Leira sobbalza allo squillo del cellulare. É Axel.
Fa per rispondere ma si ferma, ha ben altro a cui pensare quindi lo lascia squillare.
É confusa, non poteva credere che...
-Calmati Leira, ci sarà per forza una spiegazione! Adesso vai a riposarti e tutto si sistemerà!- dice lei.
Va in camera, si sdraia sul letto e cerca di addormentarsi; le é molto difficile ma alla fine ci riesce.

Si sveglia due ore dopo.
Si é calmata un po.
Con tutta la calma di questo mondo Leira si alza, si veste ed esce, sente il bisogno di farsi una bella passeggiata.
Dalle parti del parco incontra Axel che sembrava diretto a casa sua.
-Ehi dove vai? Stavo venendo da te!- appunto -.-
-Non riuscivo a stare chiusa dentro casa, mi sentivo soffocare!-
-Ah va bene, allora ci facciamo una passeggiata?-
-Volentieri!-
Lui le avvolge un braccio alla vita e camminano l uno affianco all'altra.
Axel nota che per un bel po Leira non apre bocca, fissa intensamente il vuoto. Decide allora di rompere il silenzio.
-Che cosa pensi?-
Lei inizialmente non lo sente.
-Leira?!-
Stavolta lo sente e scuote la testa -eh cosa?-
- Sei molto pensierosa, a cosa pensi?-
Adesso é con le spalle al muro, che cosa dovrebbe dirgli? Però sotto sotto non gli vuole mentire.
-Niente, é che in questo periodo non sto granché bene!-
-Perche?-
-Ho continui giramenti di testa e tendo a mangiare più del solito!-
-Forse ti sta venendo l influenza!- deduce lui.
-Spero che sia così!- sussurra lei ma comunque Axel la sente e ciò lo manda in confusione: perché vorrebbe volere l influenza? Forse c é qualcosa di più grande dietro?
Arrivano al centro del parco.
Leira comincia a sentirsi più male del solito, le gita forte la testa tanto da non riuscire a stare in piedi infatti comincia a traballare.
Axel se ne accorge e la tiene.
-Amore che hai?-
-N-niente, non ti...- non finisce la frase che gli viene un forte mal di testa e gli sviene tra le braccia.
-Santo cielo Leira, svegliati che ti succede?!-
Ha il respiro affannoso.
-No, non mi piace per niente!- la prende in braccio e corre verso casa.