Capitolo 22 "Epilogo"

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Jimin e Jungkook avevano deciso di rendere quell'unione più incisiva, infatti in quel momento stavano guardando il loro nuovo castello, era stato appena ultimato.
Sorgeva metà nell'ex Regno Oscuro, metà nell'ex Regno Celeste, il colore della mura era un bianco sporco, un bianco candido non avrebbe rispecchiato esattamente entrambi.
Tra di esse si arrampicavano il fiore che amavano i due, delle rose nere sfumate di rosso e bianco, il nero rappresentava il demone, il bianco l'angelo e il rosso il loro amore.
Erano riuscite a crearle con il tocco di entrambi, ciò che provavano erano riusciti a trasmetterlo in quei petali.

Dalla nascita di Eclisse erano passati alcuni mesi, l'inizio era stato turbolento, i sovrani erano dovuti intervenire per sedare alcune risse.
Quelli scontri erano pur sempre un modo di conoscersi, non potevano aspettarsi qualcosa di diverso.
Dopo alcune faide però le due fazioni si stavano mescolando più facilmente, tale avvenimento portò anche ad un cambiamento estetico del regno.
Le tonalità nere come la pece dell'ex Regno Oscuro si sbiadirono, presero delle tonalità più tenue, domando più luce anche in esso.
La convivenza aveva preso finalmente la giusta piega, inaspettatamente portò perfino al consolidamento di coppie miste.
I sovrani non potevano essere più soddisfatti di ciò che si era creato.
Anche i loro cari avevano istaurato un bel rapporto, si coalizzavano soprattutto quando c'era da sbeffeggiare i due.
La loro famiglia si era allargata.
Ora potevano godersi la pace e il loro amato castello.
Soprattutto quello, quella struttura era stata costruita anche per un secondo scopo, non meno importante del primo.
Jimin e Jungkook volevano finalmente unirsi completamente, senza aver timore di essere sentiti dai fratelli del primo.
La loro camera da letto era una delle stanze più grandi, l'avevano progettata così perché molto probabilmente era il luogo dove erano sicuri avrebbero trascorso più tempo.
Ora erano esattamente lì, uno davanti all'altro.

"Non so come ho fatto a resisterti tutto questo tempo, io che amo così tanto il peccato".
Disse Jimin leccandosi le labbra accarezzando la guancia di Jungkook.

"Mi chiedevo la stessa cosa mio demone".
Disse l'angelo stringendo i fianchi di Jimin.

"Ridillo".
Disse sensualmente Jimin.

"Mio demone".
Sussurrò sulle labbra dell'opposto.

Il demone si avventò sulle sue labbra con l'intenzione di consumarle, di dimostrargli quanto gli apparteneva.
L'opposto ricambiò quel bacio bisognoso inoltrando la sua lingua, intrecciandola con la gemella.
Mentre si succhiavano, si mordevano le labbra fecero sparire i loro vestiti, lì gettarono a terra, rimasero completamente nudi, si contemplarono a vicenda, ammirando ogni minimo dettaglio.
Jimin sollevò Jungkook dalle cosce e lo gettò sul letto, lo sovrastò con il suo corpo riprendendo poi a baciarlo.
Era affamato delle sue labbra, quelle appartenenti all'angelo che gli aveva fatto perdere completamente la testa.
Si staccarono dal bacio per riprendere fiato.

"Pensi che dato che sei un demone io debba essere il passivello?".
Disse ghignando Jungkook, avvolse Jimin con le sue ali guardandolo dritto negli occhi carichi di lussuria.

"Perché non è così?".
Sussurrò sul suo collo poco prima di catturare tra le labbra un lembo di pelle, succhiò quel pezzetto di carne marchiandolo.

"Se il mio demone vorrà avermi dovrà essere disposto a donarsi".
Disse ridacchiando quando vide Jimin staccarsi dal suo collo per guardarlo con gli occhi sgranati.

"Ma dici sul serio?".
Chiese incredulo il demone, non aveva preso in considerazione quella opzione.

"Mai stato più serio".
Disse stringendo i fianchi dell'opposto.

"Posso essere almeno il primo?".
Chiese Jimin accettando indirettamente la proposta del suo angelo.

"Te lo concedo".
Disse l'angelo poco prima di riprendere a baciarlo, sentiva già l'astinenza delle sue labbra su di sé.

Quelle mura vennero riempite di gemiti, di promesse, di passione.
Testimoni della fusione, di una unione predestinata, di un amore che aveva cambiato la storia, che l'aveva riscritta.

THE END

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