Agalmatolite marina

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«Eccolo, pugno di fuoco!»

Ringhiano gli strani tipi.

«Diamine»

Ace tira rapido Leo per la camicia nascondendosi e ottenere cinque minuti per organizzarsi.

«Ma dove sono? Che velocità»

Commenta il trio "verde".

«Leo, non sai quanto mi faccia piacere rivederti.
Ma non è il momento adatto.
Ti ricordi l'allenamento?
Passiamo alla parte due molto velocemente.
Vedi quei tizi? Hanno delle pistole.
Non ti faranno niente, devi solo lasciare che ti trapassino il corpo, ma rammenta, devi usare il fuoco.
Devi diventare fuoco.
Ti faccio vedere, poi agganciati tu.
Ah, il cappello me lo riprendo»

«Ma, come... Così? Aspetta!»

Ace si presta davanti ai tizi.
L'omone richiama altri sottoposti, mentre lui abbandona sloggia.
Estraggono le armi.
Molte cartucce volano e trapassano il corpo del corvino.

«Che solletico!»

Intanto, Leo osserva e commenta:

«Ha buchi dappertutto, ma neanche un graffio.
Aspetta, e ora?
La pelle si è rigenerata, è come se non fosse stato mai sparato.
Devo aiutarlo»

L'aria è carica di polvere da sparo, i sottoposti sudano, non sanno come controbattere.

Ace tira il braccio indietro per poi rilasciarlo.

«Pugno di fuoco!»

Leo guarda a bocca aperta, cavandosela bene con la lezione numero due.

«Ok, non devo far incazzare Ace.
Mai.
Basta chiamarlo femminuccia»

Intanto Ace si trasforma nel suo elemento.

«Castigo di fiamme.
Colonna di fuoco!»

«Che diamine, a me 'ste cose non me le ha insegnate»

Gli occhi di Leo luccicano pieni di stupore. Quando Ace termina il combattimento si volta a Leo sorridendo.

«Non ti preoccupare, sarà la lezione numero tre»

Il ragazzino ringrazia annuendo.
Tutto viene spezzato da un particolare proiettile che si conficca nel fianco di Ace.
Il ragazzo si cala stringendo la ferita.
Il colpevole si presenta.

«Hihihi, e ora Ace?»

Leo rimane di sasso, si sblocca gridando:

«Pugno di fuoco!»

Centra in pieno il bersaglio stupendosi di ciò che ha appena fatto, ma torna serio chinandosi su Ace.


«Ma i colpi non trapassano il corpo?»

Ace cambia discorso.

«Apprendi in fretta... sai?»

«Sto parlando con te! Comunque grazie»

Il sangue che scorre invade le loro suole.

«È vero, non dovrei... subire danni, tuttavia... *l'agalmatolite marina... quella sì»

«Algatolomina cosa?
Me lo spieghi dopo, ora dobbiamo fermare la perdita»

Leo si scioglie la benda che ha alla vita e la stringe attorno a quella di Ace.

«Allora?»


Chiede Leo, mentre sistema l'amico comodamente per il momento.

«Sabo te ne parlò, il fatto dell'acqua, i frutti ecc... Ma, esiste un materiale... che oltre a ferirci... ci indebolisce...
L'agalmatolite: acqua solidificata»

Leo non comprende a pieno scuote il capo incasinato, ma senza fare ulteriori domande a riguardo, inizia a sclerare:

«Ma che vogliono quei tipi?»

«Poi ti spiego...
Non sai quanto... ti ho atteso... Ogni giorno è stato malinconia... Ogni mese solitudine... Ogni anno... pensieri diversi... L'unica cosa che volevo... era vedere un nuovo Leo... e devo dire... che ora sei proprio un bel... maggiorenne»

Il ragazzo è colpito dall'amico.

"Anche io non vedevo l'ora di rivederti, ma non così.

*

L'agalmatolite, irradia la stessa energia dell'oceano, pertanto, se viene messa a contatto con un soggetto dotato dell'abilità di un frutto del diavolo, la pietra, oltre ad annullare il suo potere, assorbe anche tutta la sua energia, come se il soggetto venisse buttato in acqua.

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