Sfibrati balocchi
nella vecchia soffitta.

Occhi di un tempo
stressati d'affetto.

Ingrata nostalgia
che assale perdente.

Battito inatteso
al ricordo che vive.

Giocosa mania.
Il dito che sfiora delicato

l'omino nero che gira
di musica ballando

e mi sovvien il pensiero
di quando piccina

con lui giravo nella mente
come dama sognando.

La bianca chioma
sul volto rugoso

due occhi lucidi
mi osservano all'angolo

e un ritorno al passato
la melodia ha rinfrescato.