Capitolo 7

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La situazione sembra andare tutta a rotoli. Pensavo avessimo chiarito e invece rieccoci qua.

Flashback

Chat Phoebe-Aaron

"Non riesco a smettere di pensarti"

"Olvídame si puedes"

00:22

Riguardo le nostre chat. È così difficile per lui rimanere solo amici?
Io capisco che mi vuole, ma è solo una cotta e ciò sta diventando troppo faticoso.

Mi arriva una sua notifica.

"Io vado a dormire"

"Allora..buonanotte"

Pensavo fosse finita lì la conversazione, ma solo dopo 10 minuti mi riscrive.

"Non riesco a dormire"

Cedo, non riesco a non fare la sottona in queste situazioni.

"Se vuoi, ti posso fare compagnia finché non ti viene sonno"

"No"

È freddo, non ha sentimenti in questo istante. Ma che gli ho fatto adesso?
Mi viene da piangere

"Se lo facessi, penserei continuamente a te. E non voglio"

"Cosa c'entra questo? Non è colpa tua se mi pensi"

"Phoe, va bene così credimi"
"Ora vado mi è tornato il sonno, notte."

Non gli rispondo neanche, non avrebbe senso.

Sospiro e trattengo le lacrime e i singhiozzo che vorrebbero immergersi nel mio corpo, ma io li respingo.

Flashback end

Io e Jade siamo in un bar a mangiare prima di ritornare a scuola per un corso di ptof.
Lo facciamo una volta alla settimana e solo così abbiamo l'occasione, oltre la scuola di mattina, di vederci di più.

"Sono al bar con la mia amica, ci sentiamo più tardi"

Ho appena mandato ad Aaron un messaggio. Alla fine penso si sia calmato, dopo la discussione di ieri sera non abbiamo più avuto di questo genere.

Do un morso al mio panino e in poco tempo lui mi ha già risposto.

"Sei con Jade, vero?"

L'occhio di Jade si sposta dal suo panino al mio telefono.

«Tutt'ok con Aaron?» Mi chiede lei, mentre si tiene la mano davanti la bocca perché sta masticando.
Alzo la testa per guardala negli occhi. «Si, non abbiamo più discusso per ciò che è successo ieri sera»

Guarda la nostra chat e vede il suo nome scritto da lui.

«Lui..mi conosce?» Mi chiede nuovamente.
Metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio incredula «Ehm...si» Le faccio un sorriso a trenta due denti, magari facendo l'ingenua non la faccio incazzare.

Che stupida che sono!

Si mette a ridere «Strano, non mi ha mai vista» Continua a mangiare senza proferire altro.

«In realtà, la seconda sera che siamo usciti insieme ha visto che ci stavamo scrivendo e ha notato che abbiamo un bel rapporto. E quindi le ho detto solo come ti chiami.» Sorrido ancora ingenuamente. «Tutto qui»
Annuisce «Chiaro, stai tranquilla. Non me la prenderei mai» Si mette a ridere.

Rido anch'io.

Finiamo di mangiare e ritorniamo a scuola a pare il corso di tennis.
Non è il mio sport preferito ma negli ultimi tempi mi sta piacendo di più questo sport. Lo trovo come "una terapia ai miei problemi".

So che si svolge solo una volta alla settimana e aspettare ogni volta sembra che passa una vita intera, ma quelle poche volte che ci vado lo prendo come uno sfogo personale, mi aiuta a combattere e non pensare ai miei problemi.

Appena finisco, vado a sciacquarmi il viso con l'acqua fredda, per via del sudore accumulato.
Ho il fiatone, direi che questa partita è stata la migliore di sempre.

Il coach ci dice di poter finalmente prendere le nostre cose e andare ognuno a casa propria.

«Finalmente, non vedevo l'ora di andare a casa!» Dice Jade, annoiata «Questa partita l'ho trovata noiosa e anche stancante»
Sorrido «A me no, l'ho trovata divertente»

Ricambia il sorriso e ci salutiamo. Mentre io vado a casa mia, lei entra nella macchina con i suoi per ritornare a Stilo.

Suono il campanello e neanche il tempo, Isobel esce di casa.

«Dove vai?» Le chiedo, guardandola incredula.
«Non te l'ho detto? Sto uscendo con Matthew. Ci vediamo all'ora di cena» Mi sorride e se ne va salutandomi con la mano.

Faccio spallucce e decido di entrare a casa.
Salgo le scale di casa e vengo accolta da Oliver.

«Ciao Oliver» Lo accarezzo un paio di volte prima che mia madre facesse capolino nel soggiorno.
«Ciao tesoro, com'è andata la partita?»
«È andata bene, ora però vado a farmi una doccia e poi salgo quando è pronta la cena»

Mia madre annuisce senza dire nulla. Si volta dandomi la spalle e si dirige verso la cucina.
Io invece, mi direggo in bagno e dopo pochi secondi sono sotto il getto d'acqua di acqua fredda a rinfrescarmi.

Ne avevo così tanto bisogno.

Esco dalla doccia dopo 10 minuti. Nel frattempo mi sono lavata anche i capelli.
Li avvolgo dentro un asciugamano in microfibra e li lascio asciugare lì da soli.
Mi vesto e mi indirizzo verso camera mia.

In tutto questo tempo ho lasciato il telefono in modalità aereo, non so nemmeno che ore sono.

18:16

Wow pensavo fosse più tardi.

Tolgo la modalità aereo e scrivo ad Aaron.

Chat Phoebe-Aaron

"Come va?"
"Scusa se non ti ho risposto più, ero a fare il corso di tennis"

"Non fa niente, comunque bene."

Nient'altro? Mi aspettavo qualcosa di diverso.

"Che mi racconti tu, invece?"

"Mhm..stanotte ho fatto lo stesso sogno di qualche sera fa. Non capisco il motivo hahaha"

"Non saprei dirti, io ogni notte sogno una cosa diversa dall'altra hahaha"
"Sono così strana"

"Tu sei solo da capire, non strana"

18:24

Sono da capire? Cosa significa questa frase?

Butto la testa sopra al cuscino cercando di trattenere le lacrime. Sembro una bambina, a pensare che piango per una cavolata, come se mi fosse caduto a terra il mio ghiacciolo preferito.
Ho bisogno di Jade.

"Aaron non lo capisco, sembra freddo. Non mi mette nemmeno il cuore ai messaggi"
"Questa cosa mi fa impazzire"

"Ci mancava anche lui in questa giornata di merda"

Questa battuta mi ha fatto ridere. A volte con poco Jade mi tira su il morale.
Anche lei sta male per quel ragazzo che le piaceva. Alla fine ha scoperto che lui non era interessato e che vuole una poco di buono e ciò l'ha fatta innervosire come a me, Aaron in questo momento.

"Anche lui si è comportato da stronzo, prima te l'ha fatta credere come se lui ricambiasse e poi ad un certo punto si scopre che vuole una troia"

"Se fossi al posto tuo lo prenderei e lo soffocherei in mare"

18:35

Rido alla mia stessa battuta. Non ho mai avuto questi instinti omicida, ma ovviamente si scherza. Mai illudersi fino a tanto per un ragazzo.

Alla fine, io e Jade abbiamo parlato d'altro.
Ci siamo chiamate e nel frattempo mi ha mostrato tutti i vestiti che ha comprato negli ultimi due giorni.
Mi sono anche distratta al pensiero di Aaron, in quegli attimi lui era l'ultimo dei miei problemi.

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