23 dicembre (Pierre Gasly)

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A CHRISTMAS CAROL
di papayapie

Venire lasciate la settimana prima di Natale non è per niente piacevole, e T/N lo sa bene, visto che quest'anno le è capitato proprio questo.
Sapeva benissimo che i rapporti con il suo fidanzato storico, ormai ex, non fossero dei migliori, ma era stato comunque un duro colpo, soprattutto perché il tutto era avvenuto tramite messaggi.
Nessuna chiamata, nessun confronto: solo un messaggio che l'aveva lasciata spiazzata e senza una dimora, visto che, non solo non aveva accettato la proposta di T/N di parlarsi e cercare di sistemare le cose, ma l'aveva addirittura cacciata di casa, in quanto era stata lei a trasferirsi da lui quasi un anno prima.
Fortunatamente T/N non è sola: ha la sua famiglia e il suo migliore amico, Pierre Gasly, ad aiutarla; ed è proprio a lui a cui pensò appena si rese conto di non avere un posto in cui stare: le aveva scritto di essere tornato da Faenza dopo gli ultimi giorni di lavoro un paio di sere prima, e Rouen era molto più vicino a dove si trovava lei al momento rispetto a quella della sua famiglia.
Pierre l'aveva accolta nella sua casa pronta per il Natale, ma T/N non sentiva per niente lo spirito festivo quell'anno: si sentiva come Ebenezer Scrooge, ormai erano tre giorni che non usciva di casa, e si muoveva solo per fare il tragitto letto-bagno-frigorifero-divano.
Pierre non l'aveva mai vista così giù di morale, e aveva deciso che avrebbe fatto qualsiasi cosa purché T/N non si rovinasse il Natale. Qualsiasi cosa.
****
T/N apprezzava davvero tutti gli sforzi che Pierre stava facendo per cercare di farla sentire meglio, ma in quel momento avrebbe voluto solamente strozzarlo con la sciarpa che stava indossando: avrebbe di gran lunga preferito un pugno sul naso rispetto ad andare a fare volontariato ai mercatini natalizi dove, guarda caso, c'era proprio il suo ex a fare da volontario per raccogliere fondi per un ospedale dedicato ai bambini. Non era l'attività da svolgere il problema, anzi, gli anni precedenti si era sempre mostrata molto disponibile a partecipare, ma la sola idea di doverlo vedere le faceva venir voglia di rinchiudersi in un sarcofago per i seguenti quindici anni.
Era quasi ora di pranzo quando Pierre si allontanò dalla bancarella per andare a prendere qualcosa da mettere sotto i denti prima che si formasse la solita ressa alle casse dei tendoni gastronomici, e quando T/N vide il suo ex limonare con quella che credeva essere la sua migliore amica.
Era davvero così che erano andate le cose? Era lei la donna con cui la madre di T/N l'aveva visto pochi giorni dopo la loro rottura? Non lo poteva sapere, ma il suo sesto senso era perfettamente convinto di ciò, e non aveva bisogno di conferme.
Così T/N scappò via con il cuore spezzato da due delle persone che amava di più, e lasciando Pierre solo a guardare la scena.
****
"T/N? T/N dove sei? Ascolta, mi dispiace per tutto quello che è successo, ma cerca di aprirti almeno con me! Non sopporto più vederti così demoralizzata per due deficenti del genere. Non sei nemmeno nel pieno dello spirito natalizio, la tua festività preferita da quando ne ho memoria..."
"Questo è il Natale peggiore della mia vita, Pierre! Non so se te ne stai rendendo conto, ma non cambierò idea, soprattutto dopo quello che è successo poco fa! Forse è meglio che me ne vada e che mi sbollisca un po' da sola, non preoccuparti se non rientro subito"
Forse T/N stava veramente diventando Ebenezer Scrooge.
In altre situazioni probabilmente avrebbe semplicemente apprezzato gli sforzi che il suo migliore amico stava facendo, ma quella volta era diverso. Stava odiando quel periodo con tutta sé stessa, e il modo in cui aveva risposto a Pierre ne era una prova lampante, perché lui non ne aveva alcuna colpa.
E si rese conto di aver esagerato con i toni quando vide lo sguardo desolato di Pierre che la guardava uscire di casa in lacrime.
****
Era già buio quando T/N rientrò a casa di Pierre per scusarsi e per passare finalmente un Natale insieme, senza preoccuparsi di tutti i problemi che li avevano travolti in quei giorni.
Una volta varcata la soglia di casa trovò le luci spente, con la sola fonte di luminosità delle lampadine e della torcia del suo telefono, che illuminavano flebilmente un percorso che Pierre aveva creato mentre lei era fuori e che conduceva sul giardino posteriore alla casa.
Appese alle pareti c'erano tutte le foto scattate in tutti gli anni in cui avevano festeggiato il Natale insieme, momenti di gioia e spensieratezza, che un po' le mancavano quell'anno.
La vera sorpresa l'aspettava però in giardino, dove Pierre aveva fatto un vero e proprio miracolo natalizio, allestendo un grande cenone al quale invitò sia la sue che la famiglia di T/N, che fortunatamente riuscì ad arrivare poco prima del rientro della figlia.
T/N si sentì a casa, riuscendo finalmente a ritrovare la gioia che caratterizza da sempre il Natale e a godersi i bei momenti in famiglia, grazie al suo personale Spirito del Natale, Pierre Gasly.

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