L'equivoco

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Era il 10 di ottobre, le venti circa, ed ero in piena crisi creativa.

Non volevo staccare le dita dalla tastiera, compiacendomi del suono ovattato che ottenevo sfiorando rapido i tasti: Ta tatata tatà...

Nel silenzio era quasi musicale, un ritmico fluire eccitante, coinvolgente.

Nemesis era un ottimo lavoro, il migliore che mi fosse mai riuscito, ed era alla prima svolta importante.

Secondo il plot che avevo in mente, il protagonista doveva scegliere se cedere o meno di fronte a un sopruso odioso.

Il suo intero progetto di vita, amore, carriera, tutto rischiava di sfumare solo per un'ostilità immotivata, per il capriccio di un potente! L'esasperato, umiliato uomo comune stava meditando però una tragica ribellione: uccidere l'oppressore per riprendersi il suo destino, e secondo il plot doveva riuscirci, senza essere scoperto.

Conclusi l'ottavo capitolo, quello della decisione: la mente del protagonista era ormai dominata dall'ossessione di liberarsi del mostro.

Ricordo bene che chiusi il documento e aprii il motore di ricerca.

Mi serviva di progettargli un omicidio perfetto, il dramma doveva consistere nel fatto che, dopo aver ucciso ed essere rimasto del tutto estraneo alle indagini, alla fine la sua vita, pur libera dal giogo dell'oppressore, risultasse più devastata di prima. Avevo deciso che l'uomo avrebbe finito per diventar la copia di quel sadico potente che l'aveva perseguitato.

Comunque, ricordo che aprii Google e digitai 'delitto perfetto', dicendo a me stesso: Anche se non penso che Internet mi fornirà una guida on-line...

Mi diedi una manata sulla fronte per la sorpresa.

Eccolo lì, invece, il manuale! Robert Baer, ex agente della Cia... premiato con una medaglia al valore per i meriti conquistati durante il suo lavoro... Dopo l'addio ai servizi segreti diventava giornalista e autore di successo, scrivendo 'THE PERFECT KILL - 21 LAWS FOR ASSASSINS'.

Beh, perché no, ridacchiai. Dopo le istruzioni per costruire un ordigno nucleare amatoriale, quale meraviglia che faccia richiamo un titolo così? E il commento del Sunday Times poi...

Lo rilessi per essere sicuro d'aver capito bene: il mondo sarebbe un posto migliore se imparassimo a uccidere in modo più efficace.

Qui o sono sbarellato io, o il mondo va a rotoli, conclusi.

Così, tra un pensiero serio e uno irriverente, continuai le mie ricerche fino ad appuntare delle conclusioni.

Circa quarantacinque giorni dopo ( il foglio mi fu sbattuto sotto il naso in commissariato) su un quotidiano locale veniva pubblicato il seguente articolo:

15 novembre 200▊ Recuperato il cadavere di Rosa Fribessa, 68 anni. L'anziana donna, ex bidella, risultava scomparsa da oltre un mese. Oggi la macabra scoperta del cadavere, semisepolto dai detriti dell'alluvione di metà Ottobre.

E due giorni dopo, il 17 novembre 200▊, io venivo arrestato e portato al Commissariato di Via Porta.

"Massimo DeLeo, in arte Max, vero?"

Mi agitai, con gli occhi sbarrati puntati sull'uomo che mi fronteggiava.

"Commissario io... "

"Lei è qui con un'accusa di omicidio, le consiglio di liberarsi la coscienza subito, risparmiando a noi tutti un penoso interrogatorio".

"Ma Commissario... "

"Lei sa", m'interruppe prima che avessi potuto articolare qualsiasi pensiero,"come risolviamo taluni delitti che, per essere rimasti ignorati, rischiavano anche di andare impuniti? Questa ricerca non l'ha fatta, su Internet? 

A volte la chiave è il rimorso del colpevole, che ingigantisce nel tempo fino a spingerlo a una confessione. Altre volte invece...", continuò passandomi dei fogli perché, evidentemente, leggessi delle frasi evidenziate in giallo "... è determinante la dannata voglia dell'assassino di far sapere quanto è stato bravo a sfuggire a ogni sospetto".

Diedi una scorsa sbalordita alla serie di date e argomenti elencati. Era la cronologia del mio computer. Le mie ricerche sull'omicidio perfetto.

Tornai a fissare l'uomo dall'espressione aggressiva, che mi parlava con negli occhi un aperto schifo per quell'insetto che riteneva che fossi.

"Io continuo a non capire", credo mi riuscì appena di mormorare.

"Conosceva questa donna?", e mi mise sotto gli occhi la foto di Rosa F.

La foto che i parenti avevano scelto per la lapide, ma con accanto quella raccapricciante della faccia del cadavere recuperato, nelle condizioni che solo un medico legale e gente del mestiere avrebbero potuto reggere. Ebbi un sussulto e un conato di vomito.

"La signora era nel parco a spasso col suo volpino la sera del 14 Ottobre. Il volpino tornò solo e i suoi guaiti indussero la vicina, il giorno dopo, a dare l'allarme. A un mese dalla scomparsa è stata ritrovata, e immediatamente si è ritenuto che per una accidentale caduta la poveretta fosse annegata, complice la piena del fiume. 

Si è pensato anche a un gesto insano. E null'altro si sarebbe mai sospettato, se io non fossi stato SoulOf_dark", concluse con malcelata soddisfazione.

"SoulOf_dark?"

Mi veniva da battere le palpebre, cogli occhi arrossati per la tensione. Certe scene da film hanno un altro sapore, vissute. Penserete che una persona con la coscienza a posto prenda tutto con tranquillità, persino con divertimento, come sia uno scherzo. Beh, a me essere portato via dalla polizia da casa, insieme al portatile, lasciandoci gente che svuotava con malagrazia i miei mobili aveva fatto un gran brutto effetto, mi aveva mandato il cervello in pappa.

"SoulOf_dark", ribadiva intanto il tizio, ferocemente sorridente: "Il suo ultimo accanito lettore. Non ricorda il mio nick?"

Wattpad, la piattaforma... il mio libro... cosa c'entravano?

"Lei da anni tenta di sfondare come scrittore... ha pubblicato già due mediocrissimi romanzi, in piattaforma, che non hanno raccolto consensi. Ma quest'anno, con 'NEMESIS', ha fatto centro! Dai primi capitoli in poi è stato un crescendo e lei ha intravisto finalmente la possibilità del successo, ma..."

"Ma?" chiesi incredulo.

"Il 14 Ottobre attendevamo il nono capitolo di Nemesis; e questo è l'avviso che invece ha diramato ai suoi followers".

Rilessi le mie stesse parole, stampate sul foglio che mi aggiunse a quello della cronologia:

Purtroppo il capitolo non è pronto. Richiede una attenzione particolare, perché siamo alla svolta cruciale della storia... Credetemi, sto lavorando per voi! Le prossime pagine vi faranno annodare le viscere!

"Ma... dove vuol arrivare?", balbettai.

"Eccole un ultimo documento,  un altro estratto del suo PC", mi rispose.

Recitava:

1) Niente complici: la verità è al sicuro se la conosce solo una persona.

2) Movente: quelli più frequenti hanno a che fare con sesso e soldi. Quindi, un movente diverso renderà statisticamente difficile trovare il colpevole.

3) Arma: la non reperibilità complica molto le indagini.

4) Corpo: se la vittima del reato non si trova, il fatto non sussiste (perché non si hanno prove che sia stato compiuto un omicidio ).

Possibile schema di successo:

A) Avvicinare il soggetto durante una passeggiata serale (parco, cagnolino).

B) Cloroformio. Caricare in macchina (corporatura smilza).

C) Buttare nel fiume in piena.

Non essendovi alcun furto, alcun segno di violenza e nessuna arma, può passare per un incidente, se non per un suicidio.

Riconobbi lo schema che avevo formulato come conclusione delle mie ricerche, al fine di preparare il delitto perfetto del protagonista di Nemesis.

"Nel suo libro il protagonista aspetta la vittima in un parco", prese a elencarmi il commissario, come non conoscessi quelle pagine parola per parola: "Usa il cloroformio. La carica in macchina lasciando giù il cagnetto, la scaraventa da un ponte perché anneghi trascinata via dalla piena. E resta insospettato perché mancano un evidente movente, un'arma, e persino il cadavere".

Smisi di respirare, terrorizzato.

"Voleva collaudare quelle situazioni, Max, per essere realista come serviva, vero? In effetti la sua descrizione del delitto è stata così lucida e puntuale che i lettori l'hanno premiata. Per sua disgrazia, però, tra i lettori c'ero anche io.

Guardi, è semplice signor DeLeo... abbiamo praticamente qui già la sua confessione", concluse il commissario battendo tronfio la mano su una copia stampata di 'NEMESIS'. "Ci aggiunga un autografo, se preferisce chiamarlo così, e il caso è chiuso".

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