anche se mi odia, stia bene e che un giorno, forse, mi riuscirai a perdonare.

Di tutto ciò guardiamo il lato positivo: sei lontana da qua e lo sarai quando qualcosa di terribile accadrà."

La lettera non era stata conclusa, o meglio, era stata conclusa ma il foglio era stato strappato, infatti non c'è nemmeno un minimo di bordo inferiore né la firma,lasciata sul retro del foglio.

La sfioro con le mie labbra lasciandogli un leggero strato di burro cacao alla vaniglia, poi la nascondo sotto il mio cuscino e afferro la mia borsa, con dentro i libri di storia, geografia, francese, una copia di Romeo e Julietta ed esco di casa.

Mi sento triste, perchè sto lasciando una parte di me a Hogwarts, ma mi sento anche come se stessi lasciando un masso che mi teneva legata a terra e ora mi sento libera, libera di volare  verso ciò che io voglio.

Hogwarts è  un posto fantastico, ma non è il mio posto: il mio posto è qua tra i babbani. Tra le persone senza poteri, semplici.

Controllo di avere la bacchetta,  piccolo obbligo di mamma: "di questi tempi, è meglio sapersi difendere" ha detto rimettendomi la bacchetta in mano dopo che le avevo detto di non volerla più.

In cambio ha accettato che entrassi nell'Ordine, non che le abbia dato tanta possibilità di scelta quando le ho detto che se avessi tenuto la bacchetta ogni tanto dovevo anche avere una scusa per usarla.

Alla fine quando Remus le ha ricordato che lei a 18 anni non aveva fatto nulla  che fosse meno pericoloso ha dovuto accettare senza repliche.

<<Straniera>> attira la mia attenzione Vivien correndo verso di me con la sua divisa, non trpppo differente da quella di Hogwarts.

<<Hey>>le sorrido.

<<Ammettilo che ti mancavo>>ridacchia e alzo le spalle.

<<Andiamo, dopo tanti anni che parlo di questa simpaticissima Stella tutti ti vogliono conoscere>>ride trasciandomi con se<<non farmi fare cattiva figura, eh>>

Cammino affianco a lei, appena compare la sagoma di una ragazza bruna ferma sul marciapiede  alza una mano urlando:<<El, siamo qua>>

Poi mi trascina con se verso la mia nuova scuola, la mia nuova vita...


Spazio autrice
Colpo di scena... immaginavate una scelta del genere? Cosa ne pensate?

Una stellina per farmi sapere se vi è piaciuta

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro