C'è una metaper il vento dell'inverno:il rumore del mare.

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Midoriya

Ho pensato, ingenuamente, che l' imprevista uscita di venerdi' sarebbe rimasta anche l'unica, ma poi, non so come, e' diventata un'altra uscita anche per il giorno dopo, e poi per quello dopo ancora, e poi per quello dopo ancora ...

E cosi' siamo arrivati ad oggi, che e' giovedi' tardo pomeriggio, ed in compagnia di Bakugo mi sto dirigendo verso il Museo Dell'Arte Barocca.

Avevo un impegno gia' commissionato, uno dei giornali con cui collaboro attende un articolo sulle creazioni del nuovo emergente Trix, pittore accostato nelle opere all'artista italiano Lucio Fontana.

Io ed il biondo camminiamo in silenzio, avvolti nel'aria fredda di Novembre, stando vicini senza toccarci.

Questa assenza di conversazione non e' forzata, anzi trascorre in modo piacevole, come piacevole e' indubbiamente la sua compagnia.

Lo scruto senza farmi accorgere. Ho chiesto a Bakugo di vestirsi bene per l'occasione ma gli sguardi che gli stanno lanciando sia gli Omega che i Beta presenti alla Mostra, mi stanno infastidendo.

Sbuffo rumorosamente.

-Ehy , c'e' qualcosa che non va ? – Mi chiede il biondo camminando con le mani in tasca e indossando un aria scocciata sul volto.

-No. Ritengo solo un pochino noiosa questa mostra- Dico cercando di nascondere il disagio che mi stanno dando le occhiate che le persone stanno rivolgendo verso il mio accompagnatore.

Katuski si ferma davanti ad una tela bianca con tagli verticali. Incrocia le braccia davanti a se e ruotando la testa di lato, in stile gufo, impreca a voce alta.

-Ma che cazzo! !Veramente siamo qui a vedere sta roba ? Se mi dai un lenzuolo bianco e un coltello, te la posso fare uguale anche io!-

Le persone nelle vicinanze sentono e si allontanano disgustate.

A me sinceramente, viene solo da ridacchiare divertito.

-Abbassa la voce, ti potrebbero sentire- Sussurro vicino a lui, mettendogli una mano sulla bocca, incapace di sgridarlo seriamente.

-Meh? E cosa potrebbero mai farmi ? Mi sbatterebbero fuori ? – Ribatte togliendomi la mano e aprendo le braccia, come se fosse pronto ad una sfida da un momento all'altro.

-Sono disposto pure a pagare di tasca mia per non venire piu' a vedere questo schifo.

Sai cosa facciamo la prossima volta?

Tu vieni qui e muovi il culo a scrivere il tuo cazzo di articolo, mentre io ti aspetto a casa tua e ti preparo la cena per quando torni.- Si gira tranquillo dirigendosi verso la prossima opera.

Tutto quello che ha detto lo ha esposto tranquillamente, non si e' nemmeno reso conto del peso che invece ha avuto su di me. Il mio cuore inizia a martellare forte.

Lo raggiungo e lo fermo tirandolo dalla manica della giacca.

-Lo faresti? – Domando trafelato.

-Cosa ? – Chiede confuso.

-Quello che hai appena detto. Stare a casa mia, ad aspettare il mio ritorno mentre che prepari da mangiare – Ripeto guardandolo.

-Ovvio. L'ho appena detto, no? Sei per caso diventato sordo? – Dichiara lui con un sorriso insolente.

In quale posto e' stato nascosto per tutto questo tempo questo ragazzo.

Le mie guance e le mie lentiggini si tingono di rosso.

-Andiamo. -Gli dico sicuro prendendolo per mano.

-Dove?-Domanda solo incastrando meglio le dita con le mie.

-A casa mia. Voglio vedere se sei veramente bravo nel cucinare- Esclamo canzonatorio.

Mi sorride ancora, nel suo modo furbo e prepotente. E poi sfacciato aggiunge.

-Piccolo Omega, io sono bravo a fare qualsiasi cosa. -



La mia casa e' come se fosse il mio rifugio. Mi piace la tecnologia, adoro leggere e anche scrivere.

E sono anche ultra appassionato di manga.

Bakugo varca la soglia senza dire una parola, guardando ogni zona dell'abitazione con malcelata curiosità.

-Sei proprio un nerd -. Ridacchia allegramente sfogliando la mia collezione di fumetti.

Arriccio il naso.

-Ma hai sicuramente una bella casa. Arredata con gusto. Vivi da solo?- Rimette a posto quello che aveva in mano e girandosi posa i suoi occhi rossi su di me.

-Si. Guadagno abbastanza per poter studiare e mantenermi da solo.-

Annuisce distrattamente prima di dirigersi verso la cucina.

Gli faccio vedere dove tengo le cose per la dispensa e le pentole.

Inizia a tagliare alcuni ingredienti e poi mette il tutto sul fornello, lasciandolo a cucinare.

Io rimango seduto nello sgabello della penisola della cucina, incantato a guardarlo.

E' bellissimo, anche quando cucina. Cerco di tenere a bada i pensieri e soprattutto i ferormoni, se si propagasse il mio odore capirebbe subito che effetto mi crea.

Apro due birre ghiacciate porgendogliene una.

-Io per ora ho finito. Cosa facciamo mentre che aspettiamo ?- Mi chiede.

-Giochiamo alla Play? – Propongo sereno mentre che Katsuki sghignazza.

-Se ti senti pronto a perdere ...- Ribatte solo.

Sono decisamente un ragazzo fissato con la tecnologia, che odia i posti troppo affollati e i bagni di folla. I videogiochi li conosco bene e sono decisamente bravo a farli, infatti dopo alcune partite il biondo inizia a irritarsi.

-Nerd del cazzo, se non la smetti di vincere mi alzo e me ne vado!-Mi urla contro.

Inizio a ridere sotto il suo sguardo imbronciato.

Ha gli occhi indispettiti e uno sguardo contrariato. Non riesco a resistere.

Gli tolgo dalle mani il joystick e alzandogli il viso verso di me, appoggio le mie labbra sulle sue.

Bakugo non ha nessuna reazione. I suoi occhi si aprono sbigottiti e rimangono ancorati ai miei.

Dopo alcuni secondi di immobilità, mi allontano da lui rosso in volto.

-Mi, mi dispiace- Balbetto – Io pensavo... –

Mi ferma subito.

-Non e' colpa tua. Ma mi sembra giusto avvertirti, prima che possa succedere qualsiasi cosa tra di noi.

Io non sono a posto, ne con me stesso ne con gli altri. Ho amato e sto amando ancora una persona con cui non potro' mai stare. In questo momento mi sento come se fossi un vaso di ceramica e qualcuno mi avesse afferrato e scaraventato per terra.

E se mi guardi bene, sono ancora li, disteso sul pavimento. Distrutto in mille pezzi.-

Si ferma un attimo abbassando lo sguardo tormentato sulle mani.

-Izuku io sto bene con te e se devo essere sincero, mi piaci e molto. Sei una persona splendida: sei gentile, dolce e simpatico. E poi sei bello, decisamente bello.-Rialza gli occhi cremisi sui miei.

-Ma non so se potrò mai darti quello che cerchi.

Se decidi di frequentarmi devi prendere quello che viene, io in questo momento non riesco ad assicurarti di piu'.

E se ora non vuoi piu' stare con me ti capisco e basta che tu me lo dica e io posso alzarmi e andare via.-

Conclude mentre che io, in completo silenzio, lo osservo.

Penso di essermi innamorato subito di lui, solo guardandolo nei suoi occhi infuocati. Ma conoscendolo meglio non posso che ammettere che dentro e' ancora meglio che fuori.

Forse non sono la persona che lui ama adesso, ma sono la persona che potrebbe amare in futuro. 

-Sai cosa succede in Giappone quando un vaso si rompe ? – Mi guarda smarrito cercando un senso alla domanda.

- Lo si ripara, con dell'oro, poiché si è convinti che un "vaso rotto possa divenire ancora più bello di quanto già non lo fosse in origine"

Questa tecnica si chiama "Kintsugi"-   Lo riprendo per il viso, con entrambe le mani, tenendoglielo fermo.

-Katsuki da una ferita guarita è possibile creare una nuova forma da cui puo' nascere una storia ancora più preziosa.

Mi puoi dare l'opportunità di ripararti? Vuoi tentare di ricominciare insieme a me ? – Ho formulato le ultime domande con voce tremante, insicura e preoccupata della sua risposta.

Abbassa le sue iridi rosse sulle mie labbra piene, ed io di rimando mi mordicchio la parte  inferiore, impaziente.

Tentenna poco, quasi niente. Ringhiando mi afferra per la maglia tirandomi verso di lui ed in un attimo la sua bocca e la sua lingua sono attaccate alle mie.

-Si voglio provarci- Mi soffia addosso mentre che ci baciamo, ancora e ancora.

Ci lecchiamo e ci assaporiamo voraci, famelici, mentre sul fuoco il cibo si sta cucinando, mentre che al museo la mostra sta andando avanti, mentre che i nostri odori, lasciati liberi di uscire, si incastrano insieme allacciandosi , come i nostri cammini che potrebbe restare insieme solo per un pezzo di strada o forse per tutta la vita.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro