48 - Dubbi Esistenziali

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Hilary

Maggio

Sono passate due settimane da quella notte.

Sono passati 14 giorni, 9 ore e 37 minuti da quando ho scelto di eliminare Brad definitivamente dalla mia vita.

Ma questa volta sono davvero molto, molto seria.

Avevo accettato di restare in macchina e anche volendo non avrei potuto scappare, dal momento che Zed mi aveva chiusa dentro per precauzione.

Avevo accettato di restare dietro le quinte, aspettare per capire, avrei avuto tutte le risposte che mi servivano.

Poi lui è uscito dall'appartamento e non era solo.
Una ragazza era con lui, capelli biondi, magrolina.
Da lontano potevo solo vedere che ridevano tra loro, scherzavano come si conoscessero da sempre.

Ho visto Marshall e JJ uscire a loro volta, ho visto complicità nei gesti di tutti e li ho capito molte cose sul carattere di Brad.
Non è affidabile, non è sincero, ma sopratutto non mi vuole nella sua vita.

Io non faccio parte del suo ridicolo mondo di piccoli furfanti, spacciatori, ladri e forse anche assassini.
Io vengo da una famiglia normale, con tanti alti e bassi, ma pur sempre normale.

Lui non cambierà mai, ma sopratutto non cambierà per me.

Quando JJ e Marshall sono rientrati, ho assistito alla scena più penosa e ridicola di tutta la mia vita.

Ogni promessa, ogni sorriso, ogni emozione è morta dopo quel bacio.
Quando le labbra di quella ragazza si sono posate su quelle di Brad, il mio cuore ha perso vita, ha iniziato a battere come un tamburo, ma si è svuotato di ogni sentimento che poteva essere definito amore.

Sono rimasta lì, vittima inerme di un auto chiusa a chiave.
Sarei scappata, avrei corso come una matta se solo fossi stata capace di forzare la portiera, avrei urlato e mi sarei sfogata.

Invece sono rimasta lì a guardare quello che credevo fosse il mio ragazzo rendersi patetico, ridicolo probabilmente perché consapevole che io non lo avrei mai saputo.

Se solo sapesse che ero lì, forse capirebbe del perché continuo ad evitarlo.

Ho lasciato che si baciassero, ho lasciato che lui fosse dolce con lei e che la coccolasse davanti alla porta, ma ora non accetto più di essere presa in giro da lui.

Il giochino sì è rotto.

Ho cercato di andare il meno possibile in ospedale da Larry, a Maggie ho spiegato tutta la faccenda e questa volta è stata dalla mia parte.
Ci sentiamo molto più spesso di prima, ma preferisco non avere modo di incrociare Brad per i corridoi della clinica.

Ogni mattina vado a scuola, corro alla macchina e volo al market, non mi trattengo per paura che possa venire a scuola.
Fino ad ora non si è mai presentato, probabilmente sta portando avanti il suo macchinoso piano e non Può permettersi l'errore che Tim Gordon e Lucas lo vedano parlare con me.

Ha cercato di chiamarmi più volte, ma ho sempre lasciato che la segreteria telefonica parlasse al mio posto, ricordandogli che non sono disponibile.

No, non sono più disponibile per lui e per stare a sentire altre bugie.

Mio padre continua a frequentare Eve e pare che le cose tra di loro vadano molto bene.
Sono gelosa del loro rapporto, sono infinitamente arci stufa di vederli così romantici e mielosi, ma so che se provo certi sentimenti la colpa non è loro.

La colpa è solo mia e del fatto che ho voluto credere a certe storie.
Ho lasciato a Brad la facoltà di farmi innamorare di lui, mai mi sono spinta tanto oltre con qualcuno prima d'ora e ne sto pagando le conseguenze.

_____________________

"Larry vorrebbe vederti, perché non passi oggi? Brad non è qui.. Sono già un paio di giorni che non si vede..."

Maggie al telefono non perde la sua persuasione, in fondo la capisco.
Non passo in ospedale da giorni ormai e quasi mi vergogno del mio comportamento.

"D'accordo, ok.. Dopo il lavoro verrò a salutare Larry, ma mi trattengo poco, mio padre va fuori città qualche giorno con Eve e ci tiene che lo vada a salutare"

Quando mio padre mi ha comunicato della sua gita fuori porta, ho storto il naso.
Eve ha vinto un piccolo viaggio di 4 giorni e ha pensato di proporre a mio padre di andare insieme, per staccare un po' la spina.
Mio fratello Josh ha subito esposto l'idea di andare con loro, visto che ci sarà proprio in quella cittadina un evento su dei videogiochi che ama profondamente.

Lo invidio, ancora non conosce il vero significato dell'amore, un videogioco di certo non potrebbe tradirti.

Ovviamente mio padre è stato entusiasta che Josh volesse andare con loro, ma quando lo ha chiesto a me mi sono rifiutata.

Non ho intenzione di andare da nessuna parte con loro e tanto meno giocare alla famiglia felice.
Non senza mia madre.

Quando finalmente entro nell'atrio dell'ospedale, un tanfo di disinfettante mi fa girare un attimo la testa.
Odio questo odore e mi riporta a vecchi ricordi legati a mia madre, alla sera che ha perso la vita.

Tra qualche giorno ricorrerà l'anniversario della sua morte, mi sto già preparando al giorno più triste dell'anno.

Larry mi accoglie con un applauso appena varco la soglia della sua stanza.

"Sei tu o sei il fantasma di Hilary?" non ha perso la sua irriverenza.

Rido e mi avvicino per stringerlo in un abbraccio caloroso.
Mi sono mancati i miei amici, non posso negarlo.

"Come vanno le cose?" chiedo a Maggie che sta armeggiando con asciugamani e oggetti personali di Larry.

"Ci mandano a casa, finalmente. Larry inizierà la fisioterapia a breve, ma i medici hanno pensato che andare dove si sente a suo agio, lo aiuterà a recuperare energia.. Brad è passato da qui e ci ha lasciato le chiavi"

"Che significa che vi ha lasciato le chiavi?" non capisco, dov'è ora Brad?

"Brad ha detto che lascia la città per un po'.. Dopo quello che ha scoperto da JJ alla festa, ha bisogno di allontanarsi per un po' e riflettere..."

Larry stringe i pugni, significa che Brad gli ha parlato di quello che ha saputo da JJ e Marshall.
È nervoso, avvilito.
Credo che sapere che un tuo compagno di vita, un amico volesse per te la morte, non sia una bella notizia.

"Sapete dove sia ora?" non capisco perché sono tanto preoccupata per lui, ma non riesco a farne a meno.

"Non lo ha detto... Sappiamo solo che è partito ieri mattina presto, non sappiamo per dove"

Maggie finisce di piegare e riordinare gli effetti personali di Larry.
Non lo ha mai lasciato solo nelle ultime settimane, a scuola abbiamo fatto i test l'ammissione ai college, ma a lei non importa.
Dice che li recupererà in seguito, o perderà l'anno, in ogni caso sembra che per lei il suo futuro non abbia senso con Larry conciato così.

Saluto i miei amici e lascio l'ospedale, mio padre mi ha già chiamato un paio di volte per avvisarmi che stanno partendo e che vogliono darmi le ultime raccomandazioni.

Appena varco la soglia di casa noto con mio grande stupore che Eve non è qui.

"Non partite più?" chiedo a mio padre che nel frattempo gironzola per casa senza meta.

"Certo, stiamo andando via. Eve è già sotto casa che ci aspetta, siamo noi ad essere in ritardo!"

Guardo Josh che sta posizionando con cura la sua consolle nello zainetto, ha più cura di quel pezzo di plastica che di tutto il resto.
Mio padre lo rimprovera di muoversi.

"D'accordo, quindi quali sono le mie raccomandazioni?" lo chiedo con un velo di sarcasmo.

"Ovviamente, la più importante è non allontanarti da casa. Ti lascio l'auto solo per comodità, ma questo non significa che tu possa andare a zonzo come vuoi... Se ti telefono, voglio che il tuo cellulare non sia staccato o irraggiungibile. In quel caso tornerò immediatamente a casa... Siamo d'accordo?"

Sbuffo. Odio le sue paternali, ma in fondo è sempre mio padre e non cambierà facilmente.

Acconsento a tutte le sue clausole, tranquillizzandolo sul fatto che può fidarsi di me.

Prima di lasciare definitivamente il nostro appartamento si avvicina e mi da un bacio sulla fronte.

"So che tutto questo per te non è facile, ma io sono innamorato di Eve e vorrei che con il tempo tu fossi in grado di conoscerla e cambiare la tua opinione su di lei..."

Mi stringe in un forte abbraccio e io mi sento in colpa.
Forse fino ad ora non ho fatto altro che pensare solo a me stessa, senza tenere in considerazione i desideri di mio padre.

"Lo farò papà. Te lo prometto" ricambio il suo abbraccio.
Vorrei davvero essere diversa da quello che sono, ma la sofferenza mi impedisce di fidarmi delle persone.

Mio padre si raccomanda di nuovo ed esce dall'appartamento.
Mi guardo intorno, sono sola.
4 lunghissimi giorni in questa casa che ormai odio, con Larry e Maggie fuori uso e Brad chissà dove.

Mi ricordo delle ultime parole di Maggie in ospedale e compongo il numero di Brad.
Il suo cellulare è staccato, mi chiedo dove possa essere.

Quando varco la soglia della mia stanza da letto noto qualcosa di insolito che prima non avevo visto.

Come ai vecchi tempi, qualcuno mi ha lasciato un pacchetto sulla finestra.
Questo qualcuno non può essere che lui.

Non ne capisco immediatamente il contenuto, così presa da un irrefrenabile curiosità straccio la busta e mi metto ad osservare quella piccola chiavetta USB che stava nascosta ben bene sotto il mio cornicione.

In allegato c'è un bigliettino, scritto di fretta.
Riconoscerei quella calligrafia tra mille ormai.

"Hilary

Per giorni ho provato a chiamarti, a parlare con te ma non capivo il perché mi ignorassi.
Poi ho parlato con Zed, ho saputo dove sei stata per tutta la serata della festa e mi sono sentito morire.
Ha provato a dirmelo, ma non ho voluto ascoltare e ti ho resa partecipe ancora una volta della mia vita incasinata.
Lascio per un po' la città, non importa che ti preoccupi, sto bene.

In questa chiavetta USB c'è la verità su quello che hai visto, sei libera di credere a ciò che vuoi ma non sono bugiardo, non stavolta.

Spero che dopo aver compreso il contenuto, avrai un idea diversa di me.

Con affetto.
Brad"

Ripiego la lettera e la appoggio sul letto.
Accendo il PC, inserisco la chiavetta e mi preparo a visionarne il contenuto con il cuore in gola e le mani sudate.

Non c'è molto al suo interno, solo una nota audio.

Faccio partire la registrazione e mi accoccolo sul letto, speranzosa che non sia ciò che credo.

Le voci di Marshall e JJ spiccano dalla nota audio, seguite da quella di Brad.
In questo file si nascondono le verità sull'incidente di Larry, ora sono in possesso del materiale per incastrare quei due.

Ma sopratutto ora capisco perché Brad era tanto sicuro della sua idea.
Non gli ho creduto, eppure ha sempre avuto ragione su tutto.
Mi sento una stupida, non ho mai pensato che potesse essere tutto vero.
Invece Brad ci aveva visto molto più lungo di me ed era solo in questa battaglia.
Non lo avevo sostenuto.

Nell'ultima parte della registrazione, riconosco la voce di Brad che parla con quella ragazza.
Si chiama Sasha, è la sorella minore di JJ.

Mi sono fatta un film mentale sulla loro conversazione e sul loro rapporto e me ne rendo conto nel punto dove Sasha prende l'iniziativa di baciare Brad ma lui la allontana con cortesia.

"Il mio cuore non è libero"

Sono stata una stupida.
Ho creduto fino ad ora che Brad fosse stato con lei, che le piacesse a tal punto da allontanarmi.
Sono stata gelosa di nessuno e mi sono resa ridicola e infantile.

Spengo la registrazione e cancello il file dalla chiavetta.
Di certo Brad avrà con sé l'originale, non ho motivo di mettermi ulteriormente nei guai conservando queste prove di colpevolezza.

Mi alzo di fretta dal letto e mi infilo le scarpe.

Conosco le raccomandazioni di mio padre, so a cosa vado incontro se disubbidisco ma non mi importa.
Avrò tempo per inventarmi una scusa.
Getto il telefono nella borsa e preparo uno zainetto al volo con pochi effetti personali, non ne avrò bisogno.

Mi aspetta un lungo viaggio e non mi importa se fuori è buio, non rimarrò qui a piangermi addosso e a ripetermi quanto sono stata stupida.

So dov'è Brad, non potrebbe essere altrove, so che mi ha detto di non cercarlo ma dopo aver ascoltato questa registrazione lo devo vedere.
Ho bisogno di parlare con lui, di scusarmi per il mio comportamento.
Di dirgli quanto sono stata ingenua.

Imbocco la rampa delle scale e mi fiondo sulla mia auto, accendo il motore e prego che non mi abbandoni proprio stasera, nel bel mezzo delle campagne del New Jersey.
Incrocio le dita e do gas, ora non torno indietro, la decisione è presa.

Ho bisogno di vederlo.

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