Capitolo 20

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Domenica 30 Giugno 21:08

Sono passate due fottutissime settimane dall'ultima volta che ho visto Aaron, da lì non l'ho più visto.
Ma stamattina, salutando il ragazzo di mia cugina che non vedo entrambi da tanto ho risentito il suo profumo e mi ha causato di nuovo i brividi.
Non riesco a capire se mi manca o meno. Se ci teneva tanto a me non ci saremo allontanati e chissà, non è detto che ci sarà un ritorno.

Stasera sto uscendo con i miei e spero vivamente di non incontrarlo.
Ho appena finito di truccarmi e sto cercando nell'armadio qualcosa da mettere.
Alla fine opto per una gonna bianca e un top scollato nero. I capelli li lascio sciolti al naturale, non ho tempo di farmi le onde.

Esco di casa con mia sorella e i miei genitori e in poco tempo ci troviamo in piazza.
C'è la musica che proviene da qualche bar e in lontananza lo vedo.
Dopo due fottutissime settimane è di nuovo qui.
Mia sorella corre incontro a Matthew ed è come se sapesse già che si dovevano incontrare.
L'hanno fatto di nuovo, solo per farci chiarire. Questa cosa mi fa salire i nervi perché dopo quello che ha fatto non voglio ritornare sua amica o ancor di più la sua fidanzata. Ma oltre tutto però mi manca, ma ho paura di tornare con lui perché non voglio soffrire nuovamente.

Proprio nel momento in cui io lo fisso vedo una certa ragazza corrergli incontro. Che cosa.
Mi avvicino a mia sorella perché mi accorgo dopo poco di essere rimasta da sola.

«Isa, tu lo sapevi?» Le chiedo perplessa e in preda dall'ansia per avermi già rimpiazzata.

Isobel fa spallucce e chiede a Matthew se lui sapeva già qualcosa di tutto quello e appena lui si gira verso il fratello rimane sconvolto tanto che gli correre incontro prendendogli un braccio e dirgli qualcosa in modo molto sgarbato.

«Ma si può sapere che stai facendo?»

Matt è incazzato e Aaron si scosta dalla sua presa e fa un passo indietro prendendo quella ragazza per mano facendola allontanare.

«Ma sei impazzito? Vuoi fare una scenata davanti a tutti?» Dice Aaron seccato. «E poi non ti importa, non hai bisogno di sapere con che persone mi frequento ne tanto meno con chi mi fidanzo. Sono cazzi miei» Si gira verso di me e mi lancia un'occhiataccia fulminea.

Lì il mio corpo non lo sento più reggere.
Le gambe si fanno pesanti, il cuore mi batte all'impazzata e non è già la prima volta.
Vado di corsa da mia madre con tutta la forza che mi rimane e la prego di darmi le chiavi per tornare a casa.

«Tesoro che cosa succede?»
«Mamma per favore dammi le chiavi di casa poi ti spiego tutto» La scongiuro mentre le mie gambe continuano a vacillare.

Mio padre vedendo la situazione non mi lascia andare a casa da sola, così mi fa sedere in un bar lì vicino e chiama la Croce rossa. Senza dirgli cosa mi stava accendendo ha capito subito che qualcosa non andava.
Isobel e Matthew si avvicinano a me così anche mia madre e vedo ancora in lontananza Aaron che mi fissa mentre la sua ragazza prova a dirgli qualcosa ma lui è proprio bloccato nella mia direzione.
Sta facendo il mio stesso errore, mi guarda ma nel frattempo ha un'altra così come ho fatto io con lui.

Proprio ad alzarmi lasciando perdere tutto ciò che ho davanti, appena sono in piedi mi gira la testa e sento le tempie pulsarmi.

«Phoebe tieni, bevi un po' d'acqua» Mio padre mi prende un bicchiere e sento il formicolio alle mani e non riesco nemmeno ad aprirle. Inizio a sudare freddo e il cuore continua a battere come non mai.
Non ho mai avuto un'attacco di panico in vita mia e oggi è la prima volta per colpa di un rimbecillito.
Sento ancora la testa girarmi e quasi non mi viene da svenire, mi si appanna pure la vista ma sono ancora cosciente da capire ciò che ho intorno.
Vedo la famiglia Thompson venire verso di me e altra gente che non conosco chiedere ai miei genitori come sto.
Ad un certo punto sento arrivare la croce rossa e vedo una di loro venirmi incontro e aiutarmi a riprendere fiato.

Si abbassa per mettersi all'altezza in cui sono seduta e mi prende le mani stringendole forse a sé «Adesso, espira ed inspira piano piano finché non riprendi a respirare regolarmente.»

Provo a fare quello che mi dice, ma la cosa che fa più male e che penso in questo momento è che Aaron, quel cafone di cui sono innamorata, mi sta ancora guardando mentre è mano nella mano con quella ragazza. Anche con la vista appannata lo vedo da lontano che sta facendo, lo riconoscerei anche da un miglio dopo tutto quello che mi ha fatto.

«Stai facendo la scelta sbagliata Aaron, fidati» Sussurro mentre le lacrime prendono la meglio di me e scendono silenziosamente rigandomi le guance e sento l'eyeliner colare e bruciarmi la punta dell'occhio.

Quando sento la ragazza terminare quello che stava facendo mi asciuga le lacrime e mi dice «È tutto finito, adesso puoi stare tranquilla.»

Mi accarezza la guancia e si rimette in piedi raccomandando ai miei che è tutto risolto e che possiamo tornare a casa tranquilli.
Appena sento la Croce Rossa andarsene, strizzo un attimo gli occhi dal pianto e finalmente mi ritorna la vista come prima.

Mia mamma si avvicina a me e mi mette il braccio intorno alla mia spalla «Ho notato come ti guardava e ascolta..» Fa una paura di riflessione e io ho il tempo di girarmi verso di lei prima che riprenda il discorso. «Se non ti manda un messaggio per sapere come stai non ne vale la pena. Perché ha visto come stavi in quel momento e l'ha pure capito cos'è successo anche se in compagnia di quella ragazza.»

Annuisco solamente a ciò che ha detto, anche se ripensandoci bene mi sono sentita male per colpa sua di averlo visto con quella ragazza.
Mi ha rimpiazzata in così poco tempo. Forse era veramente troppo tardi per lui e quelle parole di quella sera in realtà non valevano niente.
L'ha fatto solo per incastarmi per lasciarlo andare una volta per tutte  perché lui non mi ha amato veramente..per lui ero solo un passatempo.

Sono stata proprio una stupida a credergli che mi amava veramente e adesso mi sento una merda dopo quello che è successo qui in piazza davanti a tanta gente che mi fissava e chiedeva di me.
Ho sbagliato a fidarmi di lui sapendo che parlava di me alle sue amiche in un certo modo.
Florence a darmi della stronza senza conoscermi e Joy che gli diceva di perdermi perché non ne valeva la pena a stare con una come me.

Torno a casa presto, alla fine sono riuscita a convincere i miei.
Accendo la luce e mi trovo Oliver davanti la porta.

«Amore che ci fai tu qui?» Lo prendo in braccio e chiudo la porta.

Poso le chiavi nello scaffale davanti la porta e faccio scendere Oliver a terra.
Accendo la luce del bagno e appena mi specchio quasi non mi spavento.

Il mascara waterproof ha resistito ma l'eyeliner senza accorgermene è finito su tutte le parti del mio viso, persino nel collo.
Abbasso la testa appoggiando le mani nel lavandino per reggermi, perché sto crollando di nuovo a piangere.
Mi appoggio nei cassetti sotto il lavello e vedo Oliver stare male per me.
Si avvicina e mi lecca le mano e miagola appena mi vede in quelle condizioni.
Lo faccio mettere sopra le mie gambe e continuo a piangere come non ho mai fatto prima.
Prendo il telefono e metto  "Die for you" di The weeknd.
Abbozzo un sorriso perché il mio cantante preferito non mi tradirebbe mai.

You know what I’m thinkin’, see it in your eyes
You hate that you want me, hate it when you cry
You’re scared to be lonely, ‘specially in the night
I’m scared that I’ll miss you, happens every time
I don’t want this feelin’, I can’t afford love
I try to find a reason to pull us apart
It ain’t workin’ ‘cause you’re perfect
And I know that you’re worth it
I can’t walk away, oh
Even though we’re goin’ through it
And it makes you feel alone
Just know that I would die for you

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro