10 dicembre (Nyck De Vries)

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

di artvworld

La casa reale si era addobbata di luci e alberi natalizi, dandole un'aria natalizia. Mancavano poche settimane al Natale, e per l'occasione, la famiglia reale ha invitato tutti le famiglie più facoltose e vicine ai reali. Ovviamente ci sarebbe stata la famiglia Leclerc, per congratularsi con Charles per l'ottima prima stagione in Ferrari. Presenti come ogni anno la famiglia Siné, con l'occasione che la moglie presenti le sue tre figlie ai futuri mariti presenti alla festa.
T/n teneva un calice di champagne tra le dite, mentre ascoltava, senza nessun interesse, le storie di una vecchia amica di sua madre difronte. Essere la figlia del proprietario della banca più antica del Principato di Monaco aveva anche i suoi difetti. Se poi aggiungi che le tue sorelle, Charlotte e Valentine Siné, sono finite sotto i riflettori per una loro presunta relazione con i fratelli Charles e Arthur Leclerc era ancora peggio.
Ogni volta che usciva di casa, percepiva gli sguardi e il borbottio della gente, etichettandola come una poco di buona, proprio come le sorelle. Doveva mordere la lingua per non risponderli a tono; sua nonna le diceva sempre che non doveva ascoltare quella gente marcia dentro nell'anima, perché altrimenti avrebbero avuto altri argomenti su cui sputare il loro marcio.
Aveva consolato sua sorella Charlotte quando delle cosiddette fanpage, affette da sbalzi di ormoni e bimbiminchia qual sono, le avevano insultata pesantemente quando quella santarellina di Giada aveva "rivelato" che Charles l'aveva tradita con sua sorella. Proprio colei che, quando il monegasco debuttava in Formula 1, l'aveva tradito per ben tre volte durante l'anno. Charles, buono com'era, l'aveva sempre perdonata, ma il lupo perde il pelo ma non il vizio. Però viene considerata "una povera vittima di un tradimento per via del successo del fidanzato", così l'avevano giustificata. T/n, Arthur, e poi successivamente Lorenzo, avevano capito che l'italiana non era così un'angelo come la descrivevano, e come si è comportata nei mesi a venire dopo la rottura, cambiando dichiarazione ogni due per tre, n'era una prova schiacciante.
«Fortuna che la GG non ci sia» disse T/n quando Arthur si era avvicinato per salvare la ragazza dalla noiosa conversazione con la signora difronte.
«Io l'ho sempre detto che quella ragazza avrebbe portato solo guai, ma nessuno mi ascolta mai. Fortuna che ci sei tu che mi dai sempre retta» disse il più piccolo dei Leclerc quando erano in uno dei balconi liberi. Fortunatamente a Montecarlo non fa così freddo come nelle altre città, ma la ragazza sentì lo stesso freddo, e si strinse le sue spalle nella giacca di pelle nera prestata gentilmente dalla sorella più grande.
«Guarda che non mi era entrata nelle mie grazie già da tempo: sapeva perfettamente che mia sorella si era presa una cotta per Charles, ma cogliona qual'è, ha sempre limonato davanti a mia sorella, "solo per marcare il suo territorio". Che razza di amica sei? Un minimo di rispetto porca puttana. Ringrazia che si sia messa da parte, perché s'era un'altra ragazza, ti lascio immaginare cosa sarebbe successo» disse la più piccola dei Siné, facendolo intendere dove voleva andare a parare.
«Infatti, ancora devo capire come ha fatto mio fratello a non capirlo. Sapevo che l'amore rende ciechi, ma non fino a questo punto. Comunque ormai è acqua passata. Tua sorella è un angelo in confronto a lei, spero che con questa frequentazione possa dimenticare quella vipera» disse Arthur abbastanza alterato.
«Ci vorrà del tempo per dimenticare, ma spero che sia molto presto. Perché odio vedere Charles soffrire per un ragazza che non l'ho merita» disse T/n, buttando giù tutto lo champagne rimasto nel calice.
«Se bevi in quel modo, ti ubriachi peggio di Max» disse Charles avvicinandosi al fratello e alla ragazza, seguito dal più grande dei Leclerc.
«Ho sonno, ho il ciclo, e non mi andava a venire qui, ma mia madre si è fissata di trovarmi un ragazzo ed eccomi qui, a stare in mezzo a gente che non conosco» disse T/n dando il bicchiere vuoto a Charles.
«Bella giornata mi dicono» disse Lorenzo ridendo alla scena.
«Dov'è mia sorella?» domandò T/n non vedendo la sorella accanto al monegasco, mentre si lisciava il lungo vestito di acqua marina che sua madre le ha comprato per la cena.
«Tua madre ha preso le tue sorelle per farle conoscere ai figli delle sue amiche. Menomale che sei scappata giusto in tempo» disse Charles mettendole un braccio nel collo.
«Speriamo che non venga a cercarmi, perché mi sono rotta le palle a furia di essere presentata all'ennesimo caso umano figlio di papà» disse T/n buttando lo sguardo dentro la sala per vedere dove fossero la sua famiglia. Erano alla fine della sala, con sua madre che presentava le sue sorelle ai figli delle sue amiche. Poteva vedere la faccia annoiata di Valentine e la faccia di Charlotte, che con gli occhi diceva di essere tirata fuori da qui.
«Tu vorresti avere accanto un certo olandese» disse Lorenzo tossendo, ricevendo un calcio sulla gamba da parte di quest'ultima.
«Smettetela. Forse lui è già fidanzato» disse T/n imbarazzata. Esattamente un anno fa, aveva conosciuto Nyck De Vries, attuale campione di Formula 2 che ha appena debuttato in Formula E con la neo Mercedes. Si erano scambiati i numeri, e avevano parlato molto, per poi scoprire tanti punti in comune. Inutile dire che T/n si era presa una bella cotta, ma per via di questo "scandalo", aveva paura che l'olandese avesse creduto a tutto ciò, e così aveva smesso di parlarci.
«Sciocchezze, lui è single da una vita, eh no, non gli frega niente di quello che dice una sporca ex traditrice» disse Arthur facendole ridere, per poi beccarsi un'occhiataccia da parte di Charles.
«Questa te la potevi risparmiare» disse Charles sbuffando.
«Senti, tutti i presenti ti abbiamo detto che ti avrebbe tradito innumerevoli volte, ma tu insistevi che era cambiata. Quindi, ora te la prendi per il culo, e dille di smettere di infangare il nome della mia famiglia che altrimenti non ho paura a sperperare ai quattro venti la sua infedeltà» disse T/n puntandogli un dito contro.
«Mai sfidare una donna con il ciclo, o meglio mai sfidare T/n Siné» disse Arthur facendo ridere tutti i presenti. Squillò il telefono della ragazza, e quando lesse il nome gli perse un battito. Sotto l'incitazione dei ragazzi, rispose titubante.
«Pronto, ciao Nyck» disse T/n titubante.
«Ciao T/n, credevo che fossi impegnata» disse Nyck mentre si dirigeva verso la casa reale.
«Mi sto annoiando, ho pure il ciclo. Mia madre si è fissata a trovarmi un fidanzato tra i suoi amici e conoscenti» disse la monegasca. A quelle parole, l'olandese serrò la mascella. Forse si era illuso che una ragazza meravigliosa come lei fosse interessata a lui.
«Vorrei che tu fossi qui a portami lontano da qui» continuò la ragazza, facendo spuntare un sorriso al ragazzo.
«Allora girati e vieni da me» disse Nyck chiudendo la telefonata.
Non capendo, la ragazza si girò come aveva chiesto, e per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Era vestito molto casual, con una giacca nera della Fila che copriva la camicia bianca, dei jeans normali, e delle Puma semplicissime dello stesso colore della giacca. Facendo finta di niente, T/n attraversò la sala, per poi abbracciare il ragazzo una volta uscita dal campo degli sguardi indiscreti.
Charlotte e Valentine alzarono lo sguardo e incrociarono quelli dei fratelli Leclerc. Era andato come avevano programmato. Charlotte aveva contattato la sorella di Nyck, Seychelle, per parlare del loro piano di farli spingere a dichiararsi l'uno con l'altro. Ovviamente ha accettato, non potendo più sopportare il fratello, e organizzarono tutto: Seychelle avrebbe convinto il fratello a partire per Montecarlo, invece Charlotte e Valentine avrebbero convinto T/n a partecipare alla festa. Successivamente avevano mandato l'indirizzo, e lasciarono tutto alla sorella.
«Non ci credo che tu sia qui» disse T/n mentre andavano verso i giardini reali.
«Mia sorella insisteva molto a venire qui, dato che voleva vedere una vecchia amica, e così ho approfittato per vederti» disse Nyck leggermente imbarazzato. «Mi dispiace per quello che ti sta capitando. Non conosco Giada di preciso, ma non era nelle mie grazie dopo il primo tradimento, e non ci credo che abbia detto delle cose orribili nei confronti della tua famiglia» continuò parandosi davanti alla ragazza.
«Hanno creduto a una traditrice che a me, ho perso degli amici per colpa sua. Infondo erano più amici suoi che miei. Vorrei tanto sapere dove vuole andare a parare, vuole uscire vittima?» disse la monegasca guardando la luna.
«Io ti credo, e non sei sola. Hai la tua famiglia, i veri amici, e me. Lasciala perdere Giada, lo so che ha buttato fango sulla tua famiglia, ma gente come lei vive di questo, di buttare la loro acidità su qualcuno. E' inutile perdere tempo con gente come lei» disse l'olandese prendendole le mani.
Con il vento che le scompigliava i corti capelli biondo cenere, Nyck le mise una ciocca di capelli ribelli dietro all'orecchio. Si guardarono per parecchi minuti, in cui si dicevano di tutto.
«Grazie Nyck, davvero... » non poté finire la frase, che le labbra del ragazzo erano sulle sue. Le sue mani erano sul petto, mentre quelle del ragazzo erano sui fianchi.
«Ti amo troppo per esserti amico. Da quando ti ho incontrata quel giorno, mi sei entrata nella mia testa e nel mio cuore. È difficile spiegare quello che sento, ma voglio essere la ragione del tuo sorriso. Voglio poterti prendere la mano e baciarti ovunque. Non ti nego che sarà difficile avere una relazione a distanza, ma ci proveremo. Perché non voglio avere rimpianti nella vita» disse Nyck appoggiando la fronte contro quella della ragazza.
«Facciamolo, io voglio provare cosa vuol dire amare ed essere amata da qualcuno. Sono stanca di essere la psicologia dell'amore, voglio che i miei amici si rompano le palle a sentirmi parlare di te. Io credo in un noi» disse T/n sussurrando, ad un millimetro dalle labbra del ragazzo.
«Oggi sei bellissima, non te lo detto ma sembri una dea scesa dal cielo stellato» disse Nyck sussurrando, quasi soffiando sulle labbra della ragazza.
«Tu di più» disse la monegasca, per poi baciare l'olandese.
I fratelli Leclerc, le sorelle Siné e Seychelle applaudirono all'ennesimo bacio tra T/n e Nyck, facendoli spaventare. Finalmente avevano completato il loro piano, e non sentiranno più le loro lamentele. Festeggiarono così, in compagnia e felicità, con le persone che amano di più al mondo.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro