Regrets

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Ogni tanto, nella vita, capita di avere dubbi sulle proprie azioni, sulle proprie passioni. Ci chiediamo se siamo sulla strada giusta, se quello che stiamo inseguendo sia la luce in fondo al tunnel o una misera scintilla effimera.

Perché sono qui? Che cosa mi ci ha portato? È veramente la mia strada? Quello a cui tengo, a cui non voglio rinunciare? È davvero ciò che mi fa stare bene? Che mi rende felice?

Lacrime di cristallo mi sfiorano il viso. Solitamente le asciugo velocemente, per non far notare nulla. Questa volta, però, non mi interessa. Sono sola nella mia bolla di dubbi, ho l'opportunità di sfogarmi tranquillamente.

Sono solamente problemi che potrebbero causare le idee sbagliate, questioni fraitendibili e, molto probabilmente e in un certo senso, inutili, che non mi dovrei mai porre. L'unico risultato che ne potrei ricavare è di fare del male alla persona più importante per me, colei a cui tengo più della mia stessa vita.

Pensavo che trovare il proprio posto nel mondo fosse facile, che non avrei trovato guai nel capire dove stare.

Ero completamente in errore.

I dubbi sono le uniche certezze che popolano la mia vita, per quanto paradossale possa apparire come prospettiva. Come diceva Kierkegaard, la vita è un costante percorso costellato da aut-aut, ovvero scelte, e la totale privazione del sapere di aver deciso quella giusta.

Persa, insicura.

Sono sempre stata una persona che crede nel destino, nei segnali. Eppure quando ti sembra che quest'ultimi manchino, soprattutto per ciò che ami e che ti piace alla follia, inizi a pensarci meno. Almeno, fino a quando qualcosa non ti porta a rifletterci profondamente.

Che persona orribile posso essere? Perché sto quasi pensando di abbandonare qualcosa che mi dona felicità? Come mai mi capita di sentirmi così lontana alle volte, come se fossi ancora insicura di cosa voglia, in realtà? Qual è il mio posto nel mondo? È veramente quello che sto inseguendo, o solo una mera utopia?

Il tutto è aggravato dal tuo sguardo e la tua voce che risuona nella mia mente. Non mi stai propriamente accusando, sembra quasi che tu voglia porti come promemoria.

Sei indecifrabile, nero come le ombre che avvolgono i tuoi comportamenti eppure, al medesimo istante, sei bianco come la neve che cade d'inverno sulle montagne, puro e gelido.

Sei aggressivo e dolce. Impertinente e gentile.

Sei un ossimero vivente, qualcuno da cui dovrei stare lontana, distante. Sei quel tipo di persona che evito da una vita, quel genere che mi può ferire in ogni modo solo con un semplice sguardo. Sei l'essere umano che tutti desiderano e che mai potrebbe posare gli occhi su qualcuna come me, troppo imperfetta ed eccessivamente fuori dagli standard di bellezza imposti dalla società.

Sono completamente sbagliata.

Eppure vengo attratta da te come un chiodo non può resistere alla forza magnetica di una calamita. Ti respingo perché ho paura di rimanerne ferita, ti soffio via per non essere scottata dalla tua anima.

If you're still smiling...

Ti avvicini lentamente, un passo dietro l'altro, alternando andature più rapide con altre più graduali. Non ti capisco, non credo di esserne in grado. Un libro completamente censurato.

... We're own by the God...

Vorrei scappare, eppure non riesco. Rimango ferma. Non sono in grado di lasciare ciò che mi provoca dubbi, non ho le facoltà di capire che cosa voglio veramente nella vita.

... If you've got the answer...

Sento la tua anima sfiorare la mia. Un paio di ali ti avvolgono il corpo, per poi dispiegarsi nell'aria, regali e leggere. Le piume color inchiostro brillano sotto la fievole luce della stanza, un angelo della morte pronto a proteggere uno spirito perduto.

... Let us all know.

Sei davanti a me, mi superi di a malapena uno o due centimetri, tuttavia mi pare che tu mi stia sovrastando di chilometri. Percepisco lo spostamento d'aria delle ali che mi avvolgono, nel frattempo che la tua mano mi sfiora la guancia, asciugandomi qualche lacrima.

Ti osservo, tento di ricambiare il tuo sguardo, senza riuscirci. Lo abbasso, tentando di sottrarmi al tuo tocco. Porto il viso verso la parte opposta, tentando di ignorarti.

Tu, però, non demordi, come se non sopportassi un rifiuto come risposta.

Mi afferri il mento delicatamente, riportando i tuoi occhi carbone nei miei, scrutandomi nell'inconscio, se solo fosse qualcosa di possibile. Mi asciughi gli ultimi residui, ripetendomi come in un sussurro le parole di poco prima.

Una cantilena che suona più come una promessa.

Cerchi di farmi rimanere, nonostante senta che dovrei restare per qualcun'altro, sicuramente non per te. Non sei colui che mi ha fatto capire cosa vuol dire tenere a qualcuno di lontano, che significa affezionarmi a una persona che, con molta probabilità, potrebbe non vedermi mai.

Non sei chi mi ha aperto questo mondo che ora mi spaventa, e non poco.

Tuttavia, se penso di rimanere, penso di farlo per te, essenzialmente. Mi hai devastato la vita in poco tempo, causandomi paranoie a non finire e ansie continue. Sei tu, però, la persona in grado di eliminare i miei dubbi.

Le ali intorno mi proteggono, ma il tuo sguardo mi rende esposta, debole. Sono rinchiusa in un rifugio freddo, seduta davanti a un camino, unica fonte di calore. Quelle parole risuonano ancora, sembrano rivolte a me, nonostante io sappia che non è la realtà.

Se appartengo ancora a questo mondo è solo grazie o, non so bene neanch'io, per colpa tua.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro