Capitolo 5

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Sabato 4 Maggio 10:55

«Mi vuole chiamare..»

È appena suonata la campanella della ricreazione, la prossima ora abbiamo il compito di matematica e lui vuole chiamarmi.
Sto impazzendo, ci manca poco che mi viene un attacco d'ansia.

Jade mi accarezza delicatamente la schiena, sta facendo di tutto per calmarmi ma non riesco. Lui mi assilla mandandomi messaggi.

"Phoe ti devo parlare"

Oggi lui non ha lezioni, sta facendo l'assemblea. Mi ha detto che è tutto pitturato in faccia. Rido al solo pensiero, un po' per sollevarmi.

Guardo nuovamente la notifica e «Jade usciamo dalla classe» Le dico, attraversando la porta. «Mi deve parlare, come hai detto tu non posso evitarlo»
«Così ti voglio Phoe! Non tirarti mai indietro» Mi incita.
«Si solo che ho paur-» Vengo interrotta da una voce maschile abbastanza familiare.
«Jadie...»

Mi giro ed è il migliore amico di Jade, è un ragazzo molto affidabile ed estroverso. Ammiro il loro rapporto.

«Oi ci vediamo dopo, adesso devo andare con Phoebe, ha avuto un "imprevisto"» Mima le virgolette in aria per fargli comprendere la situazione.
«D'accordo, a dopo» Ci saluta con la mano ad entrambe e io ricambio.

Andiamo in un posto isolato della scuola.

"Ci sono"

Prendo un bel respiro e neanche il tempo di riprendermi mi spunta nello schermo l'arrivo della sua chiamata.
Scorro in alto per rispondere e accendo il vivavoce per far sentire anche a Jade la conversazione.

Nemmeno il tempo di salutare sento dall'altra parte del telefono urla, schiamazzi e voci ammassate.

«A-aron...» Sento la mia voce tremare, Jade mi dice di stare tranquilla e in men che non si dica lui mi risponde.
«Eii» Per farsi sentire ha alzato la voce.
«Ciao...»

Jade prova a dire qualcosa «Vai, diglielo»
Sospiro un attimo «Senti, ma cos'è che mi volevi dire..?»

Si prende un po' di tempo per rispondere. Un po' perché non mi sente bene a causa delle urla un po' perché sicuramente ha paura.

«Aspetta, prima di dirtelo...sei sola per caso?» Mi chiede.
«Si, sono sola puoi parlare. Nessuno ti sentirà»
Lo sento sospirare anche lui. È in ansia, ha paura. «Phoe, è da un po' che volevo dirtelo.» Pausa di riflessione. «Tu..mi piaci» Sussurra.

Scollego il microfono e mi metto le mani nei capelli.

Le mie emozioni in questo momento sono un mix di ansia, nervosismo e un po' di gioia.
Quando collego il microfono per dargli una risposta, Jade ancora incredula e ignara «Ma si è dichiarato?» Chiede.

Scollego, ancora una volta, il microfono sperando non abbia sentito «Jade cazzo, poteva sentirmi»

Mette le mani in alto in segno di difesa e non apre più bocca.

«Phoe, ci sei ancora?»

Guardo la chiamata, cavolo Aaron avevo dimenticato.

«Ari, ci sentiamo pomeriggio. D'accordo? Non ti sento bene»

Riaggancio la chiamata senza dargli nemmeno il tempo di rispondere. Mi appoggio alla parete che ho davanti, altrimenti rischio di collassare.

«Io lo sapevo, cazzo! Lo sapevo» Lo dico così forte che i passanti di lì mi guardano male dalla testa ai piedi.

Jade mi consola senza dirmi nulla, ormai mi conosce così bene da capire che anche il calore mi basta quando sto male.

Suona la campanella e ricordo che adesso abbiamo il compito di matematica.

«Pomeriggio lo richiamo e allo stesso tempo chiamo anche te dal tablet. Ho bisogno del tuo supporto.»

Annuisce senza dire nulla.

«Speriamo la prenderà bene..»

Quello stesso pomeriggio...

Sono collegata con Jade dal tablet da 5 minuti. Stiamo aspettando entrambe che Aaron si colleghi dal telefono.

Dopo tre squilli è lì. Davanti alla mia faccia solo che uno schermo ci divide e ci vieta di toccarti e mantenere una certa distanza. E direi meglio così.

«Senti, Aaron..intanto ciao» Rido per sdrammatizzare.

Guardo con la coda dell'occhio Jade, ha disattivato il microfono perché Aaron non deve sapere nulla di tutto questo.

«Ciao» Fa un sorriso a 32 denti, quel sorriso che riconiscerei anche tra mille persone davanti a me.
«Con te vado diretta, te lo dico sin da subito. Io attualmente non provo i tuoi stessi sentimenti, aggiungo anche non mi sento pronta di iniziare una relazione che non ho mai avuto e ciò mi preoccupa di fare un grande errore. E poi ti devo solo come un migliore amico, ecco tutto..»

Mi giro verso di Jade, sempre con la coda dell'occhio, e la vedo annuire per il discorso splendido cud ho fatto.

«Wow...hai detto delle parole che da te non mi sarei mai aspettata. E comunque, si sono d'accordo con quello che hai detto per me è un ok!» Fa sempre quel sorriso così ingenuo e finto.
«Ari non mentirmi, ci sei rimasto male»
Ride «Phoe cosa cazzo dici? Sono d'accordo con quello che hai detto giuro! Perché mentirti?» Ride una seconda volta.
«Ari, non mi prendere in giro»

Non risponde più, c'è rimasto male me lo dovevo aspettare. Non avrei dovuto dirgli questo..ma se non lo facevo gli avrei mentito.

«Senti Phoe, ci sentiamo più tardi va bene?» È neutro, non è né deluso né freddo.
«Ok, ciao!»

Riaggancia senza salutarmi.

«C'è sicuramente rimasto male, cioè dovevi proprio vederlo in faccia» Mi butto nel letto sbuffando.
«Proprio non so dirti, dalla voce sembrava tutto a posto»

Metto faccia sopra il cuscino «Lo spero tanto»

Stacco anche la chiamata con Jade e poggio la testa sul cuscino lasciando che le lacrime rigano il mio viso.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro