Capitolo 22

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Venerdì 26 Luglio 22:17

Aaron non si è fatto più vivo in giro, ma vedo le sue storie su Instagram continuamente con la stessa ragazza.
Per distrarmi da tutto questo mi sono sentita molto con Jade e, dato che si trova al mare, sta cogliendo l'occasione e si sta sentendo finalmente con quel ragazzo del mare.

E invece io, qualche giorno fa mi sono trovata un messaggio da un 20enne qui di Guardavalle.

Flashback

Mi ha scritto solo per fare amicizia.
L'ho bloccato qualche ora fa dopo che Esther ed Amy mi hanno consigliato di farlo.
È solo che è più forte di me e mi sento anche in colpa a fare questo atto così lo sblocco e improvvisamente mi ritrovo un altro suo messaggio. Merda.

"Perché l'hai fatto?"

Con l'aiuto di Violet e Jade mi invento una scusa da mandargli. Non posso dirgli la verità.

"È stato il telefono, sai a volte perde colpi"

"Mhm..non fa niente"

Faccio un sospiro di sollievo e decido di cambiare argomento finché non trovo il coraggio di bloccarlo una volta per tutte e togliere la sua chat dalla circolazione.

"Dimmi un po' di te, quanti anni hai?"

"20, e tu?"
"E sono anche di Guardavalle*

Cazzo, non è possibile.

"Merda"

"Cos'è, è un problema per te?"

"Certo che è un problema cazzo, ho solo 17 anni compiuti da poco"

"Non ha importa, di dove sei tu?"

È proprio un testa calda, avrei dovuto tenerlo bloccato.

"Sono anch'io di Guardavalle"

"Oh beh..che coincidenza. Penso di averti già vista in qualche festa del paese."

Che cosa?

"Adesso, parlami un po' di te"

Ha superato i limiti. Lo blocco e silenzio le notifiche così non mi spunta più la sua chat.
Vado per l'utima volta a sbirciare il suo profilo per sapere come si chiama e quando lo vedo, quasi non mi cade il telefono a terra.
Non è possibile che anche lui si chiami Aaron, cazzo questo nome proprio mi perseguita. Butto il telefono nel letto e per oggi non ne voglio più sapere.

Flashback end

Sono uscita con i miei genitori anche stasera e siamo seduti al bar a bere qualcosa.

Sorseggio un po' del mio drink con quando fin quando sento qualcuno salutarmi in lontananza.
Mi giro ed è il ragazzo che mi ha scritto l'altra sera.
Quasi non mi va di traverso la mia bevanda analcolica. I miei si sono fermati a parlare con dei loro conoscenti e non hanno visto ciò che è appena successo ma Isobel ha visto tutto.

«Phoebe, c'è qualcosa che devo sapere.»

Non è una domanda la sua, sa perfettamente che le devo dire qualcosa anche se io non ho proprio voglia di farlo.

«Isa, non è come pensi» La fermo prima che voglia dire qualcosa. «Qualche giorno fa mi ha scritto un ragazzo su Ig. Diceva che voleva conoscermi e dopo tante esitazioni l'ho bloccato anche se abbiamo parlato un po'» Le rivelo tutto.
«Phoebe, ma oltre tutto tu sai chi è quello?» Mi domanda seria.

Mi giro per guardarlo meglio, è ancora lì vicino al centro della piazza ed è in compagnia dei suoi amici.
E solo dopo poco tempo riesco a capire chi è.
Dai suoi post Instagram non l'avevo riconosciuto ma solo dopo averlo visto l'ho capito.

Mi volto verso mia sorella e la vedo annuire «Un tempo veniva nella nostra scuola e poi come hai dedotto si è diplomato» Mi spiega continuando a sorseggiare il suo drink.

Le parole di Esher mi rimbomano nella testa.

"È un malessere, non ti fidare di lui"

"Se ne va con tutte le ragazze e poi il suo intento è scoparsele e non ottenere niente di straordinario"

E ha ragione.

«Mi fingerò lesbica ogni volta che lo vedo» Dico con tono serio bevendo la mia bevanda facendo però ridere mia sorella.

Sputa un po' del suo drink per terra e quelli del bar si girano tutti a fissarci, compresi i nostri genitori.
Cazzo ci voleva pure questa.

«Ragazze va tutto bene?» Chiede mia madre preoccupata.

Annuiamo solamente e io cerco di aiutarla a pulire il casino che ha combinato. Le persone di fianco a noi smettono di fissarci e continuano con i loro discorsi da adulti.

Il giorno dopo..

Dopo un anno esatto, vado anch'io a mare con la mia famiglia naturalmente e i miei parenti. Mi sono mancati un sacco.

Mio padre impianta l'ombrellone e io mi metto la crema solare per non bruciarmi visto che ho la pelle bianco mozzarella.

Mi sono messa un costume a due pezzi con due colori che differenziano il sotto dal sopra.
E tra l'altro ieri mi piaceva e oggi non mi fa per niente impazzire.
Quando si tratta di vestiti mi metto sempre le stesse cose perché dico di non avere niente ma è solo che molti di quelli non mi piace come mi stanno indossati.

Voglio solo tornare a casa e buttarmi nel letto fresco.
Qui sento solo caldo e la sabbia si appiccica ovunque. L'unica cosa che mi piace del mare è proprio l'acqua, soprattutto quando il mare è calmo e al tramonto. Un sogno.

«Non vieni a farti il bagno?» Mi chiede Isobel alzandosi dal telo mare.

Forse è quel che ho bisogno in questo momento, rilassarmi e farmi un bagno anche se non c'è il tramonto dietro ne vale la pena lo stesso.

«Arrivo» Dico sorridendo, cosa che non succedeva da tanto.

Entro entrambi i piedi in acqua e mi accorgo che l'acqua è gelida.
Mi metto a ridere con mia sorella e vedo i miei genitori che ci incitano ed entrare e andare da loro.
Isobel mi prende per mano ed entriamo lentamente finché i nostri corpi si abituano e mi bagno anche i capelli.

Rimango con la testa fino al naso fuori dall'acqua e il resto del corpo immerso.
Mentre penso a cosa potrebbe fare Aaron in questo momento.
Lo so che adesso ha un'altra e non sarò nemmeno gli ultimi dei suoi pensieri.
Ma penso che qualcosa di lui ancora mi appartenga, lo percepisco anche se troppo distante da me attualmente.
Sento di amarlo ancora, anche dopo un mese che non ci parliamo e vediamo e soprattutto dopo tutto quello che mi ha fatto.

Ma forse il destino ha voluto che andasse così perché non siamo fatti l'uno per l'altra. Forse in un'altra vita..

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