24 - Burattino o burattinaio?

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Brad

"Non accettate mai
di essere i burattini di qualcuno..."

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<<È tutto pronto?>>
L'aria si sta scaldando, siamo in fermento.

Manca poco.

Tra poche ore ci sarà il grande botto.
Io e i ragazzi abbiamo passato tutto il pomeriggio a studiare il piano.
JJ e i suoi sono pronti, saremo in sei ad operare.

Sembra che niente possa andare male.
O così vorrei ben sperare.

JJ ed io abbiamo deciso di essere i pali.
Avremo il compito di controllare la strada, di cacciare i curiosi qualora c'è ne fossero.

La sesta comunque non è mai trafficata la sera, non dovremmo avere problemi.
Qualora ce ne fossero, saremo pronti.

Marshall tramite un amico è riuscito ad avere l'accesso all'allarme del bancomat.
Con dei codici particolari riusciremo a mettere fuori uso le telecamere e con un piccolo botto, avremo accesso ai soldi.

Sembra così facile a parole.

È un vecchio bancomat, basterà un colpetto e salterà in aria permettendoci di sfilare la cassa con le banconote.
Il bancomat viene riempito circa due volte a settimana e Zed è sicuro che uno dei due giorni sia proprio oggi.

Larry rimarrà sull'auto per permetterci di scappare velocemente.
L'auto ovviamente è senza targa, rubata.

Non ci troveranno.
L'abbandoneremo lontano dall'appartamento e faremo perdere ogni nostra traccia.

Qui entrerá in gioco Zed che ci aspetterà con un furgone per portaci al covo di JJ.

Il compito di far saltare il bancomat è di Carl, uno della squadra di JJ.
È un mezzo artificiere, ha creato un detonatore adatto allo scopo che non faccia crollare tutto il palazzo ma che metta solo fuori uso l'ATM.

I posti sono assegnati, il piano è pronto.
Non può andare storto nulla.
JJ ha deciso che io e lui saremo armati, per precauzione.
Non mi piacciono le armi da fuoco, ma non mi sono potuto rifiutare.

Odio le pistole.
Odio le armi, preferisco una sana vecchia scazzottata.

Il colpo è previsto per mezzanotte, un orario concordato all'unisono.

A mezzanotte il circuito delle telecamere dell'ATM si ferma qualche secondo per aggiornarsi, sará veramente questione di pochissimo tempo.

In quel frangente, Marshall metterà fuori uso la telecamera entrando nei suoi circuiti e bloccandolo all'ultimo fermo immagine, ma lasciando avanzare il tempo per non destare sospetti alla sorveglianza.

Siamo dei maghi del crimine e siamo in fibrillazione.
Tutto è stato studiato nei minimi particolari, nonostante siamo tutti ancora dei pivelli in materia.

Speriamo solo di non cacciarci nei guai.

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Sono le undici e quarantasette, Larry si parcheggia poco distante dal ATM.

<<Allora, siamo pronti. Ognuno ha il suo compito e sa cosa deve fare. Non usiamo le armi se non è necessario. Larry, sposta l'auto da qui. Un centinaio di metri, vicino a quell'albero. Zed è già sul furgone due isolati da qui, dove lasceremo la macchina. Marshall hai circa due secondi per mettere la telecamera in fermo immagine.
Andiamo...>>

Ci avviciniamo tutti guardinghi al bancomat.
Siamo pronti al colpo.
Sento il cuore battere nella gola e non dovrei.
Vorrei essere completamente lucido, ma l'ansia mi attanaglia e non riesco a nasconderla.

Sono carico, questo è il primo vero colpo grosso della nostra "carriera".

Scendiamo dalla macchina e ci infiliamo dei passamontagna per non farci riconoscere.
Carl armeggia con il detonatore, è pronto.
Mancano pochi minuti a mezzanotte.
La strada è sgombra, non c'è anima viva in giro.

Dove sei Hilary?
Dimmi che mi hai ascoltato, che sei in casa nella tua stanza, che stai leggendo uno dei tuoi pallosissimi libri.

Dimmi che non dovrò trovare una giustificazione anche per questo.

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23 e 59.

Si inizia.
Marshall attiva finalmente il codice.
Sogghigna compiaciuto del suo operato, come fosse un Arsenio Lupin del nuovo millennio.

<<Fatto. Le telecamere sono ferme all'ultima immagine. Fate presto!>>× ci urla poco più avanti reggendo il portatile.

<<Avanti Carl, sbrigati!>>  JJ gesticola con la pistola in mano.
È pericoloso usarla così, ma a lui non interessa.

Non capisco come faccia a tenerla tra le mani in questo modo senza sentire i brividi.

Di colpo nel silenzio della notte un boato.

Il bancomat salta per aria.
È questione di poco.

JJ si allontana dalla strada e si getta a capofitto sul ATM che ora è un ammasso di ferraglia e vetro rovente.
Stacca il vetro definitivamente e lo getta sulla strada, afferrando i soldi ordinati e pronti ad essere emessi dal bancomat.
Non ho mai visto un bancomat dall'interno prima d'ora, è un congegno davvero intelligente.

Mi guardo intorno.
Non c'è nessuno, sembra davvero andare tutto bene.

<<Via via! Andiamo via!>>  da lontano un rumore di sirene sembra avvicinarsi.

Qualcuno ha già dato l'allarme.
Il famoso bancomat intelligente che manda il segnale in caso di scasso.

Saliamo in auto di corsa e ci lanciamo a folle velocità verso Zed che ci sta aspettando poco distante.

Poi la vedo.

Porca troia.
Sapevo saprebbe finita così.

È a piedi e sta rientrando a casa.
Probabilmente è andata a quel concerto di beneficienza.

Le avevo detto di non farlo.

La nostra auto le sfila a fianco e lei istintivamente si gira a guardare.
Abbiamo ancora i passamontagna sulla testa, ma i nostri occhi si incrociano e potrei giurare che mi abbia riconosciuto.

Lascia cadere a terra la borsa e resta lì impalata, a fissare l'auto finché i suoi occhi riescono a seguirla.

Tra pochi metri si troverà in mezzo a pezzi di vetro, ferraglia e la polizia che le farà sicuramente domande.

Non può avermi riconosciuto.
Stavamo andando troppo velocemente.
E poi ho il viso coperto.
Non è possibile.

Le sirene ora sono lontane, siamo riusciti a scappare appena in tempo.
Zed ci fa salire velocemente sul furgone e la nostra corsa riparte verso il covo di JJ.

<<È fatta ragazzi!>>JJ batte un cinque a Marshall che sta già odorando il profumo dei soldi.
La nostra percentuale sarà divisa in quattro parti uguali, così è l'accordo.

<<Quanti soldi saranno? >> Larry è incuriosito, ghiotto.

<<Credo che saranno circa venti mila dollari >> gongola JJ, rovistando. Ha molto più occhio di quello che credessi.

<<Bene, è andata bene. Ora dividiamo e torniamo a casa...>>

Giuro, dopo questa cambio vita. Non posso continuare così, non voglio.

<<Certo ragazzi... Ora però siamo in affari molto di più di quanto già non fossimo. Sto già studiando un nuovo colpo per il prossimo mese. Ci contattaremo per le informazioni del caso...>> JJ freme già in vista del prossimo furto.

Marshall divide i soldi e consegna ad ognuno le sue parti.
Non ho intenzione di fare nuovi progetti.
Non ora.

<<È stato un onore lavorare Insieme. Avremmo dovuto farlo prima.>>  festeggia JJ sorseggiando una birra.

<<È stato un piacere...>> dico io senza troppa convinzione.

Come faccio adesso?
Con che faccia mi presento davanti a lei?
Devo sapere.
Se mi ha visto, devo sapere se sa qualcosa.

Io devo sapere.

In un lampo non mi importa più dei soldi, della ricchezza o della bella vita.
Ripenso solo al vuoto nei suoi occhi e nessun dollaro potrà mai colmare tutte le mie mancanze di fallito.
Perché questo sono, dopo stasera.

Un fallito.

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