3° capitolo

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Così iniziò la sua doppia vita: famiglia, donne e Giustine.

La donna lavorava in un bar di un paese vicino alla residenza di Bernard e quando lavorava in quella zona prese l'abitudine di fermarsi in quel bar, sedeva e osservava.

Giustine era più bella che mai, con quel sorriso sempre pronto e quegli occhi che incantavano chiunque le rivolgesse la parola.

Voleva quella donna a tutti i costi soprattutto perché le piaceva vedere che snobbava tutti ma a lui non avrebbe detto, no, prima o poi sarebbe stata sua.

Si promise che la volta successiva quando sarebbe entrato nuovamente in quel bar avrebbe provato a parlarle, cercare di entrare in confidenza ma senza essere troppo invadente, per non turbarla perché voleva conquistarla e non essere snobbato come tutti quegli uomini che le sbavavano addosso; finché un giorno ci riuscì.

Giustine sentiva di potersi fidare di Bernard; sempre così gentile ed educato, dentro di sè sentiva che non era come gli altri che volevano da lei solo una cosa, con lui si sentiva tranquilla e poteva parlare.

La curiosità di Bernard era grande, doveva per forza farle una domanda per arrivare finalmente a lei e quel giorno arrivò.

Prese coraggio e...:" Perché così bella, così corteggiata ma con quegli occhi così tristi?".

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