~Keep Our Secret~

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Era stata una settimana davvero intensa per Sakuma. Dopo anni di relazione aveva preso coraggio e aveva lasciato il suo ragazzo, Genda.
Ripensava a lui, mentre camminava per la sua destinazione e a quello che gli aveva fatto.
Lo aveva scaricato, così di punto in bianco.
Il loro fidanzamento andava bene in fin dei conti, ma la triste verità era che a Sakuma lui piaceva, ma solo come un grande amico.
Insieme avevano sperimentato tutto, Genda era passionale e ci sapeva fare, oltre ad essere molto bello e dalle dimensioni notevoli.
Ma Sakuma sentiva che quella relazione era durata fin troppo a lungo.
Si era fidanzato con lui e detestava se stesso per quello, solo perché odiava il fatto che il ragazzo che amava, Kidou, si sentisse con altri.
Sapeva dei sentimenti di Genda e lui gli aveva usati solo per un capriccio scatenato dalla gelosia.
Si sentiva una merda.
Era quasi giunto a destinazione, pensando e ripensando la strada gli era parsa più corta.
Si stava recando a casa di Kidou, lo aveva invitato per passare un po' di tempo insieme lontani dalla scuola e dagli allenamenti con i loro ragazzi.
Sakuma non aveva mai confessato quello che sentiva per lui.
L'unica volta che ci voleva provare, Kidou aveva già stabilito una relazione con Gouenji, che per sua fortuna era terminata solo dopo qualche mese.
Avere Kidou disponibile era strepitoso, il suo cuore si riempiva di gioia al solo pensiero, ma durava poco. Perché subito dopo si ricordava quello che stava passando il sue ex, che tanto lo aveva amato.
Scosse la testa e cercò di concentrarsi solo sul suo collega, ormai era da lui.
Bussò alla porta della villa, dove viveva da solo e subito egli gli aprí.
Lo accolse con un sorriso e con una mano lo invitò ad entrare.
Appena mise piede nella sua casa, venne avvolto da una terribile puzza di fumo, che gli fece storcere il naso.
Poi qualcosa lo distrasse da quell'odore. Era una voce famigliare, forse anche troppo.
Sapeva a chi apparteneva.

"Certo che di tempo ce ne hai messo, caro Sakuma!" disse Fudou con il solito tono che lo faceva tanto innervosire.

"Kidou...perché lui è qui?" chiese il ragazzo con la benda al suo amato indicando l'ospite indesiderato, era veramente infastidito.

"Volevo passare un bel pomeriggio con entrambi. D'altronde siete tutti e due miei grandi e fidati amici, quindi perché no?" rispose Kidou, in modo davvero sincero ed innocente. O almeno così a Sakuma sembrava.

"Invece di mostarti sempre acido, perché non ti unisci a noi? Tieni ti offro pure una sigaretta!" esclamò Fudou tirando fuori dal pacchetto una stecca per porgerla al ragazzo.

"Fudou, lo sai che io non fumo!" urlò Sakuma, quella situazione lo stava davvero stressando, odiava avere lui nei dintorni, soprattutto perché sapeva che nutriva un certo interesse per Kidou.

"Che noioso, guarda che è un tabacco pregiato", rispose Fudou fingendo di essersi offeso.
"Almeno fatti uno shottino, o sei anche astemio?" aggiunse.

Sakuma capí che quella era una
frecciatina.

"Sai anche che non bevo, Fudou."

"Dai ragazzi, sediamoci sul divano e chiacchieriamo un po'", propose Kidou prendendo entrambi per un braccio e trascinandoli sul divano.

Tutti presero posto.
Sakuma notò che sul tavolino davanti a loro c'erano un posacenere, due bicchieri di piccola dimensione e una bottiglia di liquore accanto ad essi.
Kidou afferrò dalla tasca il suo pacchetto e portò una sigaretta alla bocca e quasi come se volesse imitarlo, anche Fudou fece lo stesso.
Accese la sua e quella del compagno.

"Sakuma?" il ragazzo era girato e visibilmente a disagio, ma si voltò immediatamente non appena Kidou pronunciò il suo nome.

Prima di proseguire prese in mano uno dei bicchieri e bevette un sorso.

"Come stai? Ho saputo della tua rottura con Genda, è stato lui a dirmi che vi siete lasciati, ma non è entrato nei dettagli", il ragazzo sembrava davvero dispiaciuto per la situazione del suo migliore amico.

"Si sarà stancato della sua noiosa presenza!" disse Fudou sghignazzando.

"Fudou...ti prego", rispose Kidou rimproverandolo.

"Ti sbagli, sono stato io a lasciarlo..."
Entrambi rimasero fermi ad aspettare che lui continuasse e dichiarasse anche le ragioni.

"Non me la sentivo di continuare la nostra storia", confessò.

"Ma sembravate così affiatati", disse il ragazzo con gli occhiali, ma dal tono non pareva del tutto sincero, sembrava sapesse già che a Sakuma non era mai piaciuto Genda.

"Già e poi sembravi tanto felice con lui, vedessi come ti vantavi. Genda qua, Genda lá e poi lo lasci cosi?" disse Fudou gesticolando.

"La verità è che.. non ho mai amato Genda, stavo con lui perché... perché mi sentivo solo", abbassò la testa, si capiva che provava tanto rimorso per l'azione compiuta.

"Sakuma..." Kidou aveva pronunciato il suo nome con tono delicato e rassicurante, i suoi sospetti erano fondati. Il ragazzo non era mai stato attratto da Genda.
Fudou era rimasto in silenzio, stuzzicarlo sarebbe stato troppo persino per uno come lui.
Kidou prese la mano del ragazzo bendato e gli sorrise dolcemente.
Questo gesto ovviamente lo fece imbarazzare.

"Però averlo detto a qualcuno mi fa stare decisamente meglio. Bene direi che possiamo fare qualcosa adesso", disse sorridendo.
Guardò Kidou e notò che non aveva ancora levato la mano dalla sua, anzi gli sembrava avesse stretto la presa.

Il ragazzo aspirò un tiro della sua sigaretta e si sporse in avanti. Con un gesto elegante fece uscire il fumo dalla sua bocca per farlo entrare in quella dell'altro.

"So che non odi fumare, Sakuma. Ti conosco ormai troppo bene. Fumi sempre quando sei stressato".

Sakuma aveva rilasciato il fumo che Kidou gli aveva passato, dopo averlo aspirato.
Il ragazzo con gli occhiali verdi fece nuovamente lo stesso gesto, mentre Fudou osservava la scena incuriosito e divertito.
Ma questa volta non appena Sakuma rilasciò il fumo, Kidou portò le labbra scure del ragazzo sulle sue.
Fu un bacio semplice, che presto si spinse ben oltre.
Sakuma era sconvolto, ma si lasciò trascinare dal momento.
D'altronde era da tanto che desiderava ardentemente Kidou.
Sognava da troppo tempo di baciarlo e ogni volta che fantasticava di fare qualcosa di più, l'eccitazione prendeva il dominio del suo corpo.
Quindi in quella occasione era inevitabile che il suo membro, anche solo dopo un bacio intenso, stesse già implorando di essere liberato dai suoi stretti pantaloni.

"Ora si che le cose si fanno interessanti!" urlò Fudou con gli occhi che brillavano per l'entusiasmo.

I due si separarono per riprendere fiato, ma Kidou voleva baciarlo ancora.
Spinse nuovamente la lingua dentro la bocca di Sakuma, muovendola freneticamente contro la sua.
Nel mentre con le mani sbottonò la sua camicia e si fece strada sul suo petto abbronzato.
Staccò le sue labbra e Sakuma emise un gemito di tristezza con tale gesto. Dopodiché iniziò a baciargli e a mordergli il collo, non curandosi del fatto che lo stesse marchiando con i suoi succhiotti. Questa azione scatenò solo altre vibrazioni di puro piacere ed eccitazione nel corpo del ragazzo.
Ma rimase sorpreso quando Kidou si fermò per fare un cenno a Fudou.

"Finalmente, non mi piaceva l'idea di fare solo da spettatore", disse lui ridacchiando.

Il ragazzo si avvicinò a Kidou e si mise a cavalcioni sopra di lui, poi iniziò a giocherellare con i suoi capelli mossi, che gli pendevano sulle spalle e a toccargli il petto con l'altra mano.
Poi con un gesto rapido sfilò via gli occhiali del compagno, lasciando Sakuma sbalordito. Erano secoli che non vedeva gli occhi del suo amato, erano belli proprio come se li ricordava.
Nel mentre Kidou muoveva le sue mani sulle natiche del ragazzo sopra di lui.
E non passò troppo tempo prima che si scambiassero un bacio passionato.
Il ragazzo bendato era abbastanza geloso. Vedere Kidou che si concedeva ad un altro davanti ai suoi occhi, era decisamente frustrante.
Scatenava diverse emozioni dentro di sé, però stranamente non gli spiaceva del tutto guardare quella scena.
Lo stava mantenendo eccitato.
Fudou fece scendere la sua mano sui pantaloni di Kidou, che ormai lasciavano intravedere quanto le azioni effettuate prima lo avessero letteralmente reso eretto.
Il castano si mise ad accarezzare il rigonfiamento, mentre Kidou si mordeva il labbro inferiore cercando di trattenere i suoi gemiti di piacere.
Ma alla fine si arrese.
La sua voce mentre godeva era paradisiaca per i suoi due fidati compagni.
A causa della troppa adrenalina in corpo, Sakuma cercò di farsi spazio tra di loro, avvicinandosi al collo del ragazzo che amava per regalargli uno stimolo in più.
Fudou si accorse subito che stava cospargendo di baci il collo di Kidou, così si alzò dalle gambe su cui era appoggiato e scese dal divano.
Egli sorrise e poi iniziò a baciare la zona interessata con voga.
Questo gesto lo fece dimenare, l'eccitazione era troppa e a fatica riusciva ancora a controllarsi.

"S-sakuma..." il ragazzo dopo aver sentito il suo nome interruppe quello che stava facendo, per guardarlo nei suoi profondi occhi rossi.

"Raggiungi Fudou..." il tono che usò era colmo di lussuria, era decisamente tutto troppo intenso per Sakuma.
La sua voce, il suo respiro affannoso e la sua enorme voglia di renderli entrambi suoi.

Sakuma annuì e scese dal divano per spostarsi vicino al cavallo di Kidou.
Fudou si scansò per lasciargli il posto e si mise di lato, non molto lontano da lui.

"Inizia te, caro Sakuma. Kidou sa già che so succhiarglielo decisamente bene".

Il ragazzo con la benda si voltò d'istinto verso il suo interlocutore.

"Cosa? Voi avete già-", urlò.

"Fudou...Lascia stare ti prego..." implorò ansimando Kidou, interrompendo il ragazzo.

"Ma Kidou, tesoro, voglio solo vedere come se la cava Sakuma. Voglio testare se sa portarti al massimo del piacere come so fare io".

Per Sakuma quella era una sfida, Fudou aveva intenzione di entrare in competizione con lui per avere il ragazzo che entrambi desideravano.
Il più giovane era ancora basito.

"Non posso crederci..."

"Sono cose che capitano caro Sakuma, ma dai è successo solo qualche volta..."
Fudou sorrise divertito.

"Solo qualche volta?" si mise ad urlare più forte.

"Fudou, Sakuma, vi prego non è il momento..." entrambi vennero riportati alla reale situazione.

Kidou era si il più grande trofeo da contendersi, ma non dovevano farlo aspettare così tanto, aveva bisogno di loro.
Sakuma con delicatezza e un pizzico di esitazione, slacciò i pantaloni di Kidou e con un gesto lieve abbassò i suoi boxer e finalmente liberò il suo membro completamente eretto.
Il ragazzo fece un piccolo sussulto, certo era abituato a Genda, ma anche Kidou aveva decisamente un'ottima misura.
Lentamente si avvicinò al suo pene e iniziò ad accarezzarlo.
I suoi movimenti erano un po' goffi e imprecisi, era come se non avesse mai fatto quel tipo di cose.
Ma era soltanto l'agitazione il suo problema, amava Kidou e voleva poter fare sesso con lui da sempre, anche da quando avevano solo 13 anni!
E in più c'era Fudou, che osservava attentamente le sue mosse.
E Sakuma poteva percepire che provasse soddisfazione nel vederlo meno abile di lui.
Ma doveva dimostrare all'amato quanto volesse farlo godere, come desiderasse fargli raggiungere l'apice del piacere solo e soltanto con la sua bocca.
E così proseguì con il suo lavoro.
Si mise a sfregare più freneticamente il membro con le mani e nel mentre fece scivolare su tutta la lunghezza la sua calda lingua.
Il rasta ricevette una scossa lungo la schiena per l'appagante sensazione, desiderava decisamente di più.
Mise una mano sopra la testa di Sakuma e accarezzò i suoi morbidi capelli azzurri con movimenti abbastanza frenetici.
Il ragazzo aumentò il suo ritmo, lo leccava, lo prendeva completamente in bocca e lo masturbava con le mani.
Tutta la timidezza iniziale era svanita, ora Sakuma stava dimostrando quanto fosse abile e i risultati si vedevano.
Kidou stava godendo e anche parecchio.
Fudou era davvero tanto sorpreso, ma anche molto compiaciuto.
Però si era stancato di aspettare che gli venisse ordinato di aggiungersi al loro divertimento, così prese l'iniziativa di sua spontanea volontà.
Mentre Sakuma riprendeva fiato, lui lo spinse, senza essere troppo scortese e proseguì al suo posto.
Dopo un po' che Fudou aveva iniziato a sollazzare con i suoi abili movimenti di lingua e con il suo tocco esperto il pene di Kidou, il ragazzo in stato di estasi, ordinò:

"Fatelo...insieme. Vi prego..." quella fu l'unica cosa, che tra un respiro affannoso e l'altro, riuscì a dire.

Sakuma e Fudou si guardarono per un attimo. Poi il castano sorrise maliziosamente e con un veloce gesto prese Sakuma per la camicia sbottonata e lo baciò.
Fu svelto e privo di ogni traccia di sentimento.
Sapeva che il loro fidato compagno avrebbe gradito.

"Ti odio..." disse il ragazzo dai capelli azzurri guardandolo con disprezzo mentre si passava le dita sulle labbra.

"Stai zitto e baciami ancora, stronzo", gli rispose prima di unire nuovamente le loro bocche.

Fecero danzare le loro lingue per un po' e poi insieme si decisero di continuare sulla lunghezza bisognosa del loro prezioso Kidou.
I movimenti di entrambi sembravano seguire un ritmo quasi sincronizzato, succhiavano e leccavano ogni singolo punto del suo fallo.
Kidou si stava dimenando, il sudore gli colava copiosamente dalla fronte, il respiro era decisamente irregolare.
Era palese che sarebbe presto venuto.
Si morse le labbra, mentre un enorme sorriso si fece strada sul suo volto.
Era soddisfatto e molto orgoglioso di avere entrambi alla sua completa mercé.
Vedere Sakuma e Fudou, sottomessi al suo cospetto, gli aveva dato la giusta dose di eccitazione che gli permise di godere come non era mai successo in vita sua.
Entrambi erano davvero molto belli ed appaganti, ma in due modi ben differenti.
Sakuma era delicato, gentile e molto sensuale e vantava di avere un sedere decisamente mozzafiato.
Fudou, invece, era più rude, più tenace e aveva sempre trasmesso al suo corpo una strana tensione sessuale con il suo modo di porsi.
Non sapeva chi scegliere tra i due, li voleva entrambi per sé, li voleva possedere completamente.
Ormai al suo limite, Kidou appoggiò disperatamente entrambe le mani sulle rispettive teste dei suoi "amici".
Non riusciva a smettere di avere quel sorriso compiaciuto in viso.
Gli bastarono qualche bacio e movimento in più, per far rilasciare tutta la sua sostanza sui visi di entrambi.
Kidou si congratulò con tutti e due per la loro azione soddisfacente.
Era stanchissimo, ma quei ragazzi meritavano di godere, esattamente come lui.
Gli lasciò ripulire da tutto il suo seme e poi
ordinò a Fudou di sdraiarsi sul divano di schiena e a Sakuma di mettersi sopra di Fudou.
Senza esitare troppo gli obbedirono.
Kidou si posizionò dietro a Sakuma e avvinansosi al suo orecchio gli sussurrò:

"Voglio che tu tolga i tuoi vestiti e i suoi, vi voglio completamente nudi", la sua voce era decisamente troppo eccitante e il suo respiro caldo gli bastò per dargli i brividi.

Sakuma eseguí subito l'ordine senza ribattere.
Dopo che i due erano completamente privi delle loro vesta, Kidou spinse Sakuma su di Fudou, con quel gesto le loro erezioni erano letteralmente una sopra l'altra.
Il castano decise di sfregare entrambe le lunghezze con una mano, mentre con l'altra trascinò il ragazzo dai capelli azzurri in un altro bacio.
Kidou si mise ad osservare i due ragazzi e sapeva che le loro gesta lo avrebbero reso nuovamente duro. E così fu.
Per far crescere al meglio la sua nuova erezione e soprattutto per non rimanere con le mani in mano, Kidou si mise a giocherellare palpando il fondo schiena di Sakuma, che era completamente esposto.
Kidou stravedeva così tanto per il suo sedere, la tentazione di penetrarlo era davvero immensa, ma avrebbe almeno dovuto prepararlo un po'.
Il lubrificante non lo avevano, quindi prese due dita e le imbavò di saliva, poi con movimenti circolari accarezzò la sua entrata.
Ovviamente quel tocco fece sussultare il ragazzo.
Il rasta infine spinse entrambe le dita dentro di lui e le mosse avanti e indietro freneticamente.

"Dimmi Sakuma, ti piace non è vero?" chiese Kidou piegandosi sul suo compagno per sussurraglielo all'orecchio.

Il ragazzo si limitò solo ad annuire.
Però non gli bastavano due misere dita, voleva molto di più.
Kidou in un colpo le estrasse e quella sensazione di vuoto diede al ragazzo bendato un velo di tristezza.

"Bene ragazzi, voglio che adesso cambiate posizione. Fudou, mostriamo a Sakuma come ha sempre funzionato il nostro sesso", propose sorridendo.

"Finalmente ti sei deciso", rispose colmo di entusiasmo.

Kidou si sedette sul divano e Fudou si mise sopra di lui, esattamente come si erano posizionati per baciarsi all'inizio.

"Sakuma, avvicinati a me", gli ordinò il ragazzo con gli occhi rossi.
Ed egli si mise subito vicino alla persona che amava e lodava.

"Sappi che avrai anche te lo stesso privilegio di Fudou", gli fece un occhiolino.

Il castano iniziò a strusciare il suo sedere sopra l'erezione del compagno mentre gli baciava la bocca e il collo, aggiungendo qualche volta anche la lingua.
Sakuma fremeva dalla voglia di essere posseduto dal suo amato, quello che stava vedendo lo rese abbastanza invidioso.
Con una sola mano, Fudou prese il pene del compagno e lo inserí completamente dentro il suo retto, senza un minimo di preparazione.
La sua espressione era chiaramente addolorata e ci mise un po' ad abituarsi a quella grandezza dentro di lui.
Quando il dolore si alleviò, decise di iniziare il loro divertimento.
Mentre si muoveva su e giù, facendo entrare ed uscire il fallo di Kidou, non si preoccupava affatto di trattenere i suoi gemiti di piacere e le frasi sconce.

"Kidou, ah il tuo cazzo è fantastico! Mi sento così bene quando vengo scopato da te! Ogni singola volta! Amo troppo questa sensazione!" ovviamente a Sakuma tutte quelle frasi parevano solo un modo esagerato per farlo innervosire ed imbarazzare, ogni singola parola aumentava la voglia in lui di spaccare la testa a Fudou, ma anche di prendersi Kidou e farselo suo.

"Ehi, Sakuma. Cosa te ne pare?
Hai visto come faccio godere il mio tesorino con il mio culo?" Fudou, proprio come Sakuma sospettava, gli regalò svariate occhiatine dopo aver detto quelle frasi.
Mentre il ragazzo abbronzato, per qualche strana ragione non riusciva a distrarsi dal vedere i due che consumavano un intenso rapporto dandogli l'impressione di non fermarsi mai, Kidou prese il suo viso e iniziò a baciarlo.
Si staccò solo per complimentarsi.

"Sei così bello Sakuma, lo sei sempre stato. Ho sempre voluto farti mio, ma non ci sono mai riuscito".

Quasi per istinto il ragazzo sorrise, amava essere adulato da lui. E in più sapere che era interessato, lo fece gioire un sacco.

"Kidou...ti prego, voglio averti anche io..." implorò Sakuma prendendo le guance del collega fra le mani.

"Bene. Fudou, alzati. So cosa fare adesso".

"Eh? Proprio ora?" rispose sembrando un po' deluso, d'altronde aveva interrotto il loro prezioso divertimento.

Kidou si alzò e ordinò ad entrambi di mettersi sul divano in ginocchio con il sedere rivolto verso di lui.
Dopo avergli ubbedito, Kidou penetró nuovamente Fudou, che imprecò a bassa voce.
Poi riprese da dove avevano smesso.
I movimenti erano veloci, decisamente più rapidi di quelli effettuati da Fudou.

"Ah Kidou, si ti prego, scopami! Scopami fino a farmi svenire dal piacere! Non ti fermare! Si, proprio li, è quello il mio punto giusto!"

A sentire quelle parole, il ragazzo dai capelli azzurri s'imbarazzò nuovamente.
Ma qualcosa di sottile e caldo si fece strada tra le sue natiche e lo distrasse dalla situazione di disagio.
Capì che si trattava delle dita di Kidou, ne infilò tre.
Sakuma non ne poteva più, per quanto ancora doveva aspettare?

"Kidou...per favore. Fallo con me, penetrami! Ti prego... N-non riesco più ad aspettarti!"

Kidou fece un piccolo ghigno, quella situazione era così perfetta.
Entrambi imploravano e bramavano il suo corpo.
Era letteralmente un paradiso per lui.
Spinse ancora per un po' dentro di Fudou, voleva raggiungesse il suo limite.
Il ragazzo sottomesso al suo cospetto, era così bello quando godeva e anche Sakuma, che attendeva impaziente il suo turno, non era da meno.
Più li osservava, più l'entusiasmo misto all'orgoglio si propagava per tutto il suo corpo.

E dopo qualche aggressiva spinta, il castano rilasciò tutto il suo sperma sullo schienale del divano davanti a lui.

"Cazzo, Kidou!" imprecò urlando mentre veniva.

Estrasse il suo membro e lo appoggiò sull'entrata di Sakuma.

"Finalmente ti darò quello che stavi bramando da tanto, Sakuma".

Il ragazzo si morse il labbro e sorrise. Finalmente stava per averlo, avrebbe avuto Kidou dentro di lui.
Con un movimento lento e delicato, si spinse dentro il suo retto.
Il dolore di tale azione gli fece curvare la schiena, mentre si lasciò sfuggire un lieve grido.
Kidou si mosse più gentilmente dentro di Sakuma, era più lento, più delicato.
Fudou, nel mentre si era comodamente semi sdraiato su di un lato, in una delle sue solite pose.
E divertito, emise una sonora risata.

"Potessi solo guardarti Sakuma!"
Il ragazzo abbronzato si voltò per osservare il compagno con uno sguardo di disprezzo.

Se stava zitto era meglio, gli stava rovinando il suo momento di gloria!

"Invece di sproloquiare, perché non incrementi il piacere di Sakuma?" propose Kidou sorridendo tra una spinta e l'altra.

"Agli ordini, mio signore!" esclamò Fudou facendogli l'occhiolino.

Il ragazzo mise una mano sul pene dell'altro, ed iniziò a strofinare con movimenti abbastanza rapidi.
Sakuma era convinto che non sarebbe durato a lungo, l'emozione di avere Kidou per sé e il suo modo fantastico di farlo suo, erano decisamente troppo per resistere ancora.
Non aveva nulla a che vedere con Genda. Anche lui era capace nel sesso, ma Kidou, lui era incredibilmente abile.
Genda non aveva mai reso Sakuma così desideroso, durante i loro rapporti.
Non era mai riuscito a farlo godere così tanto, Kidou era fantastico, tutto di lui era perfetto.
Il suo tocco, la sua voce sensuale e i suoi movimenti.

"Se dovessi concludere, cosa sceglieresti, dentro o fuori?" chiese Kidou accarezzando il viso del ragazzo sottomesso con estrema delicatezza.

"D-dentro, ti prego".

"Come desideri", ribatté lasciandosi sfuggire un sorriso compiaciuto.

Conclusero quasi all'unisono e ovviamente Kidou fece come Sakuma aveva richiesto, rilasciò tutta la sua essenza dentro di lui.
Quella sensazione data dal liquido caldo e il piacere estremo nell'aver finalmente raggiunto l'orgasmo, avevano portato letteralmente Sakuma in uno stato di estasi estremo.

"Bhe che dire, sono decisamente soddisfatto delle vostre prestazioni", disse Kidou gonfio di orgoglio, mentre si sistemava i pantaloni.

Poi si sedette tra loro due e con le braccia gli afferrò entrambi per portarli a sé.
Si mise a guardare Fudou e si sporse verso di lui per baciarlo.
E il ragazzo come risposta, prese il viso di Kidou con entrambe le mani e accolse volentieri quel bacio.
Sakuma era sempre infastidito quando il suo amato dedicava se stesso al suo rivale. Soprattutto perché Fudou, quasi inconsciamente, si mostrava decisamente troppo fiero.
Mentre Sakuma si perdeva nella sua estrema invida, non si accorse che il suo amato aveva finito con l'altro e che era pronto per baciare lui.
Appena lo notò, si precipitò subito su di lui, abbracciandolo strettamente, mentre il bacio che si erano dati, si faceva più intenso.

"Grazie per oggi, Kidou..." disse dolcemente mentre si staccava dalle labbra del suo partner.
Kidou sorrise soddisfatto. Poi prese il suo pacchetto e si accese una sigaretta.
Dopo il sesso ci stava sempre.
Anche il castano fece lo stesso, si era quasi dimenticato che accendevano sempre una sigaretta insieme dopo aver consumato un rapporto.

"Adesso la accetti una delle mie, caro Sakuma?" disse sghignazzando porgendo una sigaretta al ragazzo.

"Si ma non perché sono 'pregiate'  come sostieni te", rispose sforzando un sorrisetto.

Sakuma prese la stecca e Kidou si propose di accendergliela con il suo accendino.

"Kidou, una cosa ancora mi turba...Come mai hai deciso di aggiungere Sakuma al nostro divertimento? Insomma sai che non sono mai stato contrario, però mi hai incuriosito", a quella frase Kidou rise e prima si rispondergli face un tiro della sua sigaretta.

"Fudou, ti ricordi tanti anni fa quando noi due cercavamo di realizzare il pinguino imperatore n.3?"

"Ovvio che me lo ricordo".

"E ti ricordi che è proprio grazie a Sakuma se le cose sono migliorate?" Fudou sgranò gli occhi e poi sorrise compiaciuto dopo aver compreso dove volesse andare a parare il suo compagno.

"Ah, ora tutto ha più senso!"

"Sakuma, hai reso tutto decisamente migliore, esattamente come quel giorno di tanti anni fa. Grazie", Sakuma spostò lo sguardo verso il basso, era un po' imbarazzato, ma sorrideva.
"Ragazzi..." Kidou si alzò per osservare entrambi, poi si portò un dito sulle labbra.

"Quello che c'è stato tra di noi oggi, rimarrà un nostro segreto, per favore mantenete la promessa".

I due annuirono, non potevano e non dovevano fare un torto al ragazzo che entrambi desideravano.

"Bhe direi che ora una bella doccia non ce la vieta nessuno, no?" urlò Fudou mentre spegneva il mozzicone nel posacenere.

Si alzò dal divano e si aggrappò al braccio destro di Kidou, amoreggiando con lui.
Sakuma notò quello che stava facendo e si appese al braccio libero del suo amato.
E in quella posizione si diressero tutti e tre nel bagno più spazioso del proprietario della villa.

Quella esperienza fu solo l'inizio di una delle relazioni più intense e contorte che i tre ragazzi potessero mai immaginare di avere.

Spazio autrice:
Wow hai letto tutta la mia shot, complimenti! Spero ti sia piaciuta ❤️

Di recente mi sono fissata molto con questa threesome, ci penso sempre e faccio un sacco di schizzi su di loro (spero di portare anche dei lavori completi sul mio instagram, che trovi in bio)

Come? La frase finale promette un continuo e mi stai chiedendo se ci sarà?
Certo che si. Lo trovi tranquillamente nel mio profilo.
Si chiama: "Wrapped Around Your Finger".


Detto questo, vi ringrazio e vi saluto.
Alla prossima 😊

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