Il difetto di chi non parla

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Perché chiamarlo difetto? Perché non può essere un pregio?
Alcune volte lo è ma spesso ci rovina la vita. Idee e opinioni altrui che non vengono né confermate né smentite da parte della persona a cui sono rivolte.

Allora perché stare zitti? Perché tenersi tutto dentro?

Per proteggere qualcuno? Per paura del giudizio degli altri? Per il timore che qualsiasi cosa dirai sarà sempre e comunque usata contro di te? O forse per la paura che parlando del dolore, il dolore diventi reale?

A volte basta omettere anche solo una parola ed ecco che la persona che abbiamo di fronte si fa un'idea completamente distorta di noi.

Forse va bene così, forse molti non capiranno queste parole.

Coloro che non parlano non sono apatici, non provano meno emozioni degli altri. Anzi, forse ne provano di più. Ed è proprio perché ne provano di più che hanno bisogno di nasconderle. O forse, meglio di nasconderle, si può dire soffocarle, sopprimerle, con la speranza che se ne stiano tutte e buone lì dove vengono rinchiuse.

Spesso non è così: le emozioni fanno quello che vogliono andando incontro e contro la nostra volontà.

Alcune emozioni si possono contenere abbastanza bene altre invece è impossibile occultarle.

Come vi sentite quando tutti piangono e voi no? Come ci si sente ad essere in grado di compartimentare le proprie emozioni?

Di certo non ci si sente forti, non ci si sente "duri" come si suol dire oggi.

Quasi ci si sente deboli, deturpati, diversi e spesso si viene etichettati come apatici, incapaci di provare emozioni, o peggio: menefreghisti.

Ci si sente morire dentro a volte. E si rimane lì ad aspettare. Ad aspettare qualcosa che molto probabilmente non arriverà mai. Qualcosa che dobbiamo prenderci da soli.

E con questo qualcosa si intende lo spazio per essere emotivi. Alcune persone non piangono per non fare rumore, altre per non apparire deboli. Ma le lacrime non significano debolezza. Anzi, semmai significano forza. Forza di mostrare il viso, senza maschere, nei momenti peggiori, dove si è emotivamente fragili e vulnerabili.

Quante volte si piange di notte nel letto con il cuscino sulla faccia? Quante volte desideriamo non farci sentire?

E se nel letto accanto ci fosse qualcun altro che sta emotivamente male?

Dovrebbero inventare la sindrome del letto accanto, secondo la quale le persone che ne soffrono non riescono a mostrare le loro emozioni contemporaneamente a qualcun altro.

C'è chi è convinto di doversi dimostrare forte mentre tutti intorno a lui soffrono, mentre pian piano dentro muore anche quella persona. Pensava di aiutare gli altri ma aveva anch'egli bisogno di aiuto.

Rinuncereste a voi stessi per qualcuno? Dipende da cosa c'è in gioco e soprattutto da chi è quel qualcuno.
Riuscite a comprendere cosa significhi realmente rinunciare a se stessi?

La realtà è che chi rinuncia a provare emozioni, o chi le nasconde sperando che non si intensifichino, si spegne lentamente. Ci si spegne senza quasi accorgersene o senza capire che il processo è ormai iniziato. Ci si spegne e allora le possibilità sono due: sprofondare rovinosamente nell'apatia, o perdere completamente e inequivocabilmente il controllo.

Nel primo caso il processo di spegnimento arriva al termine. Non si sentono più le gioie della vita. Si vive di malinconia, repressione e depressione.

Nel secondo caso quando una persona perde il controllo può fare del male a sé stessa o agli altri.

Le emozioni possono ferire più delle lame, ed è così, la maggior parte delle volte.

Alcune persone non mostrano le loro emozioni perché combattono una guerra dentro ogni giorno, una guerra contro sé stessi. Combattono per non sentirsi sbagliati, inferiori, per non abbandonarsi alla depressione. Resistono agli sguardi e ai commenti di tutti coloro che non credono che possano mai essere qualcuno. Ecco: combattono per essere qualcuno. Non per dimostrare qualcosa agli altri ma per convincersi che vale la pena di vivere sorridendo.

Alcune persone direbbero queste frasi urlando. Arrabbiati perché nessuno ha rispetto della loro battaglia emotiva.

Perché tenere un sorriso sulle labbra se a strappartelo saranno le persone più vicine a te, quelle che ti dovrebbero supportare?

Il sorriso è la cosa migliore che possiamo indossare... anche se non ne siamo sempre convinti.

La rabbia, il dolore, la tristezza,... sono cose con le quali prima o poi si impara a convivere ma non è mai una convivenza piacevole. È sicuramente meglio liberarsene.

Le persone che non parlano, che non esternano le proprie emozioni, mi piace definirle artisti perché trovano comunque un modo per esprimere le emozioni che provano. Che sia l'arte, la scrittura o semplicemente guardare il cielo piuttosto che pensare imbambolati sotto la doccia.

Ecco: certe persone non piangono semplicemente perché non vogliono farlo e potrebbero esserci milioni di motivi sotto. Tuttavia un addio rimane comunque triste, con o senza lacrime; si potrebbero fare centinaia di altri esempi.

Sentirsi chiamare apatici, menefreghisti o insensibili non è una cosa che fa piacere ma soprattutto non è una cosa rispettosa.

Celare le proprie emozioni non significa essere menefreghisti e ogni volta che ce lo si sente dire si viene annullati emotivamente.

Provare emozioni è umano, così come lo è ridere, piangere, urlare, sorridere e tenere il broncio. Si parla di emozioni: qualcosa a cui non possiamo rinunciare e che non possiamo evitare di provare.

Provare più emozioni possibili, tutte quelle che si riescono a sentire, emozioni che ancora non hanno un nome, mi sembra un ottimo modo per vivere.

https://www.youtube.com/watch?v=qDUvSkQFm28

🖤🖤🖤

Ciao a tutti
Ecco a voi una nuova one-shot. Ho deciso di trattare un tema che mi sta particolarmente a cuore. Per me non è facile parlare di certi argomenti (ecco perché li ho scritti hihi).

A parte gli scherzi, ci tengo davvero molto a questa one-shot e mi piacerebbe tantissimo sapere cosa ne pensate anche voi... basta un commento, un messaggio in privato... quello che volete.

Non dimenticatevi di mettere una bella stellina che mi fa sempre piacere.

Spero che abbiate trovato nelle mie parole uno spunto su cui riflettere o semplicemente siate d'accordo con me. Mi va bene anche se non lo siete e magari possiamo aprire un dibattito nei commenti.
Ok... sono stata già abbastanza lunga...
Un bacio a tutti!

~Emma🐺

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