Tittle-tattle

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La velocità con cui viaggiano le notizie è direttamente proporzionale all'interesse dell'uditorio. Maggiore è la curiosità dell'uditorio, più velocemente si diffondono idiozie e baggianate che risentono di notevoli modifiche passando di bocca in bocca. E si sa, a Hogwarts l'uditorio è particolarmente curioso, soprattutto per quanto concerne i pettegolezzi riguardanti una certa Weasley e un certo Malfoy.

Il loro ingresso concitato in biblioteca era stato trasformato in un lungo bacio appassionato che li aveva lasciati senza fiato e che aveva suscitato lo stupore di tutti i presenti; il loro battibecco incomprensibile riguardo un certo problema si era tradotto nella fecondazione di Rose e, ciliegina sulla torta, gli sguardi furenti che si erano lanciati per l'intera settimana successiva erano indice di una tensione sessuale tra i due, dovuta a determinate questioni irrisolte.

Rose era stanca di essere additata tra i corridoi del castello come colei che "si è fatta Malfoy" e non ne poteva più di vedere delle ragazzine ronzarle intorno solo per porle domande inopportune, per esempio «Come si fa a farsi mettere incinta dallo scapolo d'oro di Hogwarts?».

Scorpius, d'altro canto, non riceveva un trattamento migliore: lui era il figlio di un Mangiamorte che cercava il riscatto nel rapporto con la figlia dei Salvatori del Mondo Magico e odiava beccarsi le pacche sulle spalle da Serpeverde ignari e le occhiatacce furenti di studentesse arrabbiate.

Nonostante entrambi avessero smentito ripetutamente le numerose versioni che avevano avuto modo di sentire e nonostante l'intero clan Weasley-Potter contribuisse a minacciare matricole timorose se avessero messo in giro delle false dicerie, i pettegolezzi non accennavano a fermarsi.

«Io non ne posso più» biascicò Scorpius abbandonandosi contro il muro di pietra della Torre di Astronomia, l'unico posto in cui ancora non venivano seguiti e additati. Erano costretti a nascondersi come due fuorilegge per poter parlare in privato dei risvolti delle indagini che stavano portando avanti, nonostante i numerosi problemi.

«Non me ne parlare» replicò Rose sull'attenti, sempre pronta a smascherare qualche studente curioso che si nascondeva negli anfratti più improbabili al fine di ottenere l'esclusiva sulla loro fantomatica relazione.

«Di cosa avevi urgenza di parlarmi?» domandò il biondo accovacciandosi di fronte la ragazza, entrambi nascosti alla vista dei passanti, protetti da un Muffliato che impediva a coloro che si avventuravano nelle vicinanze della torre di udirli.

«Ho tastato un po' il terreno con mia madre e ho scoperto che durante il loro secondo anno non fu l'unica ad essere pietrificata dal basilisco di Voldemort, ma lo videro in maniera indiretta anche Colin Canon, Justin Finch-Fletchley e Penelope Light» sciorinò la ragazza, mantenendo una vista salda come se stesse pronunciando un incantesimo di particolare difficoltà.

«Vuoi dire che questi tre potrebbero essere dei potenziali psicopatici?» domandò Scorpius, riflettendo sulle parole della sua Partner-In-Crime.

Avevano effettuato delle ricerche sulla Seconda Guerra Magica quando avevano iniziato ad ipotizzare che l'uomo potesse avere l'età dei genitori e la pietrificazione da parte del basilisco era stato l'evento più rilevante in cui erano stati coinvolti diversi Nati Babbani.

«Beh, Colin Canon è morto durante la Battaglia di Hogwarts, ma gli altri due sono entrambi Nati-Babbani che non hanno figli ad Hogwarts. Direi che sono i candidati ideali» suppose Rose, cercando nelle iridi color ghiaccio di Scorpius un qualsivoglia cenno di assenso.

«Ma non possiamo accusare nessuno senza avere le prove» replicò il ragazzo, continuando a riflettere, poi aggiunse: «I tuoi genitori accusarono mio padre di essere l'erede di Salazar Serpeverde fondandosi sul nulla e si sbagliavano».

Rose parve intimorita da quelle parole, cercandovi un cenno di accusa che in realtà non era presente; le intenzioni di Scorpius non erano quelle di diffamare la famiglia di Rose, bensì evitare di commettere i loro stessi errori. Purtroppo nessuno dei due era il Prescelto e dunque non si potevano permettere strappi enormi alle regole. Inoltre non c'era la Terza Guerra Magica, per fortuna, indi per cui non erano concessi determinati atteggiamenti che invece il Trio aveva fatto propri.

«Secondo me dobbiamo continuare a cercare» disse infine Scorpius, destandosi dallo stato di trance che ormai Rose aveva imparato ad associare a quella concentrazione di cui necessitava per escogitare le sue idee geniali.

«Io non metto piede in biblioteca manco morta» replicò Rose, decisa a tenersi lontana da quel luogo gremito di studenti pettegoli che cercavano nuovi pretesti per additarla.

Non bastava che fosse una Weasley, dovevano inventarsi anche una presunta tresca col rampollo di casa Malfoy affinché fosse sempre la protagonista dei pettegolezzi più succosi!

«Ci andrò io» acconsentì il ragazzo allungando le gambe e giungendo a sfiorare le cosce della ragazza in quello spazio ristretto. Era piuttosto angusto ma era il meglio a cui potevano ambire, lontani da occhi e orecchie indiscrete e protetti dagli incantesimi di cui ormai erano esperti.

«Lily mi ha detto che hanno eretto una specie di altarino sul tavolo che abbiamo usato» confessò la ragazza, a metà tra l'imbarazzato e lo schifato.

Non che le dispiacesse passare del tempo con Scorpius, aveva imparato ad apprezzare la sua intelligenza e la sua compagnia, nonché quegli aspetti del suo carattere che aveva seppellito sotto strati di ironia e presunzione, ma era ancora destabilizzata dagli stati d'animo che era in grado di provocarle sfiorandola o anche solo guardandola. Sapeva di starsi legando a lui in un modo differente dall'amicizia, ma temeva di non essere ricambiata, e a ragione anche!

«Vorrà dire che andrò a mettere delle margherite accanto alla tua foto» scherzò il ragazzo, facendole l'occhiolino, senza curarsi del colore paonazzo che stavano assumendo le guance della sua interlocutrice.

L'amore è cieco e Scorpius non si rendeva conto di tutti i piccoli cambiamenti nell'atteggiamento di Rose. Per lui era sempre la Weasley più intelligente, più scaltra, più presuntuosa, più bella; l'unica in grado di fargli perdere le staffe, di tenergli testa, di farsi adorare e odiare nello stesso istante.

Non sapeva dire con certezza in quale momento dell'anno si era reso conto di provare qualcosa per lei: forse al suo compleanno, quando aveva respinto Christopher Devies e lui si era sentito immensamente sollevato, leggero; o magari quando l'aveva portata in braccio in Infermeria e aveva rimuginato tutta la notte sulle sue colpe; o forse quando aveva temuto per la sua incolumità durante il duello o sull'Espresso per Hogwarts.

La sua unica sicurezza era di essere riuscito a fare breccia nel suo cuore, ma doveva dimostrarle di essere stato proprio lui.

N.d'A.

Abbiamo la prima confessione di Scorpius! Sventolate le bandiere, suonate le trombe e... affinate la lettura perché sto disseminando indizi ovunque! Allora, avete tradotto il titolo del capitolo? Personalmente lo preferisco di gran lunga alla versione italiana, ha un che di sussurrato e segreto che mi manda in brodo di giuggiole!

Luna Freya Nives

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