La luna nuova.Lei pure la guardada un'altra porta.

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Bakugo

Faccio gli ultimi pezzi di strada con Izuku aggrappato a me, le sue gambe aperte ancorate alla mia stretta vita, il naso incastrato nell'incavo del mio collo, la lingua bagnata che impudente, percorre senza tregua i lembi della mia pelle chiara, assaporandoli impaziente.

-Nerd del cazzo, se non la smetti giuro che ti strappo i vestiti che hai addosso e ti scopo qui, in mezzo alla strada- Ringhio infastidito iniziando a camminare più velocemente. Finalmente intravedo da lontano il portone di casa sua.

-Lo avevi detto anche cinque minuti fà ed invece siamo ancora nella stessa identica posizione di prima- Piagnucola lui senza staccarsi di un millimetro dal mio corpo.

-Io non ti faccio piu' bere un cazzo se ti riduci in questo modo schifoso. Sei insopportabile. Ti lamenti come se fossi un bambino piccolo!-

-Ma io te lo avevo detto che non reggo! Ma tu non mi hai ascoltato. Non lo hai fatto per niente in tutta la serata... – Ribatte smettendo di leccarmi e appoggiando la testa sul mio petto.

-Sono arrabbiato!- Dichiara tutto d'un tratto con enfasi.

Sbuffo spazientito, mentre che estraggo le chiavi di casa sua dal giubbotto.

E' un'operazione che mi risulta leggermente difficile visto che con una mano devo tenerlo per evitare che mi cada per terra.

-Meh, come mai di grazia lo sei? E' mezz'ora che mi sbatto a portarti in giro in braccio cercando di nascondere il tuo odore da arrapato, e tu sei arrabbiato per qualcosa che, messo di merda come stai, ti sarai sicuramente immaginato.- Ribatto piccato.

-Non volevi venire a casa con me - Esala frignando.

La chiave gira nella serratura aprendola, ma non faccio cenno di voler oltrepassare la soglia. Mi fermo sul posto.

-Perche' dici che non volevo venire con te?- Gli chiedo avvicinandomi piano al suo orecchio.

-Ho dovuto ripetertelo almeno tre volte. Tu continuavi a cercare Kirishima e a chiedere insistentemente di lui– Spinge il mento ancora di piu' sul mio petto, infossandolo.

-Vuoi piu' bene a lui che a me!- Mi sbatte addosso furioso.

Avvampo di colpo mentre che il cuore mi batte forte nel petto.

Che si veda  così tanto quello che provo ancora verso Eijiro?

-Ma che rottura di palle mi stai facendo stasera? -Urlo incazzato buttandolo giù di colpo e spingendolo verso casa.

-Vedi, mi stai trattando male.- Bela lagnandosi ancora.

-Ma porca puttana, stai dicendo solo stronzate. Cosa dovrei fare allora?-

Si avvicina in modo provocante palpandomi il membro da sopra i pantaloni.

-Parlare di meno e muoverti a fare altro- Sussurra in modo intrigante.

Il pensiero di Eijiro, della sua espressione turbata, mi si e' tatuato addosso. Non riesco a dipanarlo. Una macchia di inchiostro che reca il suo nome, una variabile divenuta costante. Ci siamo riavvicinati in maniera totalmente amichevole, ma riaverlo accanto mi ha spalancato la consapevolezza di quanto mi sia mancato.

Il sesso che faccio con Midoriya è veloce, quasi disperato e quando è finito mi lascia un enorme senso di nulla addosso.

-Tu mi ami Katsuki?- Chiede il verdino sul letto, accarezzandomi dolcemente i capelli biondi.

-Izuku, non farmi domande di cui non vuoi sapere la risposta- Ribatto prontamente in modo evasivo.

Si alza appena, appoggiandosi con un braccio al letto e mi guarda in viso. Le sue iridi verdi minacciano lacrime da un momento all'altro.

-Te lo avevo detto fin dall'inizio che amavo un'altra persona. Hai accettato tu di stare con me ugualmente- Dichiaro trasparente.

-La ami ancora?- Sussurra.

-Si.- Rispondo colpevole del dolore che gli sto causando, abbassando lo sguardo in pena.

Si alza mettendosi un paio di boxer. Poi si avvicina alla finestra aprendone uno spiraglio e accendendosi una sigaretta.

Sporge verso di me il pacchetto, offrendomene una. Rifiuto. Fumo solo in alcune situazioni di estremo stress.

-Sai stasera ho seriamente pensato al legame unico che si crea tra Alpha e Omega, all'essere marchiati con il morso, ed al fatto di legarsi ad una persona indissolubilmente per tutta la vita.

Pensavo che fosse una specie di sottomissione obbligatoria che l'Omega doveva all'Alpha per essere ... come dire. Accettato. E amato. – Soffia fuori il fumo guardandomi in silenzio.

-Ma ero in errore. Frequentando meglio Denki mi sono accorto che lui  lo ama pazzamente Shinso. E viene totalmente ricambiato.

All'interno della loro coppia e' Hitoshi che cerca di fare qualsiasi cosa in suo potere per rendere orgoglioso di lui il suo Omega. Come se averlo morso fosse una forma di protezione che gli sta donando, per ringraziare Kaminari di avergli invece donato tutto sé stesso.

Quindi qualcosa di sbagliato in quello che credevo e' chiaro ed evidente che ci sia.- Termina guardandomi ancora in modo ambiguo.

-Sicuramente. Ma non tutti marchiano per amore . La bella favoletta del per sempre esiste solo per una cerchia ristretta di persone. Alcuni sono obbligati: da situazioni disastrate, da famiglie petulanti, da debiti ed improbabili accordi. Assoggettarsi completamente ad un Alpha non deve essere comunque facile. Soprattutto se non provi nulla per lui.

Dall'altro canto, per noi marchiare il compagno dovrebbe essere una scelta piu' consapevole, meglio ponderata . Ed importante. Indietro non si torna -

-Tu lo faresti con me ? – Domanda d'impulso incastrando i suoi occhi speranzosi nei miei.

-Io non sono Shinso – Rispondo senza tentennamenti. Non ho bisogno nemmeno di pensarci alla risposta.

Sospira abbassando lo sguardo.

-Quando avrai dimenticato ... Lui o lei? – Chiede.

-E' un uomo. – Dichiaro tranquillo.

-Quindi quando avrai dimenticato lui, mi morderai?-

-Se succederà ne riparleremo- Gli concedo.

Nel dirlo marco bene sulla congiunzione se. Non voglio dargli false speranze.

Il tempo e' una successione di istanti, e' un estensione illimitata ma suddivisa, misurata, e distinta, in ogni sua frazione e momento.

Ed il momento, per me, in cui io non saro' piu' innamorato di Eijiro non esiste.

Per lo meno non in questa vita.

Spegne la sigaretta e si siede nel letto, sfiorandomi appena.

Mi alzo anche io, in posizione seduta, con le spalle alla testata del letto, in attesa. Ho come l'impressione che da un momento all'altra debba rivelarmi qualcosa. 

E che questa cosa non mi piacerà.

-Ho pensato di scrivere un articolo sul tuo amico.- Afferma in maniera troppo distratta, come se dovesse tastare il terreno.

-Intendi Todoroki? Ma non l'avevi gia' fatto?- Chiedo confuso.

-Non mi riferivo a lui. Parlavo di Kirishima – Il colore abbandona le mie guance.

-Mi interessa raccontare di come e' diventato un Reietto. E' una storia d'amore struggente. Dilania e lacera il cuore insieme-

-No- Ribatto stizzito alterandomi subito.

-Perche' no? – Alza il volto verso di me, guardandomi con sfida.

-Rinvangheresti episodi passati e lui ci starebbe nuovamente male. E io non voglio vederlo soffrire ancora-

-Può decidere da solo se vuole parlarmene o meno, non credi?-

-Merda! HO DETTO DI NO, IZUKO!- Grido fuori di me.

-Scusa se te lo dico, ma i tuoi comportamenti verso di lui sono veramente equivoci. Non lo calcoli per giorni, poi ad un tratto non lo molli più. Non me ne parli mai ma sembri totalmente indirizzato verso la sua persona. Lo difendi pure!

Io non capisco questa attrazione che provi nei suoi confronti. Non e' sana.

E' forse tuo fratello? O è il tuo ragazzo?-

Mi alzo furibondo vestendomi irritato.

-Sai che c'è? Fai il cazzo che ti pare – Gli soffio infuriato con  la voce incrinata.

Mi guarda sgranando gli occhi verdi.

-Dove stai andando? – Mi chiede allarmato guardando i miei movimenti agitati.

-A casa mia. Lontano da te. -

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