29 - Uscite fuori programma

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Brad

Mi è capitato molto spesso di pensare a lei negli ultimi giorni.

Ho preferito lasciarle il tempo di riflettere su ciò che le ho detto prima di lasciarla nella sua stanza.

Ripenso al fatto che l'ho baciata e sono andato contro a tutto e tutti.

Avevo promesso a Marshall di starle lontano.
Avevo detto a JJ che ero al pub per caso, avevo mentito.

Quanto sono disposto a fingere ancora?

Alla fine ho seguito il mio istinto.

Sono stato da Starbucks prima di andare da lei e ho comprato le sue ciambelle preferite come quando ci siamo conosciuti, ho preso della cioccolata calda, ho steso un telo in terrazza e tappezzato tutto di candele profumate.

È una cosa che non ho mai fatto in vita mia, per nessuno.
Io non sono mai stato un tipo romantico, infatti sono il primo che si meraviglia di sé stesso.
Forse è vero che sto cambiando, in parte.

Non aveva mai baciato prima, ne sono certo e questo mi ha reso orgoglioso.
Mi sono intenerito quando l'ho vista così fragile, così inesperta.
Avrei potuto deriderla o fare qualche battuta scadente, forse in passato con un altra lo avrei fatto.
Invece con lei mi sono sentito orgoglioso, il prescelto.
È una ragazza pura e delle volte credo di non meritarla.

I miei pensieri vengono interrotti dal trillo del mio telefono.

<<Pronto... Ciao braddy. Allora questa sera stiamo insieme.. Giusto?>> Deb è già all'attacco, non ha dimenticato del nostro appuntamento.

O obbligo, che dir si voglia.

<<Si Deb. Sono di parola. Che vuoi fare allora?>>  mi scoccia terribilmente darle corda nel mentre penso ad Hilary, ma non ho scelta.
Non voglio che Deb le faccia del male.
E non voglio essere minacciato ancora, per cui le darò quello che vuole e spero che le passi presto.

<<Mi porti a cena da Marcello e poi mi va bene anche andare a bere qualcosa. Basta che siamo soli.
Io e te, come dovrebbe essere...>>

La sua voce è vuota, come il suo cuore.
Se pensa che obbligandomi io possa innamorarmi di lei o darle la storia che tanto desidera, ha sbagliato di grosso.

<<Va bene. Passo a prenderti alle sette. Fatti trovare pronta o me ne vado.>>
Non sono disposto a scendere ancora a compromessi.

<<Certo braddy... Ho una bella sorpresa per il dopo serata.. Solo per te.>>

Sta sicuramente pensando al sesso.
In questo momento è l'ultima cosa che vorrei fare con lei.
È l'ultima cosa che vorrei fare in generale, sto iniziando a pensare che sia una cosa molto più importante di quanto non abbia creduto fino ad ora.

<<A stasera Deb...>> riaggancio, sono già smaronato.
Mi rovinerò il sabato sera solo per questo, potrei essere altrove e invece sono stato un vile, mi sono piegato per la paura.

Pensare che potevo fare altro.

Potevo stare con lei.

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Hilary

Brad è sparito.

Di nuovo.

Non che mi aspettassi fiori d'arancio, ma dopo quel bacio ho davvero sperato di rivederlo.
Ho sperato di vederlo sotto la mia finestra la sera successiva, ma non è venuto.

Mi ha scritto un SMS però e non me lo sarei mai aspettata.
Ero a scuola durante la lezione di algebra, quando il mio telefono ha vibrato.
Mi ha detto semplicemente che mi stava pensando anche se non poteva venire e il mio cuore si era messo a scoppiare nel petto, senza un reale motivo.

Forse per questo non mi sono sentita ferita quando la sera non si è presentato sulla scala d'emergenza del mio palazzo.
Già mi aveva preannunciato che non sarebbe venuto.

<<Allora, ci vieni stasera? Con me e Larry.  C'è anche Zed.. Dai non puoi rifiutare, non verrai per fare il terzo incomodo...>>

Maggie come promesso mi è ancora addosso per questo appuntamento.
Il sabato è arrivato, la settimana è finita e non me ne sono nemmeno resa conto.

<<Ok Maggie. Ok verrò. Ma mi devi passare a prendere, così mio padre vedrà che sono con te e non con qualche maniaco psicopatico... >>

Queste sono le mie condizioni.
Alla fine accetto, non ho altro da fare.

Anche se vorrei essere con lui.

<<Grande! Sono davvero felicissima! Ti passo a prendere alle nove, di a tuo padre che stiamo nei paraggi.. Fidati, non ci allontaneremo...>>

La saluto e mi dirigo verso il mio ultimo giorno di lavoro al market, l'ultimo prima delle mie meritate ferie.
Mi piace pensare che sia il mio speciale congedo natalizio.

<<Ciao Anthony! >>
Oggi non sto nella pelle di arrivare al lavoro.
Il mio capo è in ufficio a sbrigare qualche commissione, è talmente concentrato che quasi non mi vede.

<<Ehi, ciao Hilary. Ultimo giorno! Come va? Anche la scuola è finita?>>
Alza il capo dalle fatture per prestarmi attenzione.
Sembra davvero molto stanco.

<<Si la scuola è finita.
La settimana prossima ci sarà il ballo di natale. Sono entusiasta. È il primo!>>

Ed è vero, non sto nella pelle.
Devo solo decidere cosa indossare e questo ancora un po' mi preoccupa.

<<Vai, sei già in ritardo oggi.
Non vorrai essere ripresa proprio l'ultimo giorno prima delle ferie!>>
Ride, si vede che sta scherzando.
In ogni caso Anthony ci tiene molto alla puntualità.

Non voglio deluderlo.

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L'ultimo turno mi sembra infinito.
Mi cimento a servire centinaia di persone che accorrono per acquistare tutti i preparativi per il cenone della vigilia di natale, sono tutti nervosi e hanno una gran fretta.
Sembra che Natale coincida con la fine del mondo, è così ogni anno.

Timbro il mio cartellino che ormai sono le otto passate.
Anthony mi viene incontro, sorridendo.

<<Buon natale piccola...>> mi abbraccia forte prima di salutarci, dandoci appuntamento dopo l'Epifania.
Mi aspettano quindici giorni di relax come una normale adolescente.

Potrò dormire e finalmente fare tutto quello che fanno le mie coetanee.

Circa.

<<Buon natale Anthony. Grazie di tutto>>
Lo stringo più forte, gli voglio davvero un gran bene e non capisco come possa essere così solo.
È un uomo meraviglioso, ma è tanto sfortunato con le donne.

La mia versione al maschile!

_________________________

Sono le nove esatte, quando qualcuno suona alla mia porta.
Corro ad aprire ancora in ciabatte, Maggie rimane immediatamente contrariata.

<<Com'è che non sei ancora pronta? Sbrigati, ci aspettano!>>

Forse Maggie dimentica che ho appena smontato dal mio turno al market.

<<Arrivo, entra un minuto. Mio padre vorrebbe salutarti.>>

Maggie ha sempre avuto una gran ammirazione per il vecchio Jay, sarà felice di salutarlo.

Intanto io guadagno qualche minuto extra per sistemarmi un po' meglio.

Li lascio in salotto e corro in bagno a darmi un tono.
Mi trucco poco, di fretta.
Mi lego i capelli in una coda alta che mi slancia e mi allunga il collo, mi infilo le mie adorate scarpe comode e sono pronta.

Totale: sette minuti.

Maggie sta ridendo con mio padre.
Sicuramente lui le avrà fatto qualche battuta delle sue, è molto ironico quando vuole. Oppure una barzelletta un po' osé.

<<Grazie signor Jay.
Gliela riporto a casa sana e salva tra un paio d'ore, non si preoccupi>>

Maggie tranquillizza mio padre che però continua ad essere parecchio sulle sue.

<<Divertitevi ma non combinate casini..>> mio padre si assicura ancora una volta.

Io e Maggie usciamo da casa e ci dirigiamo verso un piccolo pub nella zona.
Maggie dice che Larry e Zed lo frequentano spesso, è un posto ok.

Clint, il proprietario ci fa accomodare ad un tavolo e ci porta dei vecchi menù usurati dal tempo e dalle mille mani che li hanno sfogliati negli anni.

<<Ragazze, che bevete?>> Zed è al mio fianco e puzza già di alcol.
Non mi piace per niente questo ragazzo, non è proprio il mio tipo.

<<Io prendo una cola. Non bevo alcolici.>> dico io, sfogliando ancora il menù.
Non c'è molta scelta per chi non beve whiskey, rum o birra.

<<Io vorrei una birra...>> ci dice Maggie, anche se sa che non potrebbe bere.
Clint se ne frega del documento, le darà comunque quello che vuole.
Questo almeno dice Larry che le ha messo un braccio sulle spalle.
È davvero un tipo bizzarro.

Clint viene a prendere le ordinazioni e poco dopo ritorna con il vassoio pieno.
La mia cola fa un po' schifo, sembra annacquata. Forse il fusto non viene cambiato da molto tempo.

Parliamo per un po', Larry e Zed non sono poi così male.
Fanno battute divertenti, sono sempre allegri.
Dovrei rivedere la mia idea su di loro dopo questa serata, mi sto davvero rilassando e divertendo. Non penso ai miei problemi.

<<Ehi, anche voi qui?>> una voce che non conosco alle mie spalle.
Larry smette di raccontare la sua barzelletta, è il suo cavallo di battaglia dice.

Mi volto per capire da chi proviene la voce che parla con i nostri nuovi amici e vedo una ragazza bellissima con i capelli blu che viene verso di noi.
Dietro di lei, un ragazzo con il cappuccio in testa.
Quando finalmente sono abbastanza vicini, mi sento trasalire.

Questa ragazza non è una qualsiasi ragazza.
È la tipa gambe lunghe della festa in maschera a teatro.
E non è sola.
Dietro di lei, Brad in evidente stato di imbarazzo, si toglie il cappuccio.

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