capitolo 17- epilogo

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Erano passati ormai 4 anni da quando la vita di Anastasia e Filippo era cambiata, ora vivevano tutti e 7 a New York, dico tutti e 7 perché oltre loro 4 erano arrivati 3 ospiti, Aurora e Rachele, due bellissime bambine da 3 e 2 anni, Anastasia e Filippo decisero di dare alla prima il nome della sorella di Anastasia, perché l'aveva aiutata a svolgere la prima parte del suo piano, ovvero la vendetta contro il principe Artù, la seconda invece la chiamarono Rachele in onore della nonna di Anastasia, se lei non fosse andata al cimitero dalla nonna quel giorno, non avrebbe mai conosciuto Filippo, o forse sì, chi lo sa, alla fine erano destinati a incontrarsi, ogni anima gemella si ricongiunge con l'altra metà prima o poi.
Vi starete chiedendo chi è il terzo ospite, eh bene si, la nostra rose ha trovato un uomo che riesce ad amarla per quella che è, Noah.

Anastasia e Filippo si sposarono dopo un anno che erano fuggiti, passavano tutto il tempo insieme, avevano anche trovato lavoro insieme, i due infatti avevano costruito la loro biblioteca dove incorniciato c'era il libro della loro storia, nonché quello più venduto in quel periodo.

Rose invece trovò lavoro in un panificio ed è proprio lì che ha conosciuto Noah che con la scusa di comprare il pane la incontrava tutti i giorni.

La sorella di Filippo invece andava ancora a scuola, e anche lei usciva con un suo compagno di classe, Filippo ne era molto geloso ma grazie ad Anastasia, la ragazza poteva comunque uscirci.

Noah invece decise di trasferirsi a casa loro per poter guardare le nipotine mentre gli altri erano a lavoro.

Avevano trovato il giusto equilibrio nella casa, avevano costruito da zero una famiglia anche se non di sangue, ma forse questo li univa ancora di più.

Oggi

"Ecco a lei, grazie mille, buona giornata" disse Anastasia consegnando alla signora il libro che aveva acquistato.

"Un'altra vendita?" Chiese Filippo andando ad abbracciare la sua ragazza da dietro.

"Eh sì, il nostro libro sta andando molto bene" sorrise la ragazza fiera di dove erano arrivati.

"Ci pensi mai a come sarebbero potute andare le cose se non ci saremo mai conosciuti?" Chiese poi la ragazza incuriosita dalla risposta di Filippo.

"Si, e probabilmente sarebbe andata nello stesso modo, perché sento che siamo anime gemelle, prima o poi ci saremo conosciuti" la tranquillizzò lui e le sorrise.

Anastasia penso alle sue parole, aveva ragione, anche lei sentiva che erano anime gemelle sorridendogli continuò le vendite e insieme a lui continuò la sua vita da quel giorno fino a l'ultimo e anche oltre.

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