Verity

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Pw voi stessi

Valentina evocò il suo stand, anch'esso dalle fattezze femminili, il suo richiamava il colore verde smeraldo.

"Vi presento verity"

"Come verità in inglese?"

Gli chiesi

"Esatto il suo potere è proprio quello, se tocca altre persone può dirmi se queste stanno dicendo la verità, invece se le colpisce facendole sanguinare posso leggere la loro mente"

"Ma che figata!"

Esclamai mentre prendevo un altro biscotto.

"Nel combattimento invece?"

Chiese Josuke

"Purtroppo non è un granché, diciamo che lo uso principalmente per le strategie"

"E come mai ne possiedi uno?"

A quella mia domanda Valentina non rispose anzi si ammutoli proprio.

"Fa niente se non ne vuoi parlare adesso non importa"

"Grazie (t/n) prometto che un giorno ve lo racconterò, intanto posso chiedervi in cosa consistono i vostri stand e la vostra missione?"

Guardai il mio amato per cercare consenso; a me non serviva uno stand per capire cosa stava pensando, mi bastava guardarlo negli occhi.

Una volta ottenuta la sua approvazione gli raccontammo il tutto.

"Giorno Giovanna!"

Esclamò lei

"Si perché lo conosci?"

"Diciamo che l'ho conosciuto quando ero piccola ma tutti e due siamo cambiati moltissimo, io lo riconosco quando lo vedo per strada, invece lui non mi ha mai riconosciuto"

"E sai dove possiamo trovarlo?"

Chiese Josuke

"Non gli farete del male vero? È una persona di buon animo con un cuore d'oro"

"Si che cerca di rubare i turisti"

"JOSUKE!"

lo rimproverai, avevo capito da come ne parlava Valentina che per lei non era un semplice amico d'infanzia oh almeno ci teneva più di quanto volesse ammetterlo, un po' io agli inizi con il mio JoJo.

"Forse hai ragione che è un ladruncolo ma non conoscendo bene la sua storia non potete giudicare un libro dalla copertina, purtroppo fare questi affari è l'unico modo che ha per tirare avanti"

"Va bene scusaci prometto che non faremo più affermazioni di questo tipo vero?!"

Lo guardai e lui si mise accuccia

"Grazie ragazzi ora scusate ho il turno al ristorante, fate se come foste a casa vostra e cercate di non fare troppo rumore in camera, il letto è vecchio e scricchiola più del dovuto ciaooo"

Arrossì di botto mentre vedevo la ragazza prendere lo zaino e uscire di casa.

Penso e spero che saremmo diventate grandi amiche.

I miei pensieri furono interrotti da Josuke che mi prese a mo di sposa e disse:

"Ho aspettato fin troppo stanotte sei tutta mia piccola"

Mi baciò e continuò la sua camminata verso il suo obiettivo.

Mi spiace per Valentina che deve lavorare ma a me sarebbe toccata una serata di fuoco.

Pw Valentina

Mi diressi verso il mio lavoro; facevo la cameriera in un ristorante, fortunatamente la maggior parte delle volte avevo una clientela gentile, anche se a me non piaceva fare il turno di notte.

Non che non mi piacesse avere a che fare con la gente ma i turni erano stressanti, tuttavia mi permettevano di pagarmi l'affitto e le spese di mantenimento e inoltre trovavo il tempo per la mia più grande passione: scrivere romanzi rosa, anche se non sembro sono un'eterna romanticona.

"Giorno Giovanna"

Mi ripetevo mentre spazzavo.

E dire che da piccola mi ero innamorata di lui, ma nonostante lo incontrassi non mi aveva mai riconosciuta è vero che noi siamo cambiati tanto, soprattutto io che ho 4 anni in più ma insomma un po' di fortuna nella vita no?

"Baka"

Dissi sempre tra la pulizia di un tavolo e l'altro.

"Non c'è ne andiamo di qui finché non hai risolto questo problema!"

"Ma fugo è così difficile!"

"Sei uno stupido"

"Valentina aiutami tu!"

"Dai Arancino non è così difficile"

È così che chiamavo Naranja; ormai la banda di Bucciarati era diventata clientela abituale e mi trattavano sempre bene da stabilire un bel rapporto.

"Ma te l'ho spiegato mille volte, Valentina hai idee migliori?"

Mi implorò Fugo.

"Io me ne voglio andare a casa muovetevi tutti e tre"

Rispose Abacchio mentre ascoltava la musica.

"Finisco questo dessert e poi andiamo indipendentemente da quello che avete concluso"

Disse Bucciarati

"Mmm...vediamo come te lo posso spiegare....ci sono hai presente i proiettili che sparano gli aerei di combattimento, l'altra sera ho visto un documentario"

"Si certo il mio st-"

Fugo gli mise una mano sulla bocca per fermarlo.

"Volevo dire si ma che c'entra?"

"Bhe vedi mettiamo che il cannone di destra e di sinistra sparino 4 colpi alla volta"

"Si eh?"

"Okey allora metti in conto che l'aereo spari quattro volte, quanto fa?"

"Mmmm 16!"

"Esatto bravo arancino vedi che se t'impegni ce la fai!"

"Incredibile grazie Valentina"

Mi ringraziò il suo insegnante biondo.

"Di niente ora vado a finire di lavorare, a presto ragazzi"

"A presto"

Mi salutò il più piccolo, Abacchio fece un solo cenno mentre Bucciarati mi fermò poi da parte e mi diede la mancia prima di andare in cassa.

"Signore non posso accettarla tutte le volte io non ho fatto niente di che"

"Non è vero....ci sopporti sempre e poi chiamami pure come fai con gli altri"

"Va bene Bucciarati alla prossima buona serata"

Gli salutai così.

"Capo vado a buttare la spazzatura"

"Va bene"

Decisi di farlo così potevo fumarmi la mia sigaretta in santa pace; raggiunsi il vicolo e una volta buttato il sacco l'accesi.

Mentre aspiravo ed espiravo, dei brutti ceffi si avvicinarono a me.....

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