love my like you do

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Raccontai a Alice tutto di quella mattina. Dell'amore che provavo ma anche della perenne sensazione di aver sbagliato.
Alice si mise a ridere sapendo quel che mi aveva detto e io risposto a seguito. -oh tesoro mio alza un po di più l'idea che hai di te perché ti ama e ne vali grandemente la pena- la abbracciai e la strinsi a me. -non so cosa farei senza di voi-

Un due settimane dopo.
Come ormai da due settimane mi sveglio avvolta dal profumo del mare e stretta alle lenzuola bianche immacolate. Mi volto ma a differenza del solito Edward non c'è il che non è una bella cosa, conoscendolo. Mi alzo avvolta soltanto dalla vestaglia di raso lilla. -Edward ...- dico piano. Comincio a camminare per la stanza e decido di scendere. -... amore- dico. Ma niente la casa sembra deserta. Scendo di sotto e gli riconosco le spalle. E coperto dai boxer soltanto e lo abbraccio da dietro. -Edward che succede?- gli chiedo. Non risponde. -ehi ragazzino riprenditi, cagami un minimo-
Niente ma si volta. -Jamie ...-
-amore hai una faccia, che è successo? Ti é morto il gatto? ... no aspé lo so ... Damon ha trovato la ragazza ed è scappato con lei. Dai ti riprenderai e sai che non dura, tornerà entro fine settimana, spompato annuiciando che la ha uccisa-
Ridicchio ma la sua espressione stravolta non cambia.
-amore che succede?-
-Jamie!- urla Alice e noto che ha la sua stessa espressione.
-ragazzi che succede, mi sono persa qualcosa per caso?- chiedo.
-Jam, siediti ...- dice Jasper.
-NO! Sono lucida abbastanza, voglio sapere che succede- ho una bruttissima sensazione.
-Jamie sul serio è meglio che ti siedi- dice Edward.
-non ci penso nemmeno-
Continuo a passare lo sguardo da Alice a Edward a Jasper e poi ancora a Alice.
-a Forks c'è stato il primo incidente della storia, sulla tangenziale. La macchina era sulla corsia giusta ma il camion gli è frecciato davanti e la macchina è caduta dal ponte- mi raccontano.
-e quindi ...?- sto per fare una battuta ma devo fare una domanda. -c'era qualcuno che conosco in quella macchina?- io subito penso a David ma lui ha la moto quindi è stupido anche solo pensarlo.
-Jam, c'erano Bella e Jacob- subito non afferro, ma quando lo faccio, non riesco a credere che stia parlando dei miei genitori. Mi manca il fiato ... poi pensandoci mi sembra una valutazione stupida. -stai scherzando ... devi star scherzando ...- la sua espressione non muta anzi, sembra stia per piangere. Cerca di toccarmi ma la respingo da subito. -Jesse, Julie e Jace?- chiedo.
-erano da Billy- dice. -è successo tutto questa mattina e Charlie e Billy vogliono che lo dicessi tu a loro-
Annuisco. -dobbiamo tornare là?- chiedo.
-forse, un altro giorno si può restare ma io parto oggi, tua nonna sta aprendo l'appalto per l'affidamento e voglio buttarmi- dice Alice.
Scuoto il capo. -posso ... venire con te?- chiedo. Lei annuisce.
-mi vado a vestire- dichiaro.
Salgo di sopra e credo di essere sotto shock perché non riesco a crederci. Mi infilo i jeans e una canotta con sopra una camicia a quadretti rosa a mezze maniche. Qualcuno mi tocca e mi volto di scatto, ed evito che lo faccia ancora. -stai bene?- mi chiede.
-vuoi la verità? ... non lo so, non riesco a pensare ...- entro nel bagno e lì ci sono le pasticche. Le guardo me le rigiro tra le mani e ne prendo 4.
Tutto poi mi sembra confuso ...
Il viaggio è stato come quello d'andata ...
l'ho detto ai miei frarelli e c'è stato il funerale ...
ho preso una pasticca ogni due ore ...
ero fatta in continuazione ... non ho versato una lacrima.
I brividi di caldo mi hanno percorsa per ogni tratto ...
non ho più fatto l'amore con Edward, era strano, schivo, ci evitavamo ...
Il tribunale ci ha affidati per un paio di settimane alla famiglia Cullen.

-David, hai la roba?- gli chiedo.
Si guarda intorno e mi passa il sacchetto di roba e una siringa. Trovo la vena e la ignetto direttamente. Mi sento rinfrescata. -ci vediamo sta sera?- mi chiede. -ce l'apertura della disco in centro e devo fare dei giri ... ci vieni?-
-certo che ci vengo ...- dico e non perdiamo tempo. Anche se il telefono suona all'impazzata non rispondo nemmeno una volta.
In disco la parola d'ordine è cocaina in ogni forma. Mentre siamo la tra una bevuta e una sniffata perdo la nozione del tempo e mentre me ne torno a "casa" non ho la minima intenzione di negare nulla.
Con i tacchi alti e i capelli all'aria sembro uno squillo e una squilibrata ma non ha importanza, voglio solo dormire. David e io ormai siamo corrieri della droga nelle disco e nei vicoli delle città. Abbiamo notato con piacere che ne compravano di più se gli facevo dare una palpatina o al seno o al culo. Era una cosa forte ma ogni tanto mi spaventava ... e buttavo giù l'ennesima dose ed essa passava.
Non mi vergognavo di me né di quel che facevo. La droga rendeva una persona tale. E a me, rendeva umana. Con la dignità intatta entrai in casa e Jace mi corse in contro e lo presi subito in braccio. -Jamie!- urla il cinnetto di due anni. -non dovresti essere a letto?- chiedo e fa segno di no. -mi canti qualcosa?- mi chiede e faccio segno di no. -và a letto Jace- lo metto giù ma lui vuole tornarmi in braccio e nego. -vai a letto Jace!- urlo e lui piange ma me ne frego beatamente. Nella sala ce ne sono 5: -non dovrebbe essere a letto?- chiedo.
-anche tu- dice Esme.
Alzo le spalle. -io sono io, Jace ha 2 anni-
-voleva aspettarti- sbuffo.
-domani così sarà stanco, fantastico-
-tu no? O la coca tiene svegli?-
Beccata dico tra me e ridacchio.
-non lo so ...- dico sincera.
-perché ridi?- mi chiede.
-perché la situazione è divertente- dico. -immagino che ora mi direte di smettere- continuo a ridere e so di essere strafatta.
-Jamie, tesoro, non ti serve a nulla- mi dice Esme e mi ritraggo dal suo tocco.
-parlano i vampiri invincibili ...- dico sarcasticamente. -sono un anima libera, non un lupo però- dico schietta. -tenetevelo il futuro Alfa, io non lo sarò-
-Jamie, non lo dico per questo, ma non ti senti? Sei la maggiore, dovesti comportarti ..-
-da madre?- chiedo. -avete proprio pisciato fuori, non sono mamma e nemmeno papà, non farò il genitore e nemmeno mi comporterò bene ... come ho detto, io sono libera, non mi legherò a nessuno, nemmeno ai miei fratelli- dichiaro. -non sono mamma- finisco e me ne vado.

Brava Jamie, anzi no ... che cattiva! Poveri Jesse, Julie e Jace ma soprattutto Edward :'-(
Sono cattiva!
Ovvio ma la storia mi annoiava e volevo un colpo di scena! Vi piace?
BELLA CULLEN
XOXOXOXO

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